Laura Boldrini: differenze tra le versioni

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==Battaglie politiche==
 
La Boldrina è una presidenta coraggiosa e nella sua esperienza politica non ha mai avuto paura di esporsi per difendere le minoranze più discriminate e per correggere le desinenze più sessiste. Durante la sua carriera la presidenta ha supportato le cause di fondamentalisti islamici, [[omosessuali]], necrofili, pusher nigeriani, [[femministe]], obese con le ossa grandi, antifa, [[vegani]] e cantanti del primo Maggio. La presidenta tiene moltissimo ai diritti delle donne, combattere il [[femminicidio]] e promuovere la parità dei sessi è una delle sue battaglie più grandi e per farlo ha deciso di affidarsi al parere di esperti dei diritti umani provenienti da paesi liberali e fautori delle pari opportunità come [[Siria]], [[Senegal]], [[Nigeria]], Somalia, [[Arabia Saudita]] e [[Calabria]]. Sempre con indosso un burka arcobaleno e con in mano un [[Corano]] gay-friendly è stata la prima presidenta della camera a recarsi al [[Gay Pride]] dove ha promosso il suo nuovo libro “Anche al Mullah piace la fava”, dove spiega la sua teoria sulla convivenza possibile fra [[Islam]] e [[gender]].
 
==Opere e pubblicazioni==
 
*La Mia Battaglia: conosciuto anche in Germania come “Mein Kampf” e in Russia come “Il manifesto del partito comunista”, è un’autobiografia in cui la presidenta ci spiega di come l’Islam e le Pussy Riot siano la via principale per ottenere l’emancipazione del proletariato e la dignità dei lavoratori
 
*Il Corano: con prefazione di Cristiano Malgioglio, è una rilettura in chiave femminista e progressista del celebre classico della letteratura saudita, dove Maometto è un profugo che sbarca nella penisola araba e si serve del sesso minorile e della lapidazione come via per l’integrazIone
 
==Note==
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