Toporagno: differenze tra le versioni

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Nome scientifico:
Il Toporagno: (Sorex araneus) Piccolo mammifero ( 7 cm di cui 3 spettano alla coda) della famiglia degli Insettivori dal muso aguzzo prolungato in un grugno fornito di lunghi baffi e ci� lo differenzia dal topolino domestico. Altra caratteristica sono i dentiaguzzi in numero di 32. Gli occhi sono piccoli cos� come i padiglioni auricolari. Gli arti brevi terminano con 5 dita ad unghie acute. Il colore del dorso � rosso-bruno, quello del ventre � grigio-bianco. La coda � pelosa. E' un animale notturno e si ciba di insetti, vermi e altri piccoli animali.
Sorex araneus

Il toporagno è un piccolo animale (7-8 cm di lunghezza) con le zampe corte che assomiglia a un topo ma, a differenza di questo, presenta un muso allungato terminante con una tromba mobile dotata di lunghi peli sensoriali. Il peso si aggira sui 6-10 gr, gli occhi sono molto piccoli e le orecchie sono nascoste nella pelliccia, la quale è piuttosto folta e di colore bruno sul dorso, più chiara sulle parti inferiori. I denti, ben sviluppati e aguzzi, hanno uno smalto color rosso-bruno sulle punte e ciò costituisce una buona chiave di identificazione.
Il toporagno frequenta boschi, campi con cespugli ove ci sia una vegetazione bassa e fitta, ma sembra preferire le località umide e paludose, dove raggiunge notevoli densità. Generalmente non si costruisce una tana bensì utilizza le gallerie e le tane di altri mammiferi. Le gallerie sono superficiali, ma molto lunghe nelle quali, all'interno, viene costruito il nido a forma di cupola.
La dieta del toporagno consiste prevalentemente di insetti, vermi, ragni, molluschi, piccoli rettili. La preda, di qualsiasi dimensioni essa sia, viene trattenuta con le zampe anteriori, sbatacchiata e ridotta in pezzi coi denti aguzzi.
Verso l'inizio della primavera si ha la stagione della riproduzione e i maschi marcano il territorio con secrezioni odorose, in modo da facilitare l'incontro con le femmine. La gravidanza dura circa tre settimane e i piccoli nascono tra maggio e agosto. Sono grandi come un cecio, ciechi e nudi e di numero varia da 5 a 10. La famiglia rimane unita per qualche tempo anche dopo lo svezzamento, quando la madre li porta fuori della tana, procedono caratteristicamente in fila indiana tenendo in bocca la coda di chi lo precede. Nel caso in cui il nutrimento scarseggi, sono allontanati perché possono arrivare ad attaccare e divorare la stessa madre. I giovani che superano l'inverno possono già accoppiarsi nell'estate successiva, dopodiché, verso l'inizio dell'autunno, muoiono: la durata della loro vita non supera quindi l'anno e mezzo.



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Versione delle 20:29, 16 mar 2008

Template:WWF Nome scientifico: Sorex araneus

Il toporagno è un piccolo animale (7-8 cm di lunghezza) con le zampe corte che assomiglia a un topo ma, a differenza di questo, presenta un muso allungato terminante con una tromba mobile dotata di lunghi peli sensoriali. Il peso si aggira sui 6-10 gr, gli occhi sono molto piccoli e le orecchie sono nascoste nella pelliccia, la quale è piuttosto folta e di colore bruno sul dorso, più chiara sulle parti inferiori. I denti, ben sviluppati e aguzzi, hanno uno smalto color rosso-bruno sulle punte e ciò costituisce una buona chiave di identificazione. Il toporagno frequenta boschi, campi con cespugli ove ci sia una vegetazione bassa e fitta, ma sembra preferire le località umide e paludose, dove raggiunge notevoli densità. Generalmente non si costruisce una tana bensì utilizza le gallerie e le tane di altri mammiferi. Le gallerie sono superficiali, ma molto lunghe nelle quali, all'interno, viene costruito il nido a forma di cupola. La dieta del toporagno consiste prevalentemente di insetti, vermi, ragni, molluschi, piccoli rettili. La preda, di qualsiasi dimensioni essa sia, viene trattenuta con le zampe anteriori, sbatacchiata e ridotta in pezzi coi denti aguzzi. Verso l'inizio della primavera si ha la stagione della riproduzione e i maschi marcano il territorio con secrezioni odorose, in modo da facilitare l'incontro con le femmine. La gravidanza dura circa tre settimane e i piccoli nascono tra maggio e agosto. Sono grandi come un cecio, ciechi e nudi e di numero varia da 5 a 10. La famiglia rimane unita per qualche tempo anche dopo lo svezzamento, quando la madre li porta fuori della tana, procedono caratteristicamente in fila indiana tenendo in bocca la coda di chi lo precede. Nel caso in cui il nutrimento scarseggi, sono allontanati perché possono arrivare ad attaccare e divorare la stessa madre. I giovani che superano l'inverno possono già accoppiarsi nell'estate successiva, dopodiché, verso l'inizio dell'autunno, muoiono: la durata della loro vita non supera quindi l'anno e mezzo.