Tito (imperatore): differenze tra le versioni

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{{Cit|I Giudei non finiscono più nei forni a legna, combattono, e picchiano anche duro|Vespasiano a Tito prima di lasciargli il comando.}}
[[Immagine:Nuova palestina.jpg|left|thumb|250px|La graduale penetrazione romana in Palestina (gli ebrei sono quelli verdi).]]
 
 
Vespasiano arriva in Palestina deciso a prendere i giudei per la barba e a puciarli nel ''garum'' (liquame di pesce e urina di topo dal sapore simile al percolato di una discarica che i romani usavano come noi usiamo il ketchup) per poi succhiarli durante il banchetto, e in effetti, a colpi di punto e croce disinfesta la Galilea dai ribelli. Senonché, circa nel 69 sempre dopo che Erode... a Roma Nerone è costretto a [[scappare col suo ragazzo]] e, prima che lo prendano a colpi di lira in faccia e gli diano fuoco, si fa pugnalare da questo in camporella (?). Sale al trono un vecchio idiota di nome Galba, il quale viene ammazzato senza pietà circa due giorni dopo e sostituito col giovane generale gay Otone, il quale, minacciato dal generale Vitellio di venire separato dal suo amico d'infanzia, preferisce buttarsi di pancia su un gladio conficcato nella terra e morire dissanguato lasciando il trono appunto a [[Vitellio]], detto il Tonnato, perché era appena tornato apposta dalla Germania. Ma il senato chiama in aiuto Vespasiano contro l'usurpatore, così che il Pater Cessae è costretto a lasciare il comando delle operazioni in Palestina, e una lista nera di una lunghezza impressionante, a Tito. Questo evento venne sempre ricordato dai giudei come “Il giorno della merda”.
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