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Lo stub è, storicamente, il tipico rumore che la testa di un uomo dai capelli rossi e lisci alto 1.74 [[metri]] produce sbattendo alla [[velocità]] di 25 km/h contro un muro di dimopilene atrofico.
Lo '''stub''' è, storicamente, il tipico rumore che la testa di un uomo dai capelli rossi e lisci alto 1.74 [[metri]] produce sbattendo alla [[velocità]] di 25 km/h contro un muro di dimopilene atrofico.

==Storia==
Parola censurata durante il [[medioevo]] per i suoi evidenti riferimenti osceni, fu riscoperta come parte del lessico latino dal noto politico ed ex-magistrato [[Antonio di Pietro]] durante l'esercizio dei suoi studii di [[filologia]].
Parola censurata durante il [[medioevo]] per i suoi evidenti riferimenti osceni, fu riscoperta come parte del lessico latino dal noto politico ed ex-magistrato [[Antonio di Pietro]] durante l'esercizio dei suoi studii di [[filologia]].
Ripresa nel lessico delle [[enciclopedie online]], sta ad indicare metaforicamente il rumore che la speranza dello [[studente]] produce quando, dopo aver intravisto un [[articolo]] che potrebbe risolvergli la ricerca commissionatagli un mese fa per l'indomani, cozza contro quattro righe in [[croce]] scritto dal primo incompetente che passa.
Ripresa nel lessico delle [[enciclopedie online]], sta ad indicare metaforicamente il rumore che la speranza dello [[studente]] produce quando, dopo aver intravisto un [[articolo]] che potrebbe risolvergli la ricerca commissionatagli un mese fa per l'indomani, cozza contro quattro righe in [[croce]] scritto dal primo incompetente che passa.

Versione delle 20:31, 1 mar 2006

Lo stub è, storicamente, il tipico rumore che la testa di un uomo dai capelli rossi e lisci alto 1.74 metri produce sbattendo alla velocità di 25 km/h contro un muro di dimopilene atrofico.

Storia

Parola censurata durante il medioevo per i suoi evidenti riferimenti osceni, fu riscoperta come parte del lessico latino dal noto politico ed ex-magistrato Antonio di Pietro durante l'esercizio dei suoi studii di filologia. Ripresa nel lessico delle enciclopedie online, sta ad indicare metaforicamente il rumore che la speranza dello studente produce quando, dopo aver intravisto un articolo che potrebbe risolvergli la ricerca commissionatagli un mese fa per l'indomani, cozza contro quattro righe in croce scritto dal primo incompetente che passa.