Utente:Il Minghe/sandbox/Carlo Paris: differenze tra le versioni
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== Origini e infanzia di Carlo Paris == |
== Origini e infanzia di Carlo Paris == |
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Nato come già detto da quella famosa [[scopata]],Carlo venne abbandonato in un cassonetto di Bagnara Calabra,in circostanze non proprio chiare, all'età di soli 2 anni dalla [[Rosy Bindi|madre]],mentre il [[Matusalemme|padre]], ignaro di ciò, era da una amica e stava pensando a come mettere al mondo [[Tua madre|qualcun'altro]]. |
Nato come già detto da quella famosa [[scopata]],Carlo venne abbandonato in un cassonetto di Bagnara Calabra,in circostanze non proprio chiare, all'età di soli 2 anni dalla [[Rosy Bindi|madre]],mentre il [[Matusalemme|padre]], ignaro di ciò, era da una amica e stava pensando a come mettere al mondo [[Tua madre|qualcun'altro]]. |
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Dopo questa sfortunata vicenda il povero Carletto rimase solo,senza amici e perdipiù |
Dopo questa sfortunata vicenda il povero Carletto rimase solo,senza amici e perdipiù un cane gli stava pisciando in uno stinco, segno evidente che la situazione stava tragicamente degenerando. |
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Tra l'altro è giusto ricordare che pochi secondi dopo Carlo pronunciò la sua prima parola in dialetto viterbese nonostante egli si trovasse |
Tra l'altro è giusto ricordare che pochi secondi dopo Carlo pronunciò la sua prima parola in dialetto viterbese nonostante egli si trovasse sperduto in Calabria,notare dunque la spiccata intelligenza di questo tizio. |
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Carlo per ben 2 giorni visse completamente solo vagando qua e là per i dintorni di Bagnara,attraversando i caratteristici cantieri interrotti della Salerno-Reggio Calabria e le folkloristiche discariche a cielo aperto,quand'ecco che una visione onirica gli spalancò gli occhi: [[Marco Meccia|un telecronista incompetente]] in compagnia di [[Salvatore Bagni| quell'altro suo amichetto mezzo ritardato]] |
Carlo per ben 2 giorni visse completamente solo vagando qua e là per i dintorni di Bagnara,attraversando i caratteristici cantieri interrotti della Salerno-Reggio Calabria e le folkloristiche discariche a cielo aperto,quand'ecco che una visione onirica gli spalancò gli occhi: [[Marco Meccia|un telecronista incompetente]] in compagnia di [[Salvatore Bagni| quell'altro suo amichetto mezzo ritardato]] lo incontrarono per strada,Carlo era sgomento, quasi piangeva allorchè [[Salvatore Bagni|il nanetto porta-sfiga]] lo prese e lo portò con sè per insegnargli l'arte del giornalismo calcistico,nessuna sapeva che un giorno che questi tre sfigati sarebbero approdati alla [[RAI|suprema]] in qualità di commentatori delle partite della Nazionale italiana di calcio. |