San Procopio: differenze tra le versioni

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{{cit|Nel nome del padre, della madre, del figlio, della terna, della quaterna e... TANA PER S.PIETRO!|Padre Procopio su [[nascondino]].}}
==S.Procopio==
Asceta, filosofo, insigne latinista, vissuto intorno all'anno 1000. Di Lui si conoscono le [[Cacata|Meditazioni]], un trattato sulla filosofia della purificazione, ed una litania in cui vengono enumerati circa 4.000.000 di Santi cristiani suoi contemporanei. S.Procopio viene studiato dalla Patristica in quanto considerato uno dei Padri della Chiesa.
 
{{cit|Redimiti figlio, redimiti ora prima che il Signore ti fucili!|Padre Procopio a peccatore indicando un signore tra la folla.}}
==Vita di S.Procopio ==
 
 
 
'''San Procopio''' (San è il nome, Procopio è il cognome) fu un abate [[tedesco]] venerato nella [[Russia]] nordoccidentale in maniera del tutto accidentale. Il suo nome deriva dai suoi genitori e significa "San Procopio".<br />
Asceta, filosofo, e insigne latinista, San Procopio è vissuto intorno all'[[anno]] 1000. Di Luilui ci sisono conosconorimaste le [[Cacata|sue ben note ''Meditazioni]] sulla tazza in attesa di vincere la stitichezza'', un trattato''Trattato sulla filosofia della purificazione'', ede una litania in cui vengono enumerati circa 4.000.000 di Santisanti cristiani suoi contemporanei. Stra cui San Pellegrino, protettore del [[chinotto]]. San Procopio viene studiato dalla Patristicapatristica in quanto considerato uno dei Padripadri (e talvolta una delle madri) della [[Chiesa]]. Nella tradizione iconografica è rappresentato con un sarago in mano, un pesce che amava moltissimo.
[[File:Thumbnail2.jpg|thumb|220px|Un ritratto di san Procopio del [[1312]], l'epoca in cui predicava ai turchi.]]
 
==S. Vita di san Procopio ==
Nacque a Sottopurchiano, nel feudo di Pollena Trocchia, nel napoletano, e fu battezzato col nome di:
 
Aristide Andrea Alfio Calogero Gastone Giuseppe Giovanni Astolfo Luigi Roderigo Annunziato Carlo Giulio Servillo Maria Sostenuto Graziadeo Socrate Ambrogio Paolo Vincenzo Caio Elio Antonio Pietro Catiello Gabriele Fortunato Diego Salvatore Aniello Platone Ludovico Nicola Elia Berardo Giorgio Ermenegildo Leonardo Napoleone Michele Diogene Alcino Vinicio Federico Aiace Silvio Celeste Marco Luca Goffredo Francesco Massimo Amalio Protagora Fausto Beniamino Mafaldo Isaia Armando Augusto Taddeo Oliviero Marcello Attilio Joel Matteo Omero Emilio Giacomo Cesare Ottavio Acacio Giulio Bernardo Gennaro Aldo Custodio Samuele Luciano Ulisse Alfonso Bartolomeo Olivio Zebedeo Enrico Errico Sperandeo Achille Carmelo Ernesto Raffaele Geremia Rosolino Alfredo Ottaviano Ermanno Procolo Venceslao Palmiro Lupano Luvino Lusalamo ecc................e, finalmente, '''Procopio''' dei Conti di Pollena.
 
Il prete che lo battezzò svenne per apnea nel dire tutti i suoi nomi.
 
Per la verità il padre aveva scelto solo il nome Procopio, fece una croce sul calendario, in corrispondenza di un' altro precedente S.san Procopio, e disse al servo: "''vai dal prete e fagli leggere questo!''"; il prete capì invece che il Conte voleva tutti i nomi del Calendariocalendario e li copiò tutti sul registro di battesimo. Ci vollero 2 giorni per completare il battesimo e centoquarantaquattro pagine aggiuntive per il certificato di nascita. DopodichèDopodiché il Conteconte di Pollena proibì che nel suo feudo si festeggiassero gli onomastici. Più tardi, quando il frate riceverà le stimmate sotto le ascelle si darà il nome di "San", lasciando Procopio come cognome.
 
