Shutter Island: differenze tra le versioni

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===Il faro===
[[File:JurassicPark.jpg|thumb|left|250px|Leonardo di Caprio nei panni di uno degli alter-ego creati da Laeddis durante il suo soggiorno sull’isola.]]
Emblema salvifico della verità, il faro rimane l’ossessione di Daniels: Vi giunge dopo una rinfrescante nuotata e lì decide di chiedere una canna all’unica guardia posta a difesa del fulcro di tutta la struttura ospedaliera, poiché le sigarette dell’isola si rivelano essere tutte [[Malboro]] Light. Quella minaccia Laeddis… ehm, Daniels di far censurare il film da [[Giovanardi]], ma viene sopraffatta.<br>Teddy risale il faro convinto di trovare Chuck in mezzo ad una tavola apparecchiata, insaporito con zenzero e spezi varie, ma ad aspettarlo c’è solo Cawley, il quale prima tenta senza successo di sfruttare il suo stato confusionale per approfittarsi di lui, poi gli rivela la verità.<br>Il sessantasettesimo paziente dell’ospedale è proprio Edward Daniels, e Daniels è Andrew Laeddis, ma del resto solo un vero psicopatico o un pessimo detective non si sarebbe potuto accorgere dell’anagramma. Si trova ad Ashecliff da due anni, ossia dal giorno in cui la moglie, stanca di essere considerata una figa di legno buona a nulla, decise di accompagnare i figli in piscina con l’auto, dimenticando però l’utilità di frenare in prossimità della destinazione. Laeddis, già abbastanza scoglionato di suo, dopo una serie di weekend bruciati in straordinari per colpa di quella menata della [[Seconda Guerra Mondiale]], reagì come suo solito, in modo assolutamente posato e comprensivo.<br>
Tutta la vicenda si rivela essere un [[cosplay]] finalizzato a svelare la realtà fanciullesca creata da Laeddis per dimenticare il suo crimine, la quale crolla definitivamente all’entrata in scena di Chuck, che altri non è che il suo pusher di fiducia.
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