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= Canto dei Nibelunghi =
 
{{Cit|Nasceva nella terra dei Burgundi una fanciulla di nome Crimilde. Minchia, era veramente una sgnacchera da paura!|Canto dei Nibelunghi, I avventura.}}
 
{{Cit|Sconfigge con un colpo il drago, il prode Sigfrido e, bagnatosi nel suo sangue, la pelle ottiene dura come pietra.|Il [[Dungeon Master|dungeon master]] Hagen commenta il 20 naturale rollato da Sigfrido.}}
 
{{Cit|OMG ho tipo massacrato quel nano giù alla caverna segreta del tesoro! LOL [[Hashtag|#AlbericoPippa #SigfridoNumberOne #PuppamiLoSpadone]]|[[Twitter|Tweet]] di Sigfrido successivo al duello con Alberico.}}
 
Il '''Canto dei Nibelunghi''' (''Das Nibelungenlied'' in [[Linkua teteska|crucchese]], ovvero ''La plastilina dei Nibelunghelidi'') è un potentissimo sonnifero maldestramente cammuffato da poema cavalleresco, nonché il motivo principale per cui il resto del mondo odia la [[Germania]]. Il nome dell'autore di quest'opera non è fortunatamente giunto fino a noi; fortunatamente per lui, visto che altrimenti la gente farebbe a gara per vandalizzargli la tomba.
 
== Struttura ==
[[File:Quentin Tarantino.jpg|thumb|right|330px|[[Quentin Tarantino]] con un'espressione godereccia dopo aver scoperto che i versi del Canto sono divisi in ''piedi''.]]
Il Canto dei Nibelunghi consta di circa 8000 versi, suddivisi in 39 capitoli ciascuno dei quali è chiamato "avventura", e questo sia che l'evento più avventuroso in essa narrato sia una guerra colossale che coinvolge intere nazioni, sia che si tratti di Crimilde che stirando brucia la camicia a Gunther. La lingua in cui è scritto il poema è il medio alto tedesco, ovvero un tedesco arcaico che, al contrario di quello attuale, non dà l'impressione che chi lo parla sia incazzato col mondo. I versi, scritti in questa lingua assimilabile per musicalità al motore di un tosaerba, sono inoltre divisi in piedi, così chiamati perché soltanto una persona su venti e con un particolare [[feticismo]] può trovarci qualcosa di bello. Per finire, ciascun verso è anche diviso in due parti, ciascuna delle quali prende il nome di "emistichio". A tutt'oggi, nessun insegnante di letteratura tedesca è in grado di spiegare cosa sia esattamente un emistichio senza impallidire, sudare copiosamente, balbettare e cercare di distrarre l'interlocutore additando inesistenti asini volanti.
 
== Trama ==
=== Prime 6 avventure: come Sigfrido va dai Burgundi per farsi Crimilde ===
{{doppiaimg|right|Nano incazzoso.jpg|241|Nano da giardino.jpg|230|Alberico prima e dopo che la sua faccia incontri la suola degli stivali di Sigfrido.}}
Sigfrido è il principe di Niederland, terra ricchissima e potentissima nella quale tutti sniffano papaveri e portano zoccoli di legno. In qualità di principe, passa le giornate a bighellonare per il feudo millantando di "combattere il male e le ingiustizie del regno", il che nella realtà dei fatti si traduce con "crepare di mazzate chiunque senza una logica". Un [[giorno]], dopo aver "salvato" un povero contadino disperato per il magro raccolto a modo suo, ovvero scatafasciandolo di pugni e scagazzandogli sul campo, Sigfrido sente parlare della straordinaria bellezza di Crimilde, la principessa dei Burgundi, e capisce ciò che deve fare: "se esiste una principessa tanto bella deve essere mia! Chissà quanta gente potrò mazzuolare per arrivare ad averla!", pensa con un rivolo di saliva a lato della bocca. Dopo aver quindi detto a mamma e papà che "va a farla da Paolo", Sigfrido parte per il regno dei Burgundi; qui si dirige dal re e, guardandolo negli occhi, esclama "we, testina, adesso il tuo regno è mio!". Rapida è la risposta del re: "gettatelo nel vulcano!". Così Sigfrido si rende conto di aver sbagliato, ricarica la partita e al secondo tentativo riesce a farsi accettare al castello come ospite. Qui passa un [[anno]] a scroccare le patatine al formaggio e a guardare il [[culo]] alle dame, sebbene nei suoi pensieri ci sia sempre Crimilde e la brama di guardare il suo, di culo. Non passa molto tempo prima che, per esigenze di trama, i re stranieri Lüdegast e Lüdeger decidano di invadere il regno di Gunther, dopo aver scoperto che quello stronzo del [[re]] burgundo gli ruba il wi-fi. Saltiamo la prevedibile parte in cui entrambi vengono presi a colpi di [[tostapane]] da Sigfrido e arriviamo a quando, dopo la guerra, Gunther si rende conto che ha bisogno del calore di una donna. È una pura coincidenza il fatto che non gli funzionasse [[Brazzers]].<br />
Il lungimirante Gunther, dunque, animato da una forte voglia di morire agonizzando, decide di rivolgere la sua attenzione alla bella Brunilde, una gnoccona frigida come un [[Polaretto]] che si diverte come una pazza a mettere in palio la sua fregna sottoponendo i suoi pretendenti a prove degne di [[Ciao Darwin]] e trucidandoli brutalmente in caso di sconfitta.
Inutile dire che anche stavolta Gunther deve chiedere aiuto di Sigfrido, il quale, al solo pensiero di visitare un nuovo regno pieno zeppo di punching ball umani, si frega le mani tutto contento. Non solo: prima di accettare mette bene le cose in chiaro: "va bene, io ti aiuto però al ritorno mi bombo tua sorella!". Per compiere l'impresa il principe di Niederland si porta dietro il cappuccio che rende invisibili e che fornisce un bonus di 30 punti a forza e [[cazzimma]], oggetto che aveva [[tempo]] addietro strappato al fortissimo nano Alberico dopo avergli chiuso ripetutamente la testa nello sportello dell'auto. <br />
 
