Tesla (azienda): differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 26: Riga 26:
== Controversie ==
== Controversie ==
Nonostante il successo nelle vendite, Tesla è stata più volte oggetto di controversie da parte dell’opinione pubblica e non solo.
Nonostante il successo nelle vendite, Tesla è stata più volte oggetto di controversie da parte dell’opinione pubblica e non solo.
Prima di tutto, tra gli enti omologatori dei diversi paesi qualcuno azzardò l’ipotesi che un’auto che guida da sola potesse essere un rischio per la circolazione. L’azienda si difese dichiarando che comunque l’americano medio guida di merda e quindi anche un veicolo che gira come i tassisti di GTA avrebbe provocato meno incidenti. Tuttavia fu costretta a limitare l’azione dell’Autopilot sulle vetture destinate alle esportazioni, in particolar modo per quelle destinate al mercato italiano (se vi chiedete perché, guidate una mezz’oretta in centro a Napoli e avrete la risposta). <br><br>
Prima di tutto, tra gli enti omologatori dei diversi Paesi qualcuno azzardò l’ipotesi che un'auto che guida da sola potesse essere un rischio per la circolazione. L'azienda si difese dichiarando che, comunque, l'americano medio guida di merda e che, perciò, anche un veicolo che gira come i tassisti di GTA avrebbe provocato meno incidenti. Tuttavia fu costretta a limitare l'azione dell’autopilota sulle vetture destinate alle esportazioni, in particolar modo per quelle destinate al mercato italiano (se vi chiedete perché, guidate una mezz’oretta in centro a Napoli e avrete la risposta). <br><br>
Poi, qualcuno espresse un sottile dubbio sull’effettiva ecologia delle vetture Tesla, non tanto per via del consumo di energia, ma per il fatto che ognuna imbarca almeno 250 chili di batterie. In tutta risposta, sempre lo stesso tizio già citato più volte con una mossa astuta presentò il prototipo di un Tir alimentato a pile, al che gli ambientalisti ci rinunciarono e [[Greta Thunberg]] pronunciò la famosa frase: “ci ho ripensato, estinguiamoci”.<br><br>
Successivamente, qualcuno espresse un sottile dubbio sull’effettiva ecologia delle vetture Tesla, non tanto per via del consumo di energia, ma per il fatto che ognuna imbarchi almeno 250 chili di batterie. In tutta risposta, sempre lo stesso tizio già citato diverse volte con una mossa astuta presentò il prototipo di un autoarticolato alimentato a pile, al che gli ambientalisti rinunciarono e [[Greta Thunberg]] pronunciò la famosa frase: "ci ho ripensato, estinguiamoci".<br><br>
E fu così che un giorno il consiglio di amministrazione di Tesla decise per la costruzione della [[megaditta|Gigafactory]] a Berlino; tutto venne organizzato con cura: venne comperato il terreno, furono incaricate della costruzione le ditte etc., fino a che uno dei vecchietti che osservava attentamente il cantiere (come può essere più felice un pensionato quando a due passi da casa sua mettono giù un cantiere per costruire uno stabilimento che produce mezzo milione di macchine all’anno?) fece notare che l’area destinata all’edificazione degli impianti era una foresta. Sottolineiamo “era”. Le proteste degli ambientalisti (quelli che si erano arresi prima) non si fecero attendere, ma l’uomo-missile li mise a tacere, sostenendo che avrebbe piantumato tutti gli alberi tagliati da un’altra parte (quindi sicuramente [[fanculo|in qualche posto]] ha fatto piantare tre chilometri quadrati di bosco…). Alcuni attivisti per la lotta al cambiamento climatico sostennero che spostare una foresta e mettere giù qualche decina di tonnellate di [[cemento]] armato dov’era prima rimaneva antiecologico, ma i più, stavolta, si pisciarono addosso dalle risate. Per ripicca, siccome sul terreno vennero trovate alcune [[bombe]] della Seconda Guerra Mondiale inesplose per un totale di 85 chili di [[tritolo]], siccome toglierle una a una era scomodo utilizzarono un sistema molto tedesco, ovvero le fecero saltare in aria.
E fu così che un giorno il consiglio di amministrazione di Tesla decise per la costruzione della [[megaditta|Gigafactory]] a [[Berlino]]; tutto fu organizzato con cura: venne comperato il terreno, incaricate della costruzione le ditte ecc., fino a che uno dei vecchietti che osservava attentamente il cantiere (come può essere più felice un pensionato quando a due passi da casa sua mettono giù un cantiere per costruire uno stabilimento che produce mezzo milione di macchine all'anno?) fece notare che l’area destinata all'edificazione degli impianti fosse una foresta. Sottolineiamo "era". Le proteste degli ambientalisti (quelli che si erano arresi prima) non si fecero attendere, ma l’uomo-missile li mise a tacere, sostenendo che avrebbe piantumato tutti gli alberi tagliati da un'altra parte (quindi sicuramente [[fanculo|in qualche posto]] ha fatto piantare tre chilometri quadrati di bosco…). Alcuni attivisti per la lotta al cambiamento climatico sostennero che spostare una foresta e mettere giù qualche decina di tonnellate di [[cemento]] armato dov’era prima sarebbe rimasto antiecologico, ma i più, questa volta, si pisciarono addosso dalle risate. Per ripicca, siccome sul terreno vennero trovate alcune [[bombe]] della [[seconda guerra mondiale]] inesplose per un totale di 85 chili di [[tritolo]] e dato che toglierle una a una era scomodo, utilizzarono un sistema molto tedesco, ovvero le fecero saltare in aria.