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==Giovanni Giolitti==
GIOVANNI GIOLITTI
 
'''Giovanni Giolitti''' (pseudonimo di Giolitti Giovanni anagramma di giganti noti olivi e di scartavetrandoti l'aggeggio- ''Mondovisione'' [[1842]]- ''[[Cavour]]'' [[1965]]) è stato un famoso campione di bocce nonché politico italiano, nominato 3 volte [[presidente del Consiglio|presidente del Consiglio dei ministri]] e ben cinque volte amministratore del suo condominio. È stato a lungo considerato uno dei più grandi statisti della [[storia]] d’[[Italia]] finchè non si è scoperto il significato della parola “statista”. [[Immagine:Giolitti_Corna.jpg|thumb|350px|Giolitti in una foto di gruppo.]]
Giolitti, un [[uomo]] che è stato per la politica ciò che [[Vincent Van Gogh|Van Gogh]] è stato per la [[politica]] ha cercato in tutta la sua [[vita]] di modernizzare la base economica, di favorire l’industria, di dare slancio alle imprese e di favorire la diffusione dei [[preservativo|preservativi]] nelle [[scuola|scuole]], ma questo è meno noto. Ha dato inoltre inizio ad un’epoca che con molta fantasia venne nominata età giolittiana.
 
'''Giovanni Giolitti''' (pseudonimo di Giolitti Giovanni anagramma di giganti noti olivi e di scartavetrandoti l'aggeggio- ''Mondovisione'' [[1842]]- ''[[Cavour]]'' [[1965]]) è stato un famoso campione di bocce nonché politico italiano, nominato 3 volte [[presidente del Consiglio|presidente del Consiglio dei ministri]] e ben cinque volte amministratore del suo condominio. È stato a lungo considerato uno dei più grandi statisti della [[storia]] d’[[Italia]] finchè non si è scoperto il significato della parola “statista”. [[Immagine:Giolitti_Corna.jpg|thumb|350px|Giolitti in una foto di gruppo.]]
Giolitti, un [[uomo]] che è stato per la politica ciò che Van Gogh è stato per la politica ha cercato in tutta la sua vita di modernizzare la base economica, di favorire l’industria, di dare slancio alle imprese e di favorire la diffusione dei [[preservativo|preservativi]] nelle [[scuola|scuole]], ma questo è meno noto. Ha dato inoltre inizio ad un’epoca che con molta fantasia venne nominata età giolittiana.
==Biografia==
Stranamente non abbiamo notizie di Giolitti antecedenti alla sua nascita. Gli studiosi sono tuttavia concordi nel ritenere che Giolitti sia un personaggio realmente esistito. Una rinomata ricerca fatta dai ricercatori dell’Internationaldell’''International Stanford Fiesta College'' di Used Tampax, in Florida, con un elenco telefonico in mano non ha dato risultati, segno che Giolitti ammesso che sia davvero esistito, dev’essere ormai sicuramente [[morte|morto]].<br />
Sappiamo tuttavia per certo che dopo un breve passato come ballerino di flamenco fece domanda per diventare Ministro del tesoro e venne assunto. Allora c’era una grossa carenza di personale e per diventare ministro i requisiti richiesti erano davvero minimi, quasi inferiori a quelli richiesti per fare il ministro ai tempi nostri (lo è diventato perfino [[Maurizio Gasparri|Gasparri]], che altro c'è tuttoda direaggiungere?).Il governo di cui faceva parte era il governo di [[Francesco Crispi]], ormai talmente anziano da credere di essere un pittore impressionista.<br />
 