 
Com'era nella tradizione del suo casato, Procopio fu destinato alle arti militari sotto il comando del Sommacoglia, che difendeva il Papatopapato contro l'Imperoimpero. Riportò gravi ferite, tra cui, per un'asciata (colpo d'ascia) ricevuta in combattimento, l'amputazione in toto di pene e testicoli e dell'alluce del piede sinistro. Fu allora che, còlto da crisi mistica, decise di votarsi alla castità ede alla predicazione. Si fece frate, indossò saio e cilicio e si ritirò sulla scogliera di Mergellina, Napoli, per meditare e pregare (e pescare qualche sarago per la cena), Predicò ai pescatori sulle paranze di passaggio, che commentavano i suoi insegnamenti a fischi e pernacchie.
 
== L'apostolato di S.San Procopio ==
La fama della sua santità, la sua vita ascetica, nutrendosi di soli saraghi (lì non si pescava altro), e le sue predicazioni gli valsero il riconoscimento dell'autorità ecclesiastica che lo ordinò Diacono e lo inviò in Terrasanta per convertire i Mussulmani.
 
Fu fatto prigioniero dai Giannizzeri del Vice-Califfovicecaliffo di Jaffa, Allah Ben Dur, e rimase sei mesi in carcere, dove ai prigionieri si dava da mangiare solo saraghi. Il Califfocaliffo, solitamente, faceva castrare i predicatori cristiani e tale sorte sarebbe toccata anche a S.san Procopio, ma il boia non trovò nulla da tagliare. Allora S.san Procopio predicò al Califfocaliffo e lo convertì a mangiare solo saraghi, che non erano vietati dal Corano, e fu liberato.
==Le tentazioni si S.Procopio==
S.Procopio, però, dovette tornare a piedi attraverso il deserto fino al mare. Si associò ad una carovana di Beduini che trasportavano mercanzie per i porti dela Libano e che, tutte le notti, si davano a canti forsennati suonando [[cornamusa|cornamuse]] e [[ruttofono|ruttofoni]]. Il capo della carovana, commosso dalla discrezione di S.Procopio, che mangiava pochissimo (solo saraghi essiccati), gli offrì le sue mogli, che lo tentarono in ogni modo con le loro arti erotiche, danzando nude, mostrandosi senza pudore, ma senza risultato; pensò che S.Procopio preferisse gli uomini, e gli offrì gli schiavi numidi, che gli mostrarono i loro "attrezzi", ma anche stavolta a vuoto. Allora il capo carovana disse che Procopio era un Santo, capace di resistere ad ogni tentazione, e lo portarono in spalla per tutti i 6000 kilometri di deserto; la notte, però, facevano ancorpiù casino per festeggiare l'onore di portare un santo con loro. Quando finì il viaggio, S.Procopio si addormentò sulla riva del mare per tre mesi.
 
==Vita Le tentazioni di S.San Procopio ==
==Il miracolo della melanzana==
S. Procopio, però, dovette tornare a piedi attraverso il deserto fino al mare. Si associò ada una carovana di Beduini che trasportavano mercanzie per i porti dela Libano e che, tutte le notti, si davano a canti forsennati suonando [[cornamusa|cornamuse]] e [[ruttofono|ruttofoni]]. Il capo della carovana, commosso dalla discrezione di S.San Procopio, che mangiava pochissimo (solo saraghi essiccati), gli offrì le sue mogli, che lo tentarono in ogni modo con le loro arti erotiche, danzando nude, mostrandosi senza pudore, ma senza risultato; pensò che S.san Procopio preferisse gli uomini, e gli offrì gli schiavi numidi, che gli mostrarono i loro notevoli "attrezzi", ma anche stavolta a vuoto. Allora il capo carovana disse che Procopio era un Santosanto, capace di resistere ada ogni tentazione, e lo portarono in spalla per tutti i 6000 kilometrichilometri di deserto; la notte, però, facevano ancorpiùancor più casino per festeggiare l'onore di portare un santo con loro. Quando finì il viaggio, S.San Procopio si addormentò sulla riva del mare per tre mesi, turandosi le orecchie col gesso; da allora, prima di addormentarsi, si turava le orecchie col gesso e aveva sempre le orecchie ingessate.
S.Procopio tornò in Italia, che era in preda ad una grave crisi agricola; le melanzane, che erano la più importante produzione, furono raccolte mosce e flaccide, tanto che non si potevano neppure tagliare. Allora S.Procopio, dopo una notte di preghiera, ordinò che gli si portassero melanzane e [[Ricchione|ricchioni]] e mise questi ultimi al lavoro: miracolo ! le melanzane, manipolate dai ricchioni riprendevano forma, consistenza, durezza, ed il raccolto fu salvo. I contadini fecero una grande festa per S.Procopio, con una cena di 500 diverse portate , ma tutte a base di sarago.
 
