Stupido grafomane che imbratta i muri con scritte inutili delle quali a nessuno frega un tubo ma che è lo stesso convinto dell'importanza del suo gesto: differenze tra le versioni

Gli imbrattamuri popolano le terre del nostro [[pianeta]] sin dalla sua comparsa. Le prime testimonianze riguardano vecchi graffiti nelle grotte, raffiguranti mammut che stritola e incorna allegramente qualche indifeso ominide, e gli antichi [[geroglifico|geroglifici]] e le [[barzelletta|barzellette]] scritte nella [[stele di Rosetta]].<br />Come qualunque (o quasi) aspetto dell'[[uomo]], anche l'arte dell'imbrattamuri ha subito numerose [[evoluzione|evoluzioni]]: in periodo [[impero Bizantino|bizantino]] si scriveva per indicare strade, pericoli e [[prostituta|mignotte]] lungo il percorso; durante il [[colonialismo]] le [[nave|navi]] europee erano solcate da miliardi di segni stanti a indicare il numero di giorni passati dal marinaio in mare durante il quale non ci si poteva [[sesso|svagare]] per mesi; nel [[Far West]] le scritte le facevano sulle pareti dei saloon i [[pistoleri|pistoleri]] a suon di piombo e rappresentavano il nome dell'ultima testa calda che aveva osato sfidarlo e che in quel momento era già in un solido [[bara|abito d'abete massiccio]]; l'avvento dell'era tecnologica porta nel mondo un'ondata di novità grazie all'avvento delle [[bomboletta spray|bombolette spray]] e delle sue scorie velenose: cominciano a comparire i primi, indelebili ''X ama Y'' e ''Y ama X... e P... e C... e Z... e Q...''; infine l'avvento del [[era moderna|moderno]], che nonostante le comodità, continua a preservare il fascino dell'antico e la resistenza dei detergenti.