Utente:Mirkana/Sandbox: differenze tra le versioni
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Forse l'origine del mio nick può essere utile per comprendere il motivo di alcuni miei atteggiamenti ...<br/> |
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Il [[Khat]] (Catha edulis) è un arbusto che cresce in [[Africa]] orientale, nella penisola arabica, in [[Afghanistan]] e in Turkmenistan, ma ampiamente coltivato anche in Etiopia e in Yemen, dove è stato consumato per secoli.<br/> |
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Il consumo avviene per masticazione della foglia fresca, e per assicurarsi la massima freschezza si consiglia di masticarla ancora attaccata al ramo. Non importa se sopra ci camminano bruchi o afidi, in fondo sono proteine.<br/> |
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Si ritiene che la pianta sia originaria dell'Etiopia, perchè è citata nella cronaca di un imperatore d'Etiopia, Amda Seyon (1314-1344), scritta durante il suo regno.<br/> |
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Il Khat, forse grazie a Rimbaud che ne faceva uso frequente, è spesso descritto come un leggero stimolante, forse perchè contiene un alcaloide (il catinone, molto simile alle anfetamine).<br/> |
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I suoi effetti possono essere separati in tre fasi. Per le prime due o tre ore, il consumatore è in uno stato vigile ma rilassato, trova maggior facilità nel parlare e prova una sensazione di grande agilità mentale, specialmente se accompagna la masticazione con l'assunzione di caffeina. Può verificarsi un apparente potenziamento della memoria e una diminuzione del senso di fatica. |
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Per le due ore successive (circa), chi mastica le foglie di Khat diventa più introspettivo e taciturno, e tende a perdersi negli oscuri meandri del pensiero. |
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Questa prolungata masticazione induce uno stato di intossicazione, che gli Etiopi chiamano mirkana (per la precisione, Mirkana chabsi, perchè Miraa è il nome comune della pianta di Khat, e forse Mirkana è una contrazione dei due vocaboli). |
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A seconda della quantità e della qualità di khat masticato, si modifica anche l'umore oltre che il comportamento. I grandi masticatori di Khat scivolano nella depressione, nell'insonnia e nell'impotenza, e molti cercano rimedio nell'alcol, ignorando che proprio questa sostanza potenzia al massimo gli effetti negativi del catinone.<br/> |
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Vorrei aggiungere un template tipo (da conformare allo spirito Nonciclop) ma ne farò a meno e cercherò di completare al più presto. |
Versione delle 17:15, 9 giu 2008
Discarica personale
Mirkana chabsi
Forse l'origine del mio nick può essere utile per comprendere il motivo di alcuni miei atteggiamenti ...
Il Khat (Catha edulis) è un arbusto che cresce in Africa orientale, nella penisola arabica, in Afghanistan e in Turkmenistan, ma ampiamente coltivato anche in Etiopia e in Yemen, dove è stato consumato per secoli.
Il consumo avviene per masticazione della foglia fresca, e per assicurarsi la massima freschezza si consiglia di masticarla ancora attaccata al ramo. Non importa se sopra ci camminano bruchi o afidi, in fondo sono proteine.
Si ritiene che la pianta sia originaria dell'Etiopia, perchè è citata nella cronaca di un imperatore d'Etiopia, Amda Seyon (1314-1344), scritta durante il suo regno.
Il Khat, forse grazie a Rimbaud che ne faceva uso frequente, è spesso descritto come un leggero stimolante, forse perchè contiene un alcaloide (il catinone, molto simile alle anfetamine).
I suoi effetti possono essere separati in tre fasi. Per le prime due o tre ore, il consumatore è in uno stato vigile ma rilassato, trova maggior facilità nel parlare e prova una sensazione di grande agilità mentale, specialmente se accompagna la masticazione con l'assunzione di caffeina. Può verificarsi un apparente potenziamento della memoria e una diminuzione del senso di fatica.
Per le due ore successive (circa), chi mastica le foglie di Khat diventa più introspettivo e taciturno, e tende a perdersi negli oscuri meandri del pensiero. Questa prolungata masticazione induce uno stato di intossicazione, che gli Etiopi chiamano mirkana (per la precisione, Mirkana chabsi, perchè Miraa è il nome comune della pianta di Khat, e forse Mirkana è una contrazione dei due vocaboli).
A seconda della quantità e della qualità di khat masticato, si modifica anche l'umore oltre che il comportamento. I grandi masticatori di Khat scivolano nella depressione, nell'insonnia e nell'impotenza, e molti cercano rimedio nell'alcol, ignorando che proprio questa sostanza potenzia al massimo gli effetti negativi del catinone.
Vorrei aggiungere un template tipo (da conformare allo spirito Nonciclop) ma ne farò a meno e cercherò di completare al più presto.