== Il miracolo della melanzana ==
==S.Procopio predica ai turchi==
S.San Procopio tornò in [[Italia]], che era in preda ada una grave crisi agricola; le melanzane, che erano la più importante produzione, furono raccolte mosce e flaccide, tanto che non si potevano neppure tagliare. Allora S.san Procopio, dopo una notte di preghiera, ordinò che gli si portassero melanzane e [[Ricchione|ricchioni]] e mise questi ultimi al lavoro: miracolo ! leLe melanzane, manipolate dai ricchioni riprendevano forma, consistenza, durezza, ede il raccolto fu salvo. I contadini fecero una grande festa per S.San Procopio, con una cena di 500 diverse portate , ma tutte a base di sarago.
Papa Callisto XII, avendo avuto sollievo dai suoi calli grazie ad un medico arabo, tentò nuovamente di convertire i mussulmani, ed inviò tre missionari col compito di predicare agli infedeli: Prosdocimo, Procopio e Pancrazio. Purtroppo Prosdocimo era balbuziente e faceva ridere i turchi, Pancrazio era effeminato e li faceva ridere ancora di più, quindi toccò a S.Procopio predicare. Le ''Croniche'' di S.Pancrazio riportano brani di queste predicazioni molto interessanti:
 
==S. San Procopio predica ai turchi ==
''...e foste voi, figli di mignottone e paraculi, a fregarmi l'orologio nella casbah? Ora Dio dice di non rubare, e voi, non soltanto siete for'''m'''icatori e non vi vergognate di penetrare animali così piccoli, non soltanto puzzate più dei vostri cammelli, ma pure ladri!! un giorno sarete davanti al giudizio di Dio, che è pure incazzatto perchè lo chianate Allah, come se fosse una caramella al latte, ed allora vedremo se non vi faccio sputare fuori l'orologio!!''
[[File:Uomo impiccato.jpg|thumb|left|220px|Un immagine del santissimo durante un tentato omicidio di ignoti infedeli. Più tardi si scoprirà ch'egli era narcolettico.]]Papa Callisto XII, avendo avuto sollievo dai suoi calli grazie ada un medico arabo, tentò nuovamente di convertire i mussulmani, ede inviò tre missionari col compito di predicare agli infedeli: Prosdocimo, Procopio e Pancrazio. Purtroppo Prosdocimo era balbuziente e faceva ridere i turchi, Pancrazio era effeminato e li faceva ridere ancora di più, quindi toccò a S.san Procopio predicare. Le ''Croniche'' di S.san Pancrazio riportano brani di queste predicazioni molto interessanti:
 
{{citazione|''...e foste voi, figli di mignottonemignotte e paraculi, a fregarmi l'orologio nella casbah? Ora Dio dice di non rubare, e voi, non soltanto siete for'''m'''icatori e non vi vergognatevergognaste di penetrarepenetrar animali così piccoli, non soltanto puzzate più dei vostridelli cammelli vostri, ma pure ladri!! un giorno sarete davanti al giudizio di Dio, che è pure incazzattoincazzato perchègiacché lo chianatechiamate Allah, come semanco fosse una caramella al latte, ede allora vedremo se non vi faccio sputare fuori l'orologio!!''}}
Più oltre S.Pancrazio riporta la confutazione di S.Procopio contro il precetto mussulmano di astenersi dal mangiare carne di maiale:
 
Più oltre S.san Pancrazio riporta la confutazione di S.san Procopio contro il precetto mussulmano di astenersi dal mangiare carne di maiale:
'' ..o pezzi di stronzi! ditemi come farete l'amatriciana senza il guanciale di Ariccia! ..e ci pensate al salame? froci come siete dovreste ricercarlo!!''
 
