Tito (imperatore): differenze tra le versioni

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Vespasiano, quello dei cessi, ancor prima di diventare imperatore era già così pieno di sé che pensò bene di chiamare suo figlio esattamente come lui, e, se non fosse stato fermato dal senato, avrebbe chiamato così anche l'altro figlio.
[[Immagine:battaglia.jpg|right|thumb|250px|La XXXXI legione conquista l'Isola di Man.]]
 
Tito nasce e cresce tra i legionari, coccolato dai soldati e palpeggiato dai cappellani militari, che difatti comincerà a odiare diventando ateo e cominciando a bestemmiare. Infatti fin da piccolo mostra le sue grandi doti di combattente e di leader creando in Britannia, all'età di cinque anni, la sua prima legione: la XXXXI Ajax, formata da bambini dai tre ai sei anni e da ausiliari ''batavi'' (olandesi) con la quale occupa l'Isola di Man e perseguita i figli dei tribuni ricchi rubando loro le caramelle al lardo. I Flavi sono infatti di origine contadina e anche da imperatori non riusciranno mai a levarsi di dosso quel caratteristico odore di letame.
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=== La conquista di Gerusalemme ===
[[Immagine:Intervento in Iraq.png|right|thumb|250px|Le macchine da guerra di Tito.]]
 
Grazie al giudeo-ex rivoltoso-traditore-infame-pezzo di merda-storico-adottato da Vespasiano [[Flavio Giuseppe]] o Giuseppe Flavio, a seconda della parte in cui stava al momento, Tito seppe dove andare a scopare e come fare per conquistare [[Gerusalemme]], dove i ribelli ancora vivi si erano rinchiusi. Era circa il 70 dopo, Tito fece portare dagli elefanti le macchine da guerra più pesanti che si fossero viste dai tempi di Sargon I di Sumeria e con queste cominciò a tirare giù uno per volta tutti i muri che aveva davanti. Dopo aver consuistato la fortezza - a quel punto i morti giudei erano già quattordicimila - occupò cubito a cubito la città bassa - altri ventiseimila morti - quindi, trovatosi all'improvviso di fronte al gigantesco muro del tempio, che da allora venne chiamato Muro del pianto, non si sa perché, tirò giù anche quello - tremila morti -entrò nello spiazzo del tempio - circa ottomilacinquecento morti - uccise senza nemmeno scendere da cavallo un paio di venditori ambulanti mauretani, tre meretrici siriane e duemilasettecento sacerdoti giudei, entrò nel tempio '''SACRILEGIO!''' a cavallo - millequattrocentocinquanta morti - chiese: “Perché questi diavolo di giudei non hanno messo neanche una cazzo di statua in questa cazzo di chiesa?”, e chiedendolo uccise l'ultimo sacerdote sadduceo, quindi si mise a correre col cavallo lungo le navate e le cappelle laterali, tagliando candele con la spada, pisciando negli angoli - pure il cavallo - e ammazzando gli ultimi quattromila ribelli annidati nei confessionali. Poi uscì e, prima di ordinare la distruzione del tempio tramite appiccamento di fuoco, disse ancora:
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“Beh, allora portate via i quadri.”
 
[[Immagine:Terremoto armenia.jpg|right|thumb|250px|Il Tempio di Gerusalemme dopo il passaggio di Tito.]]
 
Così i legionari depredarono il Tempio, lasciando solo più i muri. Ma non era finita, perché c'era ancora un'ultima resistenza nella città alta, che venne soffocata mentre Tito se ne usciva con un candelabro d'oro in una mano e l'Arca dell'Alleanza nell'altra - quarantaquattromila morti.
[[Immagine:IO.jpg|left|thumb|180px|Trofeo di guerra.]]
 
D lì a poco venne a trovarlo suo fratello Domiziano, e Tito, visto che era il suo compleanno, volle fare le cose in grande e come regalo gli offrì uno spettacolo all'anfiteatro di Cesarea - trecentocinquantamila giudei morti, dilaniati dai mastini napoletani.
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