Test di ammissione a Medicina e Chirurgia: differenze tra le versioni

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Il [[nonno]] è il candidato la cui data di nascita risale a un’altra epoca, il [[medioevo]] o giù di lì, il suo scopo non è certamente quello di passare il test, ma di farlo passare a qualcun altro (solitamente è parente di un erede), sfortunatamente dimentica sempre che nell’aula del test non è concessa l’installazione del telegrafo, né tantomeno l’uso dei piccioni viaggiatori. Si riconoscono facilmente per l’odore di colonia misto a formaldeide che si portano appresso e per i modi di fare da signore del cavolo.
Il [[nonno]] è il candidato la cui data di nascita risale a un’altra epoca, il [[medioevo]] o giù di lì, il suo scopo non è certamente quello di passare il test, ma di farlo passare a qualcun altro (solitamente è parente di un erede), sfortunatamente dimentica sempre che nell’aula del test non è concessa l’installazione del telegrafo, né tantomeno l’uso dei piccioni viaggiatori. Si riconoscono facilmente per l’odore di colonia misto a formaldeide che si portano appresso e per i modi di fare da signore del cavolo.


=== Il corsista Calvo ===
=== Il corsista ===
Il corsista calvo è il candidato che, pur di non studiare da solo, decide di privarsi di migliaia e migliaia di [[euro]] per seguire un corso esterno in cui gli insegneranno come superare il test ed eventualmente il significato della parola studiare. In cambio dello stipendio mensile dei genitori, i sedicenti professori di tali corsi insegnano ai corsisti infallibili trucchi metodi per passare il test, come fissare alternativamente sei puntini per una mezz’ora, in modo da aumentare la “velocità dello sguardo”, oppure consiglieranno di vestirsi tutti uguali durante il test per riconoscersi e aiutarsi, o bere tutti gatorade, o portare la polo bianca e i pantaloni blu. Grande è la saggezza e l’onestà di questi professoroni del Benga. I corsisti, diligenti, non vengono meno a tali alti insegnamenti, dato che insieme al portafoglio hanno dato via anche il cervello. Se passano il test, andranno in giro a far pubblicità gratuita dei corsi, esaltandone l’utilità (con quel che costano), se non lo passano cambieranno corso in modo da essere fregati di nuovo ma in modo diverso.
Il corsista è il candidato che, pur di non studiare da solo, decide di privarsi di migliaia e migliaia di [[euro]] per seguire un corso esterno in cui gli insegneranno come superare il test ed eventualmente il significato della parola studiare. In cambio dello stipendio mensile dei genitori, i sedicenti professori di tali corsi insegnano ai corsisti infallibili trucchi metodi per passare il test, come fissare alternativamente sei puntini per una mezz’ora, in modo da aumentare la “velocità dello sguardo”, oppure consiglieranno di vestirsi tutti uguali durante il test per riconoscersi e aiutarsi, o bere tutti gatorade, o portare la polo bianca e i pantaloni blu. Grande è la saggezza e l’onestà di questi professoroni del Benga. I corsisti, diligenti, non vengono meno a tali alti insegnamenti, dato che insieme al portafoglio hanno dato via anche il cervello. Se passano il test, andranno in giro a far pubblicità gratuita dei corsi, esaltandone l’utilità (con quel che costano), se non lo passano cambieranno corso in modo da essere fregati di nuovo ma in modo diverso.


''Dialogo tipico:''
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