{{citazione|'' ..o pezzi di stronzi! ditemiorsù dite come farete l'amatriciana senza il guanciale di Ariccia! ..e ci pensate al salame? froci come siete dovreste ricercarlovoi desiderarlo!!''}}
 
e contro il precetto di non bere alcool:
 
{{citazione|''..e infine io vi dico cheinvero, quelfigliuoli Maomettomiei vie hadi coglionato!mignotta Luiignota sisconosciuta, facevache arrivarequel birraMaometto evi wiskycoglionò! dall'Irlandacon ela sigrappa facevaegli uncerimoniava e di martini con l'olivaolive prima disi pranzosfondava!''}}
 
e contro la poligamia:
 
{{citazione|''..ma lo vedete infin che sietefoste proprio dei grullicoglioni? maMa come? quattroQuattro mogli ede un solo sol assegno familiare !?! eE poi '''quattro suocere''' sulle palle!!''}}
 
== Il miracolo della fonte ==
Passando per la contrada di Quagliachiatta S.San Procopio vide molte donne comcon secchi e brocche in mano che si disperavano perchèperché la fonte si era essiccata e non avevano acqua. Le donne bestemmiavano, se la prendevano con ''quel cornuto del Vescovo'' che diceva che questa era la volontà di Dio, con la pioggia che mancava, con S.san Giuseppe, ecc. Vedendo tanta devozione S.san Procopio si commosse, si avvicnòavvicinò alla fonte ede ordinò il sienziosilenzio assoluto. Allora il Santosanto, ricorrendo ai suoi poteri, cominciò a stimolare la fonte facendo ''pissi pissi'' con la voce; poi si interruppe e, guardando il cielo, disse: '''se mi fai fare un'altra figura di merda, mi faccio mussulmano!''' e riprese il ''pissi pissi'' finchèfinché dalla fonte cominciò a scendere un rivolo d'acqua e poi un getto. L'unico problema del miracolo fu che quell'acqua sapeva stranamente di urina. In ricordo del miracolo, gli abitanti di Quagliachiatta costruirono grandi vasche per l'allevamento dei saraghi.
 
== Il miracolo della salsiccia ==
Durante uno dei suoi peregrinaggi, nei pressi della contrada di Cervasciutta nel Foggiano, il buon Procopio inciampò sopra la ruota di un carro spezzandosi un ginocchio e cinque rosari ch'egli era solito intrecciare per fustigare i peccatori, così che cacciò urlando il suo verbo presso il carro cui l'aveva persa, trascinandosi sui gomiti in segno di profonda umiltà:
 
{{citazione|''VE POSSINO STACCA' LE FALANGI A MOZZICHI, FIGLI DI ZOCC' CHE NON FOSTE ALTRO, TOGLIETE DAL CA' 'STA RUOTA PRIMA CHE SALGA SU E VI BENEDICA A TESTATE SULLE ANCHE!''}}
 
Ma egli infine si calmò, assistette allo sconforto dei presenti e trovando botti ricolme di saraghi li prese in mano, li spezzò, celebrò messa, si riconciliò coi suoi fratelli dopo aver <s>rubato</s> preso loro qualche offerta e si fece spiegare: la figlia del carovaniere c'aveva li diavoli n'corp, necessitava perciò d'un esorcismo. Si risistemò la rotula a colpi di cilicio e dunque si alzò riponendo la ruota sull'asse dopo aver sollevato il carro con un cric, ma senza chiodo vide che essa inