Utente:MisterDi/Cantiere3: differenze tra le versioni

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=== [[Mondiali di calcio Spagna 1982|Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!]] ===
L'Italia era reduce da un mondiale che non si può spiegare come. Uscita grazie ad una ragguardevole dose di [[Culo|natiche]] dalla prima fase a gironi, nella seconda fase venne inserita in un girone a tre assieme Brasile ed Argentina. Approfittando della solita rivalità l'Italia riuscì a cogliere in fallo le entrambe le difese sudamericane e anche a vendergli una multiproprietà nel Gennargentu.<br />
Arrivata in semifinale trovò la Polonia, in cerca di vendetta dopo l'[[Campionato europeo di calcio|Europeo]] perso a Varsavia nel 1939. [[Paolo Rossi]] però aveva bisogno di farsi notare da [[France Football]] e inavvertitamente eliminò i polacchi.<br />
 
Si arrivò così alla finale dell'[[11 luglio]] contro la Germania. All'aeroporto di Madrid arrivarono il presidente della [[Germania Ovest]] Karl Carstens e il [[presidente della Repubblica]] [[Sandro Pertini]], che mostrava già gli evidenti sintomi dell'[[arteriosclerosi]].<br />
 
Ad arbitrare la finale sarebbe stato il brasiliano [[Arnaldo Coelho]], detto ''Scaramacai'' per l'effervescenza nel dirigere.<br />
Al 24' accade il primo fatto: [[Altobelli]] fa partire un [[traversone]] diretto in area dove [[Bruno Conti]] e [[Hans-Peter Briegel]] si stavano scambiando teneri calci volanti. Coelho scatta e sale fino al terzo anello del [[Stadio Santiago Bernabeu|Bernabeu]] da cui indica il dischetto. A battere è [[Cabrini]], che invece di mirare alla porta mira ad un fotografo reo di non aver reso bene il suo profilo durante la semifinale. Nando Martellini commenta pacato:
{{quote|È fuori! Fuori! Fuoooori! Mannaggia la pupazza! E io che avevo puntato tutto lo stipendio nel gol su rigore!}}
Nel frattempo Pertini scambia alcune impressioni col barista che gli aveva appena portato lo [[spritz]].<br />
Dopo un resto di primo tempo fatto di nulla cosmico condito da noia mortale, si va a riposo sullo 0-0.<br />
 
Nella ripresa l'arbitro ha deciso che la stampa dovrà parlare solo di lui a fine partita. Dopo un'accenno di rissa tra Conti e [[Uli Stielike|Stielike]] l'arbitro si frappone tra loro con sguardo torvo e sussurra ad entrambi:
{{quote|Abbassa lo sguardo o son cazzotti!}}.
Al 56' c'è un fallo su [[Gabriele Oriali]] che stava bene anche senza questo intervento. Siccome noi italiani siamo dei sorci bastardi, [[Marco Tardelli|Tardelli]] ne approfitta per battere subito la punizione: la palla arriva a [[Claudio Gentile]] che crossa in area. La palla arriva a [[Ciccio Graziani]] che prova a prenderla di tacco, ma si ricorda di essere Ciccio Graziani e per questo non può fare gol con l'Italia; dal nulla sbuca Rossi che infila di testa il gol dell''''1-0'''. Martellini commenta così:
{{quote|Gol! Ha segnato Rossi! Rossi! Ro...}}
seguono scongiuri [[Napoli|partenopei]] e inviti alle sorelle dei calciatori germanici, in ordine per numero di maglia. Intanto Pertini stringe la mano a [[Re Juan Carlos]], scambiandolo per il suo segretario personale e raccontandogli della dura staffetta partigiana nell'inverno del '43.<br />
 
Al 69' su un'innocua perdita di possesso dei tedeschi parte il contropiede dell'Italia che si porta fino all'area avversaria. Dopo aver scatenato un attacco terminale di sbadigli alla difesa della Germania il pallone viene scodellato a Tardelli fuori area, mentre un difensore tedesco si ricorda il suo ruolo, ma troppo tardi: la palla entra in rete e.d è '''2-0'''. Tardelli lancia un urlo inumano che è stato sentito distintamente fino ad [[Agrigento]] e il nostro affezionato sottolinea tutto così:
{{quote|Goool! Gol! Tardelli! Raddoppio! Tardelli! Uno splendido gol di Tardelli! Esultiamo con Pertini! Tuffiamoci anche noi nell'oceano della [[demenza senile]] assieme al nostro presidente!}}
<br />
 
All'80', dopo l'ennesima [[melina]] italiana,<ref>Perché [[Enzo Bearzot]] aveva insegnato alla sua nazionale come far addormentare il gioco per svegliarlo di soprassalto nel bel mezzo della [[fase REM]].</ref> parte un'altro contropiede: l'Italia in superiorità numerica ha spazio; il solito Conti pesca in area Altobelli che, solo davanti al portiere, ci pensa un po' prima di tirare. Dopo una lunga meditazione in cui ha scoperto il senso dell'esistenza si decide a tirare giusto un attimo prima di far nascere il più naturale istinto omicida nel popolo italiano: '''3-0'''. Nando Martellini, già ubriaco dopo aver brindato con tutta la redazione sportiva della [[RAI]], esulta:
{{quote|E sono tre! E sono tre! Altobelli! Oh ma sono solo a vedere tre Altobelli in campo?}}
e Pertini, persi completamente i freni inibitori, si esibisce in un fantastico gesto dell'ombrello ed esclama:
{{quote|Col cazzo che ci prendete più mangiakatroffen!}}
 
Tre minuti dopo un calcio di punizione per i tedeschi ed un maldestro intervento di Gentile, inciampato nei suoi stessi baffi, regalano ai tedeschi il [[gol della bandiera]].<br />
 
Ma non c'è nulla da fare: al 90' l'arbitro requisisce il pallone, urlando ''"la palla è mia e ci faccio giocare chi voglio io!"'' emette il triplice fischio e Martellini pronuncia la frase che rimarrà impressa nei cuori di tutti:
{{quote|È finito! Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo! 'Mazza che ciucca!}}
mentre Pertini esprime gli ultimi sberleffi in faccia al presidente tedesco.<br />
L'Italia solleva la coppa nella tribuna d'onore del Bernabeu e comincia a festeggiare. Pertini, ormai completamente rincoglionito decide di salire sull'aereo di ritorno assieme agli ''Azzurri'':; essendo vecchio propone alla squadra una partita a [[scopone]], ma gli unici che accettano sono due vecchi come lui: Zoff e Bearzot. Non potendo giocare col morto visto che quel ruolo era già ricoperto dal presidente, Bearzot trascinò a forza [[Franco Causio]] nel tavolo da gioco. Dopo quell'esperienza il ''Barone'' rifiuterà ogni convocazione in nazionale.<br />