Sandra Nasic: differenze tra le versioni

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{{Dialogo|Push, guardandomi e ridendo di nuovo|Ode|Io|Ode?|Push|Ode. Era mezz’ora ch’eravate lì dentro|Io|Io e Ode?|Push|Tu e Ode, dio, non l’hai ancora capito?|Io|E che cosa facevamo?|Push, fumando e ridendo|Scopato|Io, fissandolo e ridendo quasi|Io e Ode abbiamo scopato?|Push|Lui dice di sì|Io|E dov’è adesso?}}
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{{Dialogo|Push|Boh, sarà ancora alla festa, con Rum|Io|Ma chi mi ha portato indietro?|Push|Noi|Io|Anche Ode?|Push|No, io e Rum. Poi Rum è tornato indietro|Io|Allora sei stato tu a mettermi il pigiama?|Push|Hm. Ti dispiace? Volevi che te lo infilasse Ode?}}
{{Dialogo|Push|Boh, sarà ancora alla festa, con Rum|Io|Ma chi mi ha portato indietro?|Push|Noi|Io|Anche Ode?|Push|No, io e Rum. Poi Rum è tornato indietro|Io|Allora sei stato tu a mettermi il pigiama?|Push|Hm. Ti dispiace? Volevi che te lo infilasse Ode?}}
{{Dialogo|Io, guardandomi addosso, senza ricordare niente|Posso venire sul tuo letto?|Push, con la sigaretta in bocca, battendo con una mano sul materasso|Vieni|Io, seduta sul suo letto|Mi stai prendendo per il culo. Non è vero che abbiamo scopato|Push|Te l’ho detto, l’ha detto lui|Io, guardandolo ridere|Fammi fumare|Push|Ma se non fumi|Io|Vaffanculo, passami ’sta sigaretta}}
{{Dialogo|Io, guardandomi addosso, senza ricordare niente|Posso venire sul tuo letto?|Push, con la sigaretta in bocca, battendo con una mano sul materasso|Vieni|Io, seduta sul suo letto|Mi stai prendendo per il culo. Non è vero che abbiamo scopato|Push|Te l’ho detto, l’ha detto lui|Io, guardandolo ridere|Fammi fumare|Push|No, ti fa male|Io|Vaffanculo, passami ’sta sigaretta}}
{{Dialogo|Push|Ma se non fumi|Io|Ho deciso di iniziare|Push, guardandom strano|Ma allora è vero|Io|Cosa?|Push|Che avete scopato|Io|Rivaffanculo. Me la dai o no?!|Push|Allora?|Io, dopo aver dato un tiro e avergliela ripassata|Allora cosa?|Push|Non ti ricordi proprio niente?|Io|A parte che mi girava la testa, no. Ma di sicuro non abbiamo scopato}}
“Hm” m’ha fatto. “
{{Dialogo|Push|Ah ah!|Io|Gli piacerebbe|Io, guardandolo|A te piacerebbe?|Push|Cosa?|Io|Scoparmi|Push, cercando di ridere|Ah ah!|Io|Non sai cosa dire?|Push|Boh}}
Mi sono guardata addosso: me l’aveva messo bene; non so, è la prima co-sa che ho pensato; ma di tutto il resto davvero non ricordavo niente. Allora ho guardato di nuovo lui, sdraiato sotto le coperte.
{{Dialogo|Io|Scopiamo?|Push, guardandomi con una faccia d scemo, tanto che ho riso|’Cazzo ridi?|Io|Hai fatto una faccia… sembrava|Push, seriamente, schiacciando nervoso la sigaretta nel posacenere|Scopiamo?|Io, guardandolo fisso per un secondo|Ma sei scemo?}}
“gli ho fatto. M’ha guardato, con la sigaretta in bocca, e ha battuto con una mano sul materasso. Allora mi sono alzata e mi sono andata a sedere vicino a lui.
“.”
L’ho guardato, lui ha riso.
“.”
“No. Ti fa male.”
“.”
“Ma se non fumi.”
“Ho deciso di iniziare.”
Mi ha guardata strano. “Ma allora è vero.”
“Cosa?”
“Che avete scopato.”
“Rivaffanculo. Me la dai o no?!”
Me l’ha passata, ridendo, e ho dato un tiro, poi un altro, poi gliel’ho ri-passata. Mi faceva troppo schifo.
“Allora?” mi ha chiesto.
“Allora cosa?”
“Non ti ricordi proprio niente?”
“A parte che mi girava la testa, no. Ma di sicuro non abbiamo scopato.”
Rideva.
“Gli piacerebbe” ho detto poi.
L’ho guardato, per vedere che reazione aveva, ma non aveva reazioni.
“A te piacerebbe?” gli ho chiesto allora.
“Cosa?”
“Scoparmi.”
Ha cercato di ridere ancora, ma non gli è venuto granché bene.
“Non sai cosa dire?”
“Boh.”
Ha finito la sigaretta, poi l’ha schiacciata nervoso nel posacenere.
“Scopiamo?” gli ho fatto.
Mi ha guardata con una faccia da scemo, e mi è venuto da ridere.
“’Cazzo ridi?”
“Hai fatto una faccia… sembrava…”
“Scopiamo?” ha detto serio.
L’ho guardato fisso per un secondo.
“Ma sei scemo?”







Versione delle 18:31, 13 nov 2009

Template:Incostruzione Sandra “Sonder” Nasic è l'unica donna in grado di cantare e pensare con le palle nello stesso momento.

