Status symbol: differenze tra le versioni

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{{capitalismo}}
[[File:Soldi-igienici.jpg|right|thumb|250px|L'era del Rolex sul polsino è oramai tramontata, oggi gli status symbol sono altri.]]
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{{cit2|Fino a ventun anni mi sono fatto vestire e spogliare dal cameriere; il conte Lello Mascetti s'è fatto un viaggio di nozze di tre anni e mezzo con moglie e un [[orso]] di due metri al guinzaglio.|[[Amici miei]], [[1975]].}}
[[File:Soldi-igienici.jpg|right|thumb|250px|L'era del Rolex sul polsino è oramai tramontata, oggi gli status symbol sono altri.]]
 
Uno '''status symbol''' è un elemento caratteristico dell'aspetto e del comportamento (spesso l'acquisto di un oggetto di consumo costoso o raro) che tende a mostrare esteriormente che il possessore ha raggiunto un determinato status sociale, ossia un livello di ricchezza personale o di potere.<br /> Nel caso in cui l'individuo non possa effettivamente permettersi certi lussi, o che ostenti beni falsi, o pagati in 320 comode rate mensili, verrà etichettato probabilmente come "er caghetta"<ref>che l'ha fatta fuori del vasino, ossia che ha fatto il passo più lungo della gamba</ref>. È proprioinvece da questanella masnada didei depravati del finto lusso che alcuni esemplari assurgono a gloria eterna. Ci scoviamo infatti figure paradossali come la [[zingara]] con la borsa di [[Gucci]], la [[badante]] polacca con le scarpe di [[Prada]] e il [[negronero]] che mette a posto i carrelli del [[supermercato]] con la maglietta [[Dolce&Gabbana|D&G]], che probabilmente sta per "[[Gabon|Daje Gabon!]]".<br /> Poi ci sono quelli che ostentano una ricchezza che non hanno, solitamente il loro conto corrente è talmente in rosso che il direttore della banca ha emesso una taglia sulla loro testa. Ma la categoria migliore è quella dei "[[Ricco|veramente ricchi ma scemi]]", che acquistano cose assurde per una ostentazione fine a se stessa.
{{Dialogo2|Tizio 1|Mi sono comperato la [[SUV|Hummer 2 Hd]], 7000 e spicci di cilindrata. Pensa che ci puoi anche guadare un fiume!|Tizio 2|Ma tu non abiti nel centro storico di [[Siena]]?}}
 
== Storia ==
[[File:status symbol negli anni.jpg|left|thumb|430px]]
L'espressione ''status symbol'' è apparsa la prima volta nel [[1955]] ma è chiaro che il concetto, pur non avendo questo nome, esisteva già. I primi [[Homo sapiens sapiens|homo sapiens]] vestivano con pelli di animale per dimostrare la loro abilità nella [[caccia]], più pelli avevano addosso e più erano tenuti in considerazione dagli altri. Tuttavia venivano schifati dalle femmine, perché puzzavano come una carcassa di [[dromedario]] morto dopo una settimana di esposizione al [[sole]] del Sahara. Dal canto loro le donne andavano in giro nude, perché far vedere [[tette]] e [[culo]] è da sempre la strategia vincente per acchiappare i "pesci migliori".<br /> Le patrizie romane mostravano invece il loro alto rango girando in lettiga, il numero dei portantini faceva la differenza. La nobildonna Fulvia Domizia Scrausa, moglie del pretore di Tor Bella Monaca Camilio Aspro, andava in giro con dieci [[Mandingo|aitanti giovanotti di colore]], che non riuscivano però a sincronizzare i movimenti. Il risultato era che nella lettiga sembrava di stare sul [[tagadà]] e ci si doveva fermare ogni sei minuti per vomitare. Grazie a questo, Domizia Scrausa conservava una [[Anoressia|linea invidiabile]] che faceva schiattare di rabbia sua cugina Vespasia Pomponia, inoltre era [[Cosa avrà voluto dire?|sempre allegra e rilassata]].<br /> Nel [[Medioevo]] la posizione sociale era testimoniata dal castello, più era posto in alto e meglio era, questo perché il possedimento si estendeva (secondo legge normanna) fin dove si poteva spingere l'[[occhio]]. L'avido marchese Fumone da Passalacanna aveva eretto il suo maniero sulle pendici del Monte Rosa, a quota 4.554 metri. Per colpa della scarsa ossigenazione al cervello il nobile uscì di senno, tanto che durante una visita al vescovo di [[Cuneo]] gli saltò addosso chiamandolo "vecchia baldracca". L'ira dell'alto prelato non si fece attendere, se non non altro perché gli aveva strappato la sottoveste di organzino, Fumone fu accusato di aver infranto il ''privilegium canonis'', e finì per beccarsi una [[scomunica]] col riporto di due, firmata direttamente da [[Papa Gelasio II]].<br /> In [[Rinascimento|epoca rinascimentale]] lo sfarzo dei palazzi e delle ville toccò l'apice. Arazzi, quadri, statue e giardini con fontane, facevano bella mostra dello ''status sociale'' del proprietario. Avere dei [[Pavone|pavoni]] sul prato era molto chic, voliere con [[Falco|falchi]] ed [[Aquila|aquile]] ancora meglio, un'arena per il combattimento dei [[Licaone|licaoni]] il massimo. La dimora non doveva avere meno di venti stanze o eri considerato un pezzente. [[Luigi I d'Este]],
marchese di Scandiano e [[Da qualche altra parte|di altri due o tre posti]], costruì a [[Modena]] una villa di novantatre stanze. Nel tentativo di raggiungere il [[cesso|bagno]] a pianterreno, per un impellente bisogno notturno, si perse e il suo [[cadavere]] non venne mai trovato. Da allora la dimora è ritenuta infestata dagli spiriti, nelle notti di luna piena si ode distintamente il
rumore di uno scroscio d'acqua.
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=== Tempi moderni ===
[[File:Montezemolo e Agnelli.jpg|right|thumb|380px|Per poter dire di essere in cima, basta solo copiare lo stile di [[qualcuno]] o serve anche [[Lecchino|leccargli il culo]]?]]
Saltando a piè pari un paio di secoli di guerre, in cui l'unico statu symbol era rappresentato dalle medaglie che avevi sulla divisa da parata<ref>gli ufficiali</ref>, e dalle stampelle per aver perso una gamba<ref>i soldati semplici</ref>, arriviamo al periodo del [[boom economico]]. Negli [[anni '50]] e [[Anni 1960|'60]] si affermarono le dinastie industriali, gente operosa decisa a ricostruire il tessuto sociale ed economico del proprio paese, e [[ManualiNonbooks:Diventare schifosamente ricchi|diventare schifosamente ricchi]]. Tra loro vale la pena citare [[John Davison Rockefeller|Rockefeller]], [[Aristotele Onassis|Onassis]] e il nostro [[Gianni Agnelli|Agnelli]]. Con loro il concetto di status symbol ricalca più o meno il vecchio modello, espresso dal possedere un grattacielo, un panfilo lussuoso o una squadra di calcio, ma vengono introdotti elementi nuovi e personali, come il caratteristico Rolex sul polsino dell'Avvocato. È chiaro che [[chiunque]] può imitarlo, magari con un Rolex falso e una camicia sintetica, ma c'è una bella differenza tra possedere una [[Fiat Ritmo]] e tutta la [[FIAT]]. Infatti, intervistato da un [[giornalista]] che gli chiedeva proprio di quel suo ornamento stilistico, Agnelli sentenziava:
{{cit2|CeVto caVo, tutti possono imitaVmi... ma io so io, e voi non siete un cazzo!|Gianni Agnelli, [[1964]].}}
 
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== Campionario da fiera ==
[[File:asiatica con iphone e africana con ak47.jpg|left|thumb|320px|Paese che vai, status symbol che trovi.<br /> Vuoi mettere un [[iPhone]] con un [[AK-47]]?]]
[[File:statusBriatore symbolcon arabiGregoraci e cubanitizio con prostituta.jpg|right|thumb|320px|DueUn modi di ostentare ricchezza: l'arabotizio che girasfoggia conuna un corteo digiovane [[Bisarca|bisarchemoglie]] perchée nonuno siche separaostenta maiuna dalle suegiovane [[Automobile|autotroia]];. ilLo [[pappone]]sposato cubanoè conquello unaa serie<del>dest</del> disinistra... accessorialmeno checredo fanno(poi moriremi d'invidiainformo [[Lady Gaga]]meglio).]]
 
[[File:Briatore con Gregoraci e tizio con prostituta.jpg|center|thumb|320px|Un tizio che sfoggia una giovane [[moglie]] e uno che ostenta una giovane [[troia]]. Lo sposato è quello a {{s|dest}} sinistra... almeno credo (poi mi informo meglio).]]
[[File:status symbol arabi e cubani.jpg|center|thumb|400px|Due modi di ostentare ricchezza: l'arabo che gira con un corteo di [[Bisarca|bisarche]] perché non si separa mai dalle sue [[Automobile|auto]]; il [[pappone]] cubano con una serie di accessori che farebbero morire d'invidia [[Lady Gaga]].]]
 
 
== Aspetti psicologici ==
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== Note ==
 
{{Legginote}}
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[[Categoria:Oggetti inutili]]
[[Categoria:Categoria:Cose di cui non si sentiva affatto il bisogno]]