Ugo Foscolo: differenze tra le versioni

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Alché, per riprendersi, crea un amico immaginario: Jacopo Ortis, scopiazzando da altri libri l’idea. Egli inizia così il suo piano di rompimento di [[coglioni]] dei posteri con le sue ammorbanti avventure inventate nelle crisi di seghe mentali che aveva.
 
Quasi insperata da parte dei suoi lettori arriva la notizia che Ugo vuole andare al fronte a combattere. Egli parte, ma purtroppo non lascia la pelle in battaglia. Il popolo italiano, scocciato da una pesante quanto inutile poesia sulle [[tomba|tombe]] fonda il M.N.U.F.C., “magari napoleone uccide foscolo club”. "I sepolcri" sono una lunga lamentela sul futile problema dell'utilità delle tombe che aveva scatenato una lite e una rissa tra Pindemonte e Foscolo.
 
L'odio del popolo per i suoi scritti e le spinte del MNUFC spinsero Foscolo verso un ritiro forzato in una villa sperduta in Toscana. Oltre a questi si aggiunse la protesta del sindacato becchini (sia lode a loro) a complicargli la vita. Il coniglio oppositore del regime fuggi ancor più lontano in [[Inghilterra]]. Anche qui venne perseguitato dal sindacato becchini e perfino dai vicini di casa perchè puzzava. Egli si caricò di debiti per la vita dispendiosa che trascorreva tra bordelli e tavoli da gioco.
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