Giorgio Tosatti: differenze tra le versioni

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Dopo la parentesi come giocatore di poker tornò alla Rai. In seguito a un breve periodo dove venne usato come fermacarte, Giorgio ottenne il riconoscimento di una poltrona e una scrivania tutta per lui, dove svolgeva TUTTE le sue attività. Divenne coppia fissa con [[Paola Ferrari]], con la quale scoppiò una vorticosa e passionale storia d'amore. Al termine della trasmissione Tosatti veniva riposto irrimediabilmente, con correlati la poltrona e la scrivania, nel ripostiglio delle scope, e lasciato lì fino all'inizio di una nuova puntata di 90° Minuto. Nell'ultima gionata del campionato venne sgamato dalla Ferrari mentre la tradiva con una scopa, così venne lasciato a marcire nello sgabuzzino per il resto dei suoi giorni. Il Sacchetto tentò la fuga, ma non riuscì ad alzare il culo dalla sedia e crepò di stenti. Da qui la nota legganda che recita: ''«Si narra che, Tosatti Giorgio detto Busta o Sacchetta, classe '37, nato a [[Torino]], morto a Torino, venisse lasciato al termine di [[Domenica In]] nello sgabuzzino insieme alle scope, e venisse liberato la domenica succesiva da Mara Venier»''.
 
Da fonti misteriose si è rinvenuto che Giorgio sia la rimbustazione di un legionario che aveva tirato le cuoia in Dacia. Infatti in onore a sto due di coppe era stato costruito un busto in marmo sopra la colonna di un tempio. Il busto era resistito alle intemperie dell'antica [[Roma]], ma la colonna dorica era stata corrosa dalla pioggia e il busto era frantumato miseramente al suolo rotolando giù dalle scale del tempio. Dopo aver scacciato i mercanti si sbaffò tutti i pani e i pesci moltiplicati inobesizzandosi. Non vegetò a lungo in questo stato perchè Traiano sacrificò il vitello grasso, quindi lui. Il banchetto si protrasse per lustri, ne godettero perfino Teodorico re dei Goti al tempo del sacco di Roma, Constantine, Dio Cleziano, quei baghini dei Papi corrotti, la ciociara [[Sofia Loren]] ed er pupone de Roma Totti. Prima di reincarnarsi nel busto che tutti conosciamo e che ha lasciato le penne, si incarnò nel totem in onore a Ciccio Toro Seduto, diventando in pratica un pezzo di legno corroso dai tarli. Notare la somiglianza con l' odierno Giorgio. In effetti da piccolo il povero Giorgio veniva chiamato dagli amici ciccio toro seduto piochè si rantolava nel fango come una scrofa immonda fagocitante di lardo tracotante di merda di vacca putrefatta incrostata di piaghe nello sterco di un maiale arrostito nella bocca di Mangiafuoco.
 
[[Categoria:Personaggi televisivi]][[Categoria:Calcio]]
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