=== Avventure 7-17: da quando Gunther vuole bombarsi Brunilde a quando Sigfrido fa la fine del topo ===
Giungono così Sigfrido, Gunther, Hagen e un altro guerriero scelto a caso solo per fare numero - Luciano -, nella terra di Brunilde; qui i quattro sono testimoni della forza e della tostaggine di Brunilde, quando vedono che la donna fa tranquillamente cose come brandire una [[lancia]] portata a fatica da quattro uomini e schiacciarsi le lattine vuote sulla fronte. Ognuna di queste cose aumenta progressivamente l'angoscia di Hagen, la quale raggiunge il suo culmine e porta l'uomo a definire Brunilde "sposa del diavolo" quando lei getta via le [[scarpe]] e cammina a [[piedi]] nudi su una distesa di mattoncini [[Lego]]. Le tre prove in cui Gunther deve sconfiggere questo [[Sauron]] in gonnella per poterla sposare sono:
* lanciare una pietra lontanissimo cercando di accoppare un paesano;
* superare con un salto suddetta pietra senza risultare positivo al test anti-doping;
* lanciare una lancia contro l'avversaria così forte da farle esclamare "[[Lingua veneta|orco can!]]".
Inutile dire che Gunther si limita a mimare i gesti, mentre il lavoro sporco tocca a Sigfrido, che riesce a sconfiggere la donna sudando sette cappucci fatati. Così le due coppie si sposano ed entrambe le cerimonie sono ricolme di gioia e di letizia, e sono rese anche migliori dalla mancanza del solito [[zio]] [[ciccione]] e rinfreschivoro che ai matrimoni non manca mai. Il [[problema]] arriva quando è ora di consumare: mentre Sigfrido con Crimilde non ha problemi, le fa le coccole, la deflora con delicatezza e dopo aver finito ha la decenza di non farsi preparare un sandwich; Gunther non è così fortunato, giacché, non appena fa per accarezzare la sposa, lei gli ferma la mano spaccandogli in due il metacarpo. Brunilde vuole infatti sapere a tutti i costi come il marito abbia potuto dare sua sorella in sposa ad un semplice vassallo. Poiché tutta la conquista di Brunilde si basa sulla balla che vede Sigfrido niente più che un vassallo di Gunther, il re ci gira intorno, bofonchia qualcosa tossendo e cerca di prendere Brunilde con la forza. Errore {{u|colossale}}. Brunilde atterra Gunther, gli lega mani e piedi con la propria cintura, lo appende ad un chiodo e, già che c'è, gli dà del coglione. Il giorno dopo, mentre Sigfrido racconta a Gunther nel dettaglio di come la sua possente lancia è penetrata nella sala del tesoro di Crimilde, corredando la narrazione con una grande quantità di materiale audiovisivo, il re burgundo racconta dell'umiliazione subita. Sigfrido si offre di aiutarlo ed elabora un piano: decide di entrare nella stanza da letto di Brunilde al buio e senza parlare cosicché lei lo ritenga Gunther. Il giovane entra nella stanza armato di un [[cetriolo]], di un barattolo di vaselina e di un [[sorriso]] da maniaco e ne esce con un'espressione soddisfatta e con la cintura e l'anellino di Brunilde. Ancora oggi Gunther non ha idea di cosa sia accaduto esattamente in quella stanza, ma sicuramente dopo quel [[giorno]] la moglie fu molto servizievole. Con una mossa che gli vale la nomination per gli "Imbecille della Burgundia Awards", però, Sigfrido regala la cintura e l'anello a Crimilde, [[forse]] per dare alla moglie due trofei dell'altra dama, forse per vendicarsi dello stato allusivo che Brunilde aveva scritto su [[Facebook]] due sere prima.
Passano dieci anni, durante i quali Crimilde e Sigfrido hanno iniziato a convivere e hanno dato alla luce un piccolo e puccissimo ammazza-mostri di nome Guntherino.
Gunther, che per tutti questi anni ha continuato a sopportare lo spaccamento di palle di Brunilde, la quale vuole ancora capire se veramente Sigfrido sia vassallo del marito, per chiuderle quel forno invita Crimilde e Sigfrido ad andare a giocare a [[Burraco]] con loro.
Dopo la partita, Crimilde e Brunilde iniziano a litigare per chi ce l'abbia più lungo tra Sigfrido e Gunther; esasperata, Crimilde mostra a Brunilde la cintura e l'anello. Quest'ultimo, in particolare, glielo mostra piegando tutte le dita tranne quello su cui esso era infilato, ovvero il [[Dito medio|medio]].
Tutti prendono dunque l'anello e la cintura come prove schiaccianti del fatto che Sigfrido si sia fatto anche Brunilde. Il che ci può anche stare nel mondo medievale, ma guai a vantarsene con gli amici al baretto!
Inviperita, Brunilde riferisce la cosa al marito, che in risposta prende un'[[aspirina]] e inizia a meditare di uccidere Sigfrido.
Hagen si offre di scoprire il punto debole dell'ospite, per essere sicuro di entrare in nomination per il premio Pezzo di Merda dell'anno. Visto che l'unica a conoscenza del punto debole è Crimilde, Hagen si dirige da lei e, sfruttando la sua astuzia affinata da innumerevoli esperienze passate, ottiene l'informazione con superba maestria:
{{Dialogo2|Hagen|Bella, Crimy! Mi voglio assicurare che questa lancia non si pianti per caso nel punto debole di Sigfrido... Mi ricordi qual è?|Crimilde|Certo!}}
Hagen scopre così il tallone d'Achille di Sigfrido (che non è il tallone, per motivi di copyright) ed elabora una strategia per sconfiggerlo.
 
=== Avventure 17-boh: da quando Crimilde si risposa a quando inizia la vendetta ===
Arriva quindi a corte un messaggero di [[Attila]]. Egli cerca di convincere Crimilde a venire con lui nella terra del suo signore, ma lei, per far vedere che non è interessata, lo riceve coi capelli spettinati, la T-shirt di [[Hello Kitty]], i pantaloni della tuta e le pantofole a forma di draghetto. Ma poi la prende da parte e le giura, in privato, di vendicare qualsiasi torto che lei abbia mai subito
 
== Personaggi ==
[[File:Batman contro Killer Croc.jpg|thumb|right|440px|''Sigfrido combatte il drago'', di Sandro il Miope.]]
;Sigfrido
Guerriero ultra-invincibile che passa il tempo a fare il [[bullo]] coi regni più deboli del suo, nonostante l'addestramento da cavaliere, l'armatura e il [[cavallo]] [[BMW]] glieli abbia pagati il papi. In un [[flashback]] in bianco e nero Hagen racconta di quando Sigfrido, durante una delle sue peregrinazioni [[random]], dopo aver giocato a ''smettila di picchiarti'' con un [[drago]] incontra due fratelli Nibelunghi. I Nibelunghi sono simpatici e amichevoli nani che hanno trovato un tesoro favoloso; i due fratelli offrono a Sigfrido la potentissima [[spada]] Pierugo se lui accetterà di dividere il tesoro in modo equo tra i due, così lui, per dimostrare di essere il nobile e giusto principe di Niederland, prende la spada e la usa per macellarli entrambi, sminuzza di botte un centinaio di nani e ordina a quelli con ancora qualche osso sano di riportare il tesoro nella caverna da cui l'avevano estratto. Nel mentre si pesta anche col fortissimo nano Alberico, gli fa aguzzare l'ingegno a suon di ginocchiate nel pancreas e, dopo avergli strappato dalla testa il cappuccio che rende invisibili, gli conferisce l'ambito titolo di scemo del villaggio. Alberico giura quindi di diventare il protettore del tesoro, per paura che il contrariato Sigfrido lo giustizi strizzandogli i capezzoli.
 
;Crimilde
L'anonimo autore dice che è la più bella tra le belle, coi [[capelli]] più belli, il corpo più bello e il viso più bello. A parte questo non sa fare un [[cazzo]]: non sa cantare, non sa ballare, non sa comporre, non sa stirare, non sa cucire, la sua crostata di mirtilli fa contorcere le budella ed è una pazza psicopatica disposta a sterminare la sua famiglia per vendicare il marito, trascinando nella sua vendetta sanguinaria anche il secondo marito in quella che diventerà una spirale discentente nel mondo della violenza e della morte. Però è bella!
 
;Brunilde
 
Vergine guerriera che sarebbe in grado di infilare la testa nel cesso al[[l'incredibile Hulk]], Brunilde diventa una donna normale dopo essere stata domata da Sigfrido.
 
;Gunther, Gernot e Giselher
Detti anche Scemo, Più-scemo e Lasciamo-perdere, sono i tre fratelli di Crimilde
 
;Hagen
Sempre chiamato con epiteti quali "il truce", "il forte", "uno che è meglio non incontrare in un vicolo buio" e "quello che se ti dà una capocciata di manda in coma", Hagen è uno dei più fidati vassalli di Gunther, famoso per consigliare al suo signore di chiedere aiuto a Sigfrido per ogni stronzata: il re danese dichiara guerra ai Burgundi? Chiediamo a Sigfrido! Serve aiuto per conquistare Brunilde? Chiediamo a Sigfrido! È finito il latte? Mandiamo Sigfrido! Hai il cellulare scarico? Chiediamo a Sigfrido, che ha le chiamate gratis!
 
= Hugo Ball =
 
{{Cit|Si dovrebbero bruciare tutte le biblioteche e lasciare che rimanga solo ciò che si conosce grazie al cuore.|Hugo Ball, noto piromane seriale.}}
 
{{Cit2|Non ci convinceranno a mangiare il pasticcio putrefatto di carne umana che ci offrono, almeno non senza un po' di contorno.|Hugo Ball, Manifesto del Dadaismo.}}
 
'''Hugo Ball''' ([[Tedeschia]], [[22 febbraio]] [[1886]] - Casa di [[Don Abbondio]], [[14 settembre]] [[1927]]) fu uno scrittore, [[giocoliere]], poeta, regista teatrale, saltimbanco, [[cacciatore di taglie]] e tedesco tedesco.
 
== Vita ==
 
Ball nasce nel 1886 in [[casa]] sua in una famiglia fortemente cattolica, che lo educa a pane e sangue di Cristo. <br />
Dal ''[[1906]]'' al ''[[1907]] e un pezzettino'' studia presso le università di Heidelberg, [[Monaco di Baviera]], [[Francoforte]] e ogni altra città tedesca che gli viene in mente. Nel [[1910]] scopre, risolvendo le [[parole crociate]], che la capitale della Germania è [[Berlino]], e si trasferisce lì per diventare un [[attore]] di sitcom, genere televisivo molto amato da quei mattacchioni dei tedeschi. Qui fonda il [[Dadaismo]], movimento che deve il suo nome all'ascolto fortuito, da parte di Ball, di ''Dadaumpa'' delle gemelle Kessler, all'epoca già cinquantenni. <br />
Nel [[1916]] compra finalmente una [[stilografica]], con cui scrive il ''Manifesto del Dadaismo''. In esso Ball critica la società contemporanea, scagliandosi contro le ingiustizie, il degrado e, soprattutto, quelli che parcheggiano in [[doppia fila]]. Successivamente scrive la poesia Karawane, che riportiamo:
 
{{Quote|Jolifanto bambla o falli bambla/großiga m'pfa habla horem/egiga goramen/higo bloiko russula huju/hollaka hollala/anlogo bung/blago bung blago bung/bosso fataka/ü üü ü/schampa wulla wussa olobo/hej tatta gorem/eschige zunbada/wulubu ssubudu uluwu/ssubudu/tumba ba-umf/kusa gauma/ba - umf|Karawane.}}
 
Per giustificarsi con chi si gratta la [[testa]] e aggrotta la fronte dopo averla letta, Hugo Ball, esperto [[ballista]], sostiene che il suo significato risiede nell'assurdità che l'assenza di senso produce. Ammetterà in seguito, in punto di [[morte]], di averla scritta giusto per provare la penna nuova.
 
== Voci correlate ==
 
* [[Dadaismo]]
* [[Marcel Duchamp]]
* [[Hans Arp]]
* [[Man Ray]]
 
= Casco =
[[File:Elmo vichingo con corna.jpg|thumb|right|Un motociclista con un casco ultimo modello.]]
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== Storia ==
[[File:Uomo con casco del Napoli.jpg|thumb|left|Un giovane napoletano mostra con orgoglio quello che reputa essere una bandiera del [[Napoli]] dalla forma inusuale.]]
Il casco fu inventato molto tempo fa dai [[Vichinghi]]; essi erano infatti affetti da uno strano disturbo, in seguito identificato con l'[[alcolismo]], che li spingeva a scambiare l'[[idromele]] per [[acqua]], e l'acqua per [[vodka]]. Ciò rendeva la loro [[guida]] alquanto pericolosa, così decisero di inventare un indumento capace di proteggere la [[testa]], visto che nella [[mitologia norrena]] era il luogo in cui risiedeva il [[cervello]]. Quello delle [[corna]] non è altro che un clamoroso [[falso storico]], così come il fatto che gli elmi da loro utilizzati servissero a proteggerli dalle ferite mortali. Con il tempo, il casco fu reso sempre più efficiente: nel [[Medio Evo]] si aggiunsero la visiera e il cimiero, che serviva a rendere più visibili i motociclisti a cavallo nella [[nebbia]], mentre in epoca moderna l'[[acciaio]] fu sostituito dalla plastica, visto che l'acciaiotale metallo era in via di [[estinzione]].
 
== Caratteristiche ==
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Utilizzato prevalentemente dagli astronauti motociclisti, consiste principalmente nella boccia di un [[pesce rosso]] fissata al resto della tuta da [[astronauta]] con molto [[nastro adesivo]].
 
= Sindrome dell'accumulo =
 
[[File:Tanti libri.JPG|thumb|right|290px|''Quelli? Ma no, è solo che mi piace leggere! Quale sindrome dell'accumulo?! [[AHAHAH!!!]]... Ehm...'']]
{{Cit2|Il mio tessssoro!|Un accumulatore di [[Unico Anello|Unici Anelli]].}}
{{Cit2|La disposofobia è senz'altro correlata ad un desiderio sessuale represso.|[[Sigmund Freud]].}}
{{Cit2|Non sono d'accordo. Giggity giggity!|Il famoso accumulatore di malattie veneree [[Glenn Quagmire]].}}
 
La '''disposofobia''', detta comunemente '''sindrome dell'accumulo''', detta volgarmente '''quegli stronzi che raccattano merda''', o ancora '''butta via le mie cianfrusaglie e ti taglio il naso!''', è una malattia che porta chi ne soffre a non buttare via niente, perché qualunque cosa {{Citnec|può sempre servire}}. Non va confusa tuttavia con l'[[avidità]], poiché in quel caso non si butta niente perché ogni cosa {{Citnec|può sempre servire a fare soldi}}.
 
== Caratteristiche ==
=== Cause scatenanti ===
[[File:Alessandro Magno a cavallo.jpg|thumb|left|212px|[[Alessandro Magno]], celebre accumulatore di nazioni.]]
Spesso la disposofobia [[è]] causata da un [[trauma infantile]], quasi sempre una molestia sessuale o l'aver perso il proprio [[orsacchiotto]] Anacleto Maria. Normalmente, se un malato riesce a regredire con l'[[ipnosi]] fino al momento traumatico, può riuscire a guarire parzialmente, acconsentendo a gettare via [[addirittura]] l'[[immondizia]].
 
=== L'accumulatore ===
[[File:Cassonetti pieni.jpg|thumb|right|250px|Tipico aspetto della camera da letto di un accumulatore.]]
L'accumulatore è una persona che viene spesso emarginata a causa della sua anormalità o, più probabilmente, per la sua mania di collezionare anche le cagate del suo [[cane]]. Per un accumulatore è difficile vivere una [[vita]] normale: il disordine che regna in casa rende infatti difficili attività solitamente semplici, come eseguire salti mortali in avvitamento. Esiste poi un tipo particolare di accumulatore, che preferisce accumulare monete e banconote di vario taglio. Tale individuo è detto "[[spilorcio]]" o, se abita in [[Liguria]], "[[Genovesi|genovese]]".
 
== Cure ==
[[File:Duracell.jpg|thumb|right|203px|Un accumulatore di cariche elettriche.]]
Curare la disposofobia è molto semplice: basta procurarsi il [[porto d'armi]], noleggiare un [[lanciagranate]], andare a [[casa]] dell'ammalato e sparare all'impazzata sulle sue cianfrusaglie, urlando facoltativamente "[[Prendi questo, brutto figlio di puttana]]!". In alternativa, è possibile chiamare uno [[psicologo]] che possieda una "laurea" e delle "credenziali", perché possa ipnotizzare "il" malato e così farlo retrocedere {{S|in serie B}} con la memoria fino al ricordo del trauma, ma usare il lanciagranate, secondo [[Wikipedia]], è altrettanto efficace. E sicuramente più divertente. Alcuni professori di disposofobiologia dotati di [[barba]] e [[occhiali]] con montatura quadrata - dunque molto affidabili - hanno dichiarato che, nella cura per il morbo, è molto efficace l'[[ipnosi]]. Sembra infatti che molti accumulatori siano riusciti a guarire dopo aver guardato troppi sketch di [[Giucas Casella]] che ipnotizza dei [[polli]].
 
<nowiki>[[Categoria:Malattie mentali]][[Categoria:Cattive abitudini]]</nowiki>
 
= Gorgia =
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<nowiki>{{Cat|Malattie incurabili}}</nowiki>
 
= Oggettofilia =
[[File:Uomo abbraccia un orologio.jpg|thumb|right|240px|Un povero orologio viene molestato da un oggettofilo.]]
{{Cit2|Come va, piccola? Sei focosa?|Un oggettofilo a una stufa.}}
 
{{Dialogo2|Oggettofilo|Ti va un bicchiere di vino?|[[Donna]] [[incinta]]|Ma non bosso bere! Ficcatelo nel culo il bicchiere!}}
{{Dialogo2|Oggettofilo|Con piacere!}}
 
L''''oggettofilia''' è una normale e sana [[perversione sessuale]] che porta chi ne soffre a trovare sexy le [[Cabina telefonica|cabine telefoniche]].
 
== Cause e sintomi ==
[[File:Bambola gonfiabile a pecora.jpg|thumb|left|240px|Le [[real doll]], pur esendo oggetti, sono troppo antropomorfe per gli oggettofili.]]
Molti [[psicologi]] con la barbetta a punta e gli [[Occhiali|occhialetti]] sostengono che gli oggettofili proverebbero attrazione sessuale per le cose inanimate perché in un periodo della loro [[vita]] furono trattati come oggetti. Questa teoria potrebbe sembrare risibile<ref>([[AHAHAH!!!]])</ref>, ma, pensandoci, non è raro sentire di persone "fuori come un balcone", "suonate come un tamburo", "sane come un pesce"<ref>Secondo la scienza moderna, il [[pesce]], non respirando aria, è considerato un oggetto.</ref>. Gli oggettofili, dunque, sentendosi degli oggetti a tutti gli effetti, spesso tendono a ingurgitare ettolitri d'acqua calda credendosi termosifoni e si sentono sessualmente attratti dagli oggetti di tutti i giorni propri o altrui; ne consegue che chi invita a [[casa]] sua un [[amico]] oggettofilo lo fa a rischio e pericolo dei suoi mobili.<br />
Per quanto riguarda i sintomi, pare che gli oggettofili possano innamorarsi a prima vista di oggetti di uso comune, che spesso cercano di portare a [[letto]] (a meno che l'oggetto in questione non sia un letto) con la scusa di mostrare loro la propria collezione di spille a forma di farfalla.
 
== Riconoscere un oggettofilo ==
[[File:Bombola rettale.JPG|thumb|260px|right|Chi avesse difficoltà a riconoscere un oggettofilo può fargli una radiografia al retto: la presenza di bombole indica che si ha a che fare con un oggettofilo. O più semplicemente con un [[pirla]].]]
Esiste un metodo scientifico per scovare un oggettofilo in mezzo alla folla: è sufficiente lasciar cadere un portafogli pieno di [[soldi]] in mezzo ad una piazza e osservare le reazioni della persona che lo raccoglie:
 
* Se lo apre, conta i soldi e se lo tiene, allora è un [[ladro]];
* Se lo apre, prende i soldi e rimette a posto il portafogli, allora è un ladro che ha già un portafogli;
* Se lo porta alla polizia, allora è un cittadino onesto, uno che non ha bisogno di soldi o uno così sveglio da pensare che [[Colorado (programma televisivo)|Colorado]] faccia ridere;
* Se gli offre un passaggio e delle caramelle, allora è un oggettofilo.
 
== Voci correlate ==
 
*[[NonLibri:Critiche ad oggetti a caso]]
*[[L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello|L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello e la trovò molto più sexy]]
*[[Pokéfilia]]
*[[Dendrofilia]]
*[[Feticismo]]
*[[Oggetto]]
*[[Bambola gonfiabile]]
*[[Real doll]]
 
== Note ==
 
{{Note}}
 
= Caccia (sport) =
{{Nota disambigua|altri trentordici tipi di caccia|Caccia}}
[[File:GesùcompagnoneGesù con fucile.jpg|thumb|right|180px|Dipinto del XVI secolo che ritrae [[Gesù]] durante una battuta di caccia all'[[ateo]].]]
 
{{Cit2|Dite no a quell'orrendo massacro che è la caccia!|Attivista anticaccia ad un convegno di suoi simili.}}
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