Questo dicono di lei le tre scimmie di guano che le suonano attorno e le girano sopra (o il contrario?) quando vorrebbero invece che cantasse e pensasse con l'utero, come una normale singer che si rispetti. Ma “Sonder” non si fa impietosire e gli dice che sono solo delle scimmie ammaestrate, anzi del semplice guano, e continua a cantare come Rod Stewart e a ragionare come Tudjman.

Le Scimmie di guano

A diciotto anni, come tutte le ragazze di origine croata che vivono in Germania, si iscrive a scienze politiche, ma alla festa di fine semestre invece di sbronzarsi e basta si sbronza e incomincia a vomitare frasi incomprensibili in croato nei microfoni dell'aula magna. Viene allora notata da un suo compagno di corso, Tudjman appunto, che va a chiamare i tre gorilla della sicurezza (Henning Rumina, Stefan Ode, Dennis Pushwatt) perché la portino via. Ma questi, impressionati dalla potenza della sua voce e dalla quantità di prosecco e succhi gastrici riversati sulla cattedra, decidono invece di approfittare dell'occasione e di lei, trasformandola in una iena. Fallito l'approccio soft, decidono allora di convincerla almeno a cantare, con loro. Sandra, ancora annebbiata, dice di sì, e nascono così le Scimmie di guano: “scimmie” Rumina, Ode e Pushwatt e “guano” il vomito dove le loro facce sono finite.

È il 1994. Da allora Sonder sarà la scimmia che se la canta e gli altri tre quella che non sente, quella che non vede e quella che non parla, per non rischiare di dire idiozie.

Lords of the boards!

Forse non tutti sanno che l'ispirazione per “Lords of the boards” arrivò alle Scimmie di guano dopo un weekend passato in montagna, precisamente a Kitzbühel in Austria, dove li costrinsero, sotto minaccia di dire ad Haider che erano quattro clandestini tedeschi, a pubblicizzare i mondiali di snowboard e una marca di birra locale: la Urbock etichetta nera.

Rumina, Ode e Pushwatt dissero poi che quello era stato un tremendo weekend di sesso dove Sandra, dopo una festa, aveva infine ceduto a uno di loro, Ode. Ma la versione di lei era leggermente diversa, tanto che ce l'ha riportata.

- Io, la mattina dopo, nel mio letto: “Cosa c’è da ridere?”
- Push: “Non ti ricordi niente?”
- Io: “No, perché? Cos’ho fatto?”
- Push, ridendo ancora: “Ti abbiamo dovuto tirare fuori da quello sgabuzzino e portarti via, prima che gli vomitassi sugli sci”
- Io: “E cosa ci facevo nello sgabuzzino?”
- Push: “Che ne so. Eri imboscata lì dentro”
- Io: “Ma da sola?”
- Push: “Quando ti siamo venuti a prendere sì, ma prima c’era qualcun altro”
- Io: “Chi?”
- Push, guardandomi e ridendo di nuovo: “Ode”
- Io: “Ode?”
- Push: “Ode. Era mezz’ora ch’eravate lì dentro”
- Io: “Io e Ode?”
- Push: “Tu e Ode, dio, non l’hai ancora capito?”
- Io: “E che cosa facevamo?”
- Push, fumando e ridendo: “Scopato”
- Io, fissandolo e ridendo quasi: “Io e Ode abbiamo scopato?”
- Push: “Lui dice di sì”
- Io: “E dov’è adesso?”
- Push: “Boh, sarà ancora alla festa, con Rum”
- Io: “Ma chi mi ha portato indietro?”
- Push: “Noi”
- Io: “Anche Ode?”
- Push: “No, io e Rum. Poi Rum è tornato indietro”
- Io: “Allora sei stato tu a mettermi il pigiama?”
- Push: “Hm. Ti dispiace? Volevi che te lo infilasse Ode?”
- Io, guardandomi addosso, senza ricordare niente: “Posso venire sul tuo letto?”
- Push, con la sigaretta in bocca, battendo con una mano sul materasso: “Vieni”
- Io, seduta sul suo letto: “Mi stai prendendo per il culo. Non è vero che abbiamo scopato”
- Push: “Te l’ho detto, l’ha detto lui”
- Io, guardandolo ridere: “Fammi fumare”
- Push: “No, ti fa male”
- Io: “Vaffanculo, passami ’sta sigaretta”
- Push: “Ma se non fumi”
- Io: “Ho deciso di iniziare”
- Push, guardandom strano: “Ma allora è vero”
- Io: “Cosa?”
- Push: “Che avete scopato”
- Io: “Rivaffanculo. Me la dai o no?!”
- Push: “Allora?”
- Io, dopo aver dato un tiro e avergliela ripassata: “Allora cosa?”
- Push: “Non ti ricordi proprio niente?”
- Io: “A parte che mi girava la testa, no. Ma di sicuro non abbiamo scopato”
- Push: “Ah ah!”
- Io: “Gli piacerebbe”
- Io, guardandolo: “A te piacerebbe?”
- Push: “Cosa?”
- Io: “Scoparmi”
- Push, cercando di ridere: “Ah ah!”
- Io: “Non sai cosa dire?”
- Push: “Boh”
- Io: “Scopiamo?”
- Push, guardandomi con una faccia d scemo, tanto che ho riso: “’Cazzo ridi?”
- Io: “Hai fatto una faccia… sembrava”
- Push, seriamente, schiacciando nervoso la sigaretta nel posacenere: “Scopiamo?”
- Io, guardandolo fisso per un secondo: “Ma sei scemo?”