→Vita, morte e miracoli
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Dopo un'infanzia travagliata venne mandata dalla madre, che non poteva più permettersi di sfamarla in seguito a una grave crisi economica, a chiedere l'elemosina presso la radura delle betulle e successivamente, a causa degli scarsi risultati, al villaggio degli [[gnomi]]. Crebbe al chiosco di [[Tonio Cartonio]], ubriacandosi ogni giorno di [[Scivolizia]] con doppio verme. Dai maghi di corte e dalla strega Suprezia imparò a memoria le formule magiche di cui si serve ancora oggi per preparare il suo [[Minestregone]], sostanza nociva che provoca la continua fuoriuscita di fumo dal pentolone sito all'ingresso del suo [[antro]].
Ormai adolescente venne in contatto con il mondo della [[droga]], abbandonando progressivamente l'uso delle bibite squisite di Tonio, e a 14 anni si preparò da sola un cocktail di funghi allucinogeni
A sedici anni litigò con il padre adottivo-Kublai Khan perchè non era disposto a comprarle il nuovo [[Motorola]] e se ne andò dalla città proibita trovando lavoro come scuoiatrice di gatti per un noto ristorante di piazza Tien An Men.
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