Utente:GorillaK2/Sandbox: differenze tra le versioni

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{{cit2|Ho sempre amato il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia, non si vede nulla, non si sente nulla. E tuttavia qualcosa risplende in silenzio... ... Ti pare ora di passarla?!)|Antoine de Saint-Exupéry da ''Le Petit Prince'', capitolo XXI - Il cannone.}}
{{cit2|Ho sempre amato il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia, non si vede nulla, non si sente nulla. E tuttavia qualcosa risplende in silenzio... ... Ti pare ora di passarla?!)|Antoine de Saint-Exupéry da ''Le Petit Prince'', capitolo XXI - Il cannone.}}
{{cit2|Ognuno è responsabile di tutti.<br /> Ognuno da solo è responsabile di tutti.<br /> Ognuno è l'unico responsabile di tutti.<br /> Tutti sono ognuno responsabili di unico e solo.<br /> Solo è responsabile di [[Chewbecca]] e della principessa Leila.|Antoine de Saint-Exupéry (leggermente incartatosi) da ''Pilote de guerre''.}}
{{cit2|Ognuno è responsabile di tutti.<br /> Ognuno da solo è responsabile di tutti.<br /> Ognuno è l'unico responsabile di tutti.<br /> Tutti sono ognuno responsabili di unico e solo.<br /> Solo è responsabile di [[Chewbecca]] e della principessa Leila.|Antoine de Saint-Exupéry (leggermente incartatosi) da ''Pilote de guerre''.}}
'''Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry''', meglio conosciuto semplicemente come '''Antò''' (Lione, [[29 giugno]] [[1900]] – [[La sirenetta|In fondo al mar]] Tirreno, [[31 luglio]] [[1944]]), è stato uno scrittore e aviatore [[Francesi|francese]]. È conosciuto nel [[mondo]] per essere stato l'autore del famoso romanzo ''Il piccolo principe'', tradotto in duecentocinquanta lingue e una fracca<ref>numero molto elevato</ref> di dialetti, tra cui il [[Lingua lombarda|comasco]] (per renderlo fruibile dalle [[Eschimese|popolazioni inut]] dell'[[Alaska]]). Sull'onda del successo ottenuto, scrisse anche racconti sui primi voli aerei, tra i quali ''Volo di notte'' e ''Terra degli uomini'', inseriti entrambi nella classifica internazionale "100 cose che vale la pena ignorare per un compenso sotto il milione di dollari". Scrittore molto riconosciuto, tanto che fu [[Prendi questo, brutto figlio di puttana|malmenato]] in diverse occasioni, vinse addirittura alcuni premi letterari durante la sua [[vita]], da morto non sappiamo.<br /> Durante la
'''Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry''', meglio conosciuto semplicemente come '''Antò''' (Lione, [[29 giugno]] [[1900]] – [[La sirenetta|In fondo al mar]] Tirreno, [[31 luglio]] [[1944]]), è stato uno scrittore e aviatore [[Francesi|francese]]. È conosciuto nel [[mondo]] per essere stato l'autore del famoso romanzo ''Il piccolo principe'', tradotto in duecentocinquanta lingue e una fracca<ref>numero molto elevato</ref> di dialetti, tra cui il [[Lingua lombarda|comasco]] (per renderlo fruibile dalle [[Eschimese|popolazioni inut]] dell'[[Alaska]]). Scrisse anche racconti sui primi voli aerei, tra i quali ''Volo di notte'' e ''Terra degli uomini'', inseriti entrambi nella classifica internazionale "100 cose che vale la pena ignorare per un compenso sotto il milione di dollari". Scrittore molto riconosciuto, tanto che fu [[Prendi questo, brutto figlio di puttana|malmenato]] in diverse occasioni, vinse addirittura alcuni premi letterari durante la sua [[vita]], da morto non sappiamo.<br /> Durante la [[seconda guerra mondiale]] si arruolò nell'aeronautica militare francese e morì in volo {{citnec|sul finire della guerra|e=sfiga eh?}}. Sull'episodio non si fece mai chiarezza, nel [[2004]] venne localizzato quello che fu ritenuto il relitto del suo aereo, quando invece si resero conto che erano i [[Strage di Ustica|resti del volo Itavia IH870]], li ributtarono in [[mare]] e lasciarono la sua morte ({{citnec|anche quella|e=già...}}) avvolta dal mistero.<br /> Il 29 giugno [[2000]], nel centenario della nascita, gli è stato intitolato l'[[aeroporto]] di Lione, fino a quel momento chiamato in modo meno ridicolo.
[[seconda guerra mondiale]] si arruolò nell'aeronautica militare francese e morì in volo {{citnec|sul finire della guerra|e=sfiga eh?}}. Sull'episodio non si fece mai chiarezza, nel [[2004]] venne localizzato quello che fu ritenuto il relitto del suo aereo, quando invece si resero conto che erano i [[Strage di Ustica|resti del volo Itavia IH870]], li ributtarono in [[mare]] e lasciarono la sua morte ({{citnec|anche quella|e=già...}}) avvolta dal mistero.<br /> Il 29 giugno [[2000]], nel centenario della nascita, gli è stato intitolato l'[[aeroporto]] di Lione, fino a quel momento chiamato in modo meno ridicolo.


== Biografia ==
== Biografia ==