Utente:Mithrandir85: differenze tra le versioni

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== "Effetti neurotossici dello studio" ==</big>
Rapporto su studio sperimentale condotto dal PDR. E. Santagata su se stesso circa gli effetti tossici dello studio prolungato e continuativo a livello del tessuto nervoso centrale.
PREMESSA.
Partiremo con l'esporre le caratteristiche del soggetto su cui si è condotto lo studio, enunceremo poi la dinamica con cui è stato condotto, i suoi effetti sul soggetto e la sua testimonianza diretta. Termineremo poi con una sintesi delle conclusioni raggiunte.


IL SOGGETTO.
Maschio, razza caucasica, età 21 anni, peso 78 kg, altezza 1,85m, nessuna patologia di rilievo, non riferisce ereditarietà per alcuna patologia, eccettuando l'ipertensione (pertanto non riscontrabile nel soggetto). Proviene da area endemica per Leishmaniosi.
MODALITA'
Il soggetto è stato sottoposto ad uno studio continuativo su materie approfondite e logoranti, in modo tale da stimolare la sua capacità memorizzativa, la sua attitudine al mantenere desta la soglia dell'attenzione e la sua costanza nel perseguire un obiettivo prefissatogli da terzi. Questo in un regime d'alimentazione soddisfacente e in un non trascurabile contesto emozionale altalenante tra depressione e gioia euforica (caratteristica del soggetto). Il trial è iniziato ufficialmente dal 28 maggio 2007 e prosegue tuttora (14 giugno 2007), nonostante gli effetti catastrofici.(vedi RISULTATI)


RISULTATI QUANTITATIVI
Il soggetto ha risposto decisamente bene nella prima settimana, mostrandosi interessato e costante nell'apprendimento. Tuttavia con il passare dei giorni si sono rivelati i seguenti cambiamenti:
- il consumo e la dipendenza dalla CAFFEINA sono aumentati del 400%, passando da una media di mezza tazzina al dì, a una di due tazzine/die;
- il consumo di generi di conforto ad alto contenuto glucidico è aumentato del 30%, introducendo nella già sufficientemente calorica dieta 2 kg di gelato a settimana.
RISULTATI QUALITATIVI
Con l'inizio della fase "Ripasso" è comparsa una dolorabilità ai polpacci e un'irritazione delle corde vocali, per effetto della nevrosi che causa la così detta "sindrome dell'eremita". Il soggetto riferisce per altro tutta una serie di episodi accadutigli (TUTTI VERI!):

- coinvolgimento emotivo nei confronti della materia in studio (es. sopo aver letto "L'Itraconazolo viene eliminato per via renale" il soggetto affermava dispiaciuto "UH! Eliminato? Poverino!");
- confusione spazio temporale, per cui il soggetto ha fissato per 3 minuti il foglio stampato premendo con l'indice sulla rotula, aspettando che comparisse il cursore alla fine del paragrafo; quando si è reso conto che non compariva esclamava "Che cacchio! Si blocca sempre 'sto computer!".

CONCLUSIONI
Lo studio prolungato conduce a effetti neurotossici di entità indeterminabile. Non si hanno dati a sufficienza per stabilire se siano reversibili o meno. Si richiede all'WHO (World Healt Organization) di inserire lo studio tra i fattori scatenanti Psicosi e Allucinazioni: in quanto tale se ne consiglia l'estirpazione da tutti gli atenei del mondo!

Modena, 17/06/07

PDR. Enrico Santagata

Versione delle 12:09, 13 nov 2007