Tappo del dentifricio: differenze tra le versioni
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Il tappo del dentifricio ha un gruppo di geni incastonati in un punto nascosto del suo DNA, così ben incastonati che neanche una pinta di olio di ricino riuscirebbe a sturarli, così ben nascosti sono tuttora gli ultimi concorrenti in gara in una partita di nascondino iniziata nel '17: sono i cosiddetti geni del ''buco del calo'', così chiamati perché si manifestano solo dopo aver calato la dose di dentifricio sulle setole dello spazzolino e solo in presenza di uno scarico idraulico. |
Il tappo del dentifricio ha un gruppo di geni incastonati in un punto nascosto del suo DNA, così ben incastonati che neanche una pinta di olio di ricino riuscirebbe a sturarli, così ben nascosti sono tuttora gli ultimi concorrenti in gara in una partita di nascondino iniziata nel '17: sono i cosiddetti geni del ''buco del calo'', così chiamati perché si manifestano solo dopo aver calato la dose di dentifricio sulle setole dello spazzolino e solo in presenza di uno scarico idraulico. |
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=== Manifestazione dei geni === |
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Questo gruppo di geni costituiscono di fatto un operone, che {{s|insieme alla otibia e all'ofemore sono le ossa principali delle ogambe}} è dunque in grado di operare se e quando le circostanze lo consentono: suddette circostanze, come già accennato e per motivi ancora oscuri, coincidono con il momento post-strizzata del tubetto: il tappo secerne delle sostanze mucillaginose attraverso la sua cuticola esterna in grado di portare il coefficiente di attrito pelle-pplastica biologica a valori prossimi allo zero. Quasi contemporaneamente un brivido di natura sinaptica scuote il corpo del tappo, facendolo liberare dalla morsa del suo avvitatore umano. A quel punto il gioco è fatto: il tappo del dentifricio, unto del suo stesso crisma, scivolerà verso lo scarico del lavandino morbido come una piuma e inafferrabile come |
Questo gruppo di geni costituiscono di fatto un operone, che {{s|insieme alla otibia e all'ofemore sono le ossa principali delle ogambe}} è dunque in grado di operare se e quando le circostanze lo consentono: suddette circostanze, come già accennato e per motivi ancora oscuri, coincidono con il momento post-strizzata del tubetto: il tappo secerne delle sostanze mucillaginose attraverso la sua cuticola esterna in grado di portare il coefficiente di attrito pelle-pplastica biologica a valori prossimi allo zero. Quasi contemporaneamente un brivido di natura sinaptica scuote il corpo del tappo, facendolo liberare dalla morsa del suo avvitatore umano. A quel punto il gioco è fatto: il tappo del dentifricio, unto del suo stesso crisma, scivolerà verso lo scarico del lavandino morbido come una piuma e inafferrabile come il pelo della barba di un giorno. |
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[[File:Lavandino senza scarico.JPG|thumb|left|270px|Nel secondo dopoguerra l'uomo trovò la forza di reagire alla malvagità del tappo del dentifricio, schierando un'efficacie controffensiva: il lavandino senza scarico. Beccati questo, piccolo figlio di puttana!]] |
[[File:Lavandino senza scarico.JPG|thumb|left|270px|Nel secondo dopoguerra l'uomo trovò la forza di reagire alla malvagità del tappo del dentifricio, schierando un'efficacie controffensiva: il lavandino senza scarico. Beccati questo, piccolo figlio di puttana!]] |
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== Ciclo biologico == |
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Un tappo del dentifricio vive mediamente 100-1000 anni e ne passa metà sui tubi del dentifricio a cazzeggiare, l'altra metà nel sifone dello scarico del lavandino. Nel suo periodo "in canna" avviene il miracolo della natura: il tappo del dentifricio si riproduce, sfornando tanti tappini del dentifricio, che passano un periodo molto variabile allo stato di crisalide assieme ai genitori. Suddetto periodo è molto variabile e termina quando un elemento della specie ''Homo sapiens'' var. "Idraulicus" non viene chiamato a smontare lo scarico del lavandino e svuotarlo del merdaio che c'è dentro, tra cui due o più generazioni di tappi del dentifricio. Molto intuibilmente, i tappi del dentifricio non vengono gettati via, altrimenti s'interromperebbe il ciclo vitale, ma sono destinati ai contenitori per la raccolta di tappi, di quelli che si trovano nelle farmacie e nelle scuole elementari. Ora: ci hanno fatto credere per secoli che quei tappi vanno per la realizzazione di opere umanitarie: la costruzione di una pompa nello Zimbabwe; l'estrazione della vaniglia dalle bovazze di vacca nel Giappone<ref>Non ridere, [http://webvillage.wordpress.com/2007/10/13/essenza-di-vaniglia-dalla-cacca-di-mucca/ è l'agghiacciante verità.]</ref>; la sintesi della bilirubina nel fegato... Tutte stronzate! Tutti i tappi (tutti, anche quelli di sughero e [[puffi|quelli blu]]) vengono sciacquati in acqua e limone e avvitati in nuovi tubi del dentifricio: il ciclo è completato. |
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== Note == |
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