Cavalieri dello Zodiaco - Episode G (visualizza wikitesto)
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La storia è una successione di scontri tra Titani e Cavalieri, che segue approssimativamente questo schema:
# Un inutile [[Gigante]]
# Davanti al Cavaliere appare il Titano, che anziché dire ''"Ora ti apro il culo siccome farei con una succulenta [[albicocca]]"'', esclama: ''"Gli uomini devono piegarsi al destino scelto dagli dèi"''.
# Il Cavaliere, anziché piagnucolare ''"Ti prego, risparmiami, o Tu che puoi aprirmi il culo come una succulenta albicocca!"'', risponde ''"Dinanzi a dèi come voi, gli uomini hanno diritto di ribellarsi e scegliere il proprio destino"''.
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== Personaggi ==
;Aiolia: Il protagonista. È la vittima preferita delle torture dei Titani in quanto, benché forte come una barzelletta, non crolla <u>mai</u>: anche con diciassei fratture multiple, uno pneumotorace, uno shock emorragico in corso, il [[diabete]]
;Iperione: Un Titano risvegliatosi da un sonno durato eoni per pestare Aiolia. Si distingue dagli altri titani in quanto maneggia una spada.
;Aldebaran: Anche noto come [[Rat-man|Cinzia]], la lucciola della quinta strada. Ama tutti i suoi amici cavalieri, e davanti a loro sfoggia sempre con orgoglio il suo "grande corno"...
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== Interpretazione sociologica ==
Secondo il professor [[Guido Vespa]] dell'[[Università]] di Milano sul Tevere, dietro quest'opera apparentemente leggera e d'intrattenimento si celerebbe una sofisticata metafora della visione marxista di lotta di classe nell'epoca preindustriale. I Titani sarebbero infatti i nobili decaduti, mentre i Cavalieri rappresenterebbero la [[borghesia]] in ascesa. Non a caso i primi indossano sobrie
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