De bello gallico: differenze tra le versioni

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Altro punto di forza dell'esercito italico erano gli armamenti. Ad ogni legionario il governo centrale forniva una maglietta leggera e un paio di braghette di cuoio;[[File:Formazione_Roma.png|left|thumb|250px|La tipica formazione dell'[[esercito romano]], la testuggine a due punte.]] solamente dopo la riforma di [[Gaio Mario]] vennero aggiunti, al modico prezzo di 99 euro [[IVA]] inclusa, gli optional qui sotto elencati:
* Vestiti rinforzati in stecche di cuoio disegnati per l'occasione da stilisti italiani, rigorosamente [[gay]], e direttamente cuciti su misura.
* Sandali di [[Prada]], resistenti a [[millemila]]un migliaio di migliose miglia di marcia. Ogni 400 miglia il legionario invertiva il sandalo destro col sinistro in modo da consumarli uniformemente sui bordi, più suscettibili a usura durante le curve.
* Un ''pilum'', arma lunga da lancio, utile anche per grattarsi la schiena, laddove non si arrivava con il semplice utilizzo delle mani. Ogni soldato personalizzava il proprio con frasi incise sul manico indirizzate al nemico del tipo: "''Spero ti entri in un occhio"'', "''Là dove non batte il sol''" e "''Spese sanitarie a carico del destinatario"''
* Una ''daga'', una spada più corta delle altre e poco ingombrante, ma ben affilata e bilanciata. Secondo gli scritti di Cesare, questa spada veniva spesso riposta ''"in vagina"'', anche se non possiamo garantire la traduzione visto che, per colpa di tagli al personale, ci siam dovuti avvalere degli studenti di prima del [[liceo scientifico]] qua a fianco per la traduzione.
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