Il governo di cui faceva parte era il governo di Francesco Crispi, ormai talmente anziano da credere di essere un pittore impressionista.
Crispi Presidente del Consiglio, Ministro di Grazia e Giustizia Zanardelli, Ministro della Marina Benedetto Brin, Ministro della Pubblica Istruzione Paolo Boselli: l’età media era di 136 anni, talmente alta che per abbassarla avrebbero dovuto nominare ministro un [[embrione]] di 22 settimane.
Giolitti che era il teenager della situazione tentò di tenere alto il suo ruolo di ministro delle finanze emanando la famosa tassa sul possesso [[auto]], una manovra che avrebbe dovuto rimpinguare le casse dello stato se non fosse che nel 1891 gli italiani con un auto erano 7 di cui 5 militavano nel suo governo e uno era lui.
Dopo essere sfuggito ad un pestaggio ad opera dei suoi colleghi ministri il giovane Giolitti (Gitty per gli amici, G-Giol-lit-ti per i balbuzienti) ebbe l’occasione che capita una sola volta nella [[vita]]: la premature dimisisonidimissioni di Francesco Crispi, andato in pensione a 106 anni. I ministri tuttavia cercavano proprio un fantoccio da mettere al posto di Crispi per continuare a fare i loro comodi, qualcuno che fosse o troppo vecchio o troppo ebete per capire qualcosa di come si governa un paese e Giolitti, avendo entrambi requisiti, risultava la scelta ideale.
 
==I cinque governi Giolitti==
Morto Crispi, e dopoDopo una breve parentesi di governo (6 febbraio 1891 -8 Febbraio 1891) del marchese Di Rudinì (un [[uomo]] che capiva di [[politica]] quanto [[Daniele Interrante]] di metrica latina) Giovanni Giolitti si insediò come Primo Ministro.
Il suo governo durò meno di un governo di centrosinistra: dopo poco più di un anno infatti il giudice PierJohn Woodcock (che i puristi della lingua italiana chiamavano ''Piergiovanni Membrodilegno'') pubblicò alcune intercettazioni telefoniche che lo vedevano coinvolto nello scandalo della Banca Romana che si era macchiata di gravi irregolarità nell’emissione delle banconote. Giolitti cercò di negare un suo coinvolgimento nella questione ma sulle banconote false emesse dalla banca romana c’era la sua faccia.
Il primo Governo Giolitti fu segnato da alcuni fatti molto importanti, quindi vi citeremo i più inutili:
*l’enciclica ''Rerum Novarum'' (trad: ''rerum novarum'', frase intraducibile) di [[Papa|papa Leone XIII]] che riprendeva alcuni concetti dell’enciclica ''Nulla di novum'' di [[Papa|papa Tigre XXXII]] e dell’emiciclica rotatoria ''Magno cum appetito'' di [[Papa|papa Giaguaro V]].
*la rivolta dei fasci siciliani, un gruppo di naziskin del [[Palermo]] che rivendicavano alcuni gol annullati nell’ultimo derby contro il Catania.
Per la questione siciliana Giolitti non ricorse alla forza ma si limitò a distribuire medaglie e biglietti omaggio per il circo a chiunque sopprimesse col sangue i moti insurrezionali.
Frattanto emersero volti nuovi nel panorama politico italiano: di fatti tornò Crispi all’età di 107 anni, l’uomol’[[uomo]] che alla forza del carattere aveva ormai anteposto la forza del catetere.
Le principali operazioni di Crispi furono:
*tre bypass
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*risanamento del bilancio vendendo la Gioconda ai francesi.
*conquiste coloniali con la conquista dell’Etiopia, della Libia e dell’isola d’Elba.
Frattanto nel [[1896]] Crispi dovette dimettersi per impegni improcrastinabili: col [[Dio|Padreterno]]. Dopo averlo commemorato con un sentito discorso funebre (''era un uomo buono e generoso……ma cazzo aveva il culo incollato alla poltrona! Finalmente tocca a me! Ahahah!'') Giolitti si apprestava a riprendere in [[mano]] le redini del paese, con la stesso impeto dell’incosciente che non sa minimamente cosa stia facendo.
 
==Giolitti back in action==
*Per prima cosa tentò di sistemare l’ala massimalista del partito socialista offrendo loro dei soldi sottobanco. Ma i tempi di [[Bettino Craxi|Craxi]] erano evidentemente prematuri perché [[Filippo Turati]] si offese e si indignò. ''Io non mi vendo per così poco''- dichiarerà poi al suo [[gatto]]. Allora Giolitti giocò d’astuzia: puntò tutto sul 29 che non usciva da sei settimane. E poi propose a Turati un posto nel suo ministero il che voleva significare stipendio fisso, posto auto, biglietti per le partite gratis, ristoranti gratis, cinema gratis, treni gratis, aerei gratis, puttane gratis. Turati rifiutò sdegnosamente, ma riuscì a mettersi d’accordo telefonicamente con Giolitti per la faccenda delle puttane gratis.
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