Tolleranza: differenze tra le versioni

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[[File:Zoofilia.jpg|thumb|left|200px|Un chiaro esempio di tolleranza in epoca greca. Anche se crediamo che l'intolleranza sia pure ben accetta dagli animali.]]
 
Sin dai tempi antichi si è speculato sull'importanza della tolleranza; il concetto di '''tolleranza''' infatti è inteso come accettazione del diverso poiché parte del tutto (non si sa chi sia questo ''tutto'', ma se lo dicono i filosofi...) e che, sebbene ci stia tremendamente sui [[coglioni]], dobbiamo sopportare con un sorriso sulle labbra e con piena condiscendenza; invitarlo ai banchetti, trattarlo come un ospite, offrire a lui la propria moglie per una notte, porgergli la carta igienica durante un attacco di diarrea, sono graditi esempi di perfetta tolleranza verso chi non è normale come noi come: i cani, gli alieni o gli extra comunitari. Mirabile esempio di tolleranza da parte di un filosofo è riportato nel ''[[Simposio]]'' di [[Platone]], dove [[Socrate]] rivela ai convenuti di aver trombato per una lunga sera con ''Diotima'', una sacerdotessa [[ebreo|ebrea]], negra e per di più brutta come la fame. La stima in lui non poté che crescere e così, prendendo esempio dal suo gesto, cominciò a diffondersi la [[zoofilia]] per tutta la Grecia, in modo che anche gli animali potessero beneficiare di cotanta dilagante [[sesso|tolleranza]]. Il fatto poi che il buon Socrate fosse stato giustiziato con un sorso di [[cicuta]] perché andasse con le donnine nere, ebree e ogni tanto anche con le poveracce, non ha nulla a che vedere con la tolleranza. Fu solo un per motivi politici.<br />
Nella dottrina cristiana si fa largo la filosofia di [[Sant'Agostino]] in merito alla tolleranza. Agostino poneva al centro di tutto l'Amore Divino, mentre tutto intorno lo schifo. Preferibilmente a distanza. Ma non per qualcosa di male, bensì per aiutare il diverso dall'Amore Divino a rendersi conto di rappresentare lo schifo e aiutarlo pian piano a prendere coscienza dell'unica possibilità di raggiungere l'Amore Divino. Credere nell'Aldilà.<br />
Nell'Ottocento uno dei più grandi pensatori sulla tolleranza fu, senza ombra di dubbio, [[Friedrich Nietzsche]], il primo a sostenere che il modo migliore per tollerare l'altro sia ritenerlo morto. Un modo particolare per dimostrare il proprio affetto. [[Adolf Hitler]], ispirato da tali concetti di profonda tolleranza si inventò l'Olocausto, per dimostrare il proprio amore nei confronti di chi non apparteneva alla razza Ariana. Comprese le pecore Angora. Affinché negri, ebrei, zingari, omosessuali - egli preferiva definirli "gli altri" per farli sentire un insieme, tutti una cosa - si sentissero a loro agio fece erigere divertenti parchi a tema in cui "gli altri" potessero divertirsi e nel contempo rendersi utili per lo stato Ariano, facendone tante pratiche e pucciose saponette da bagno.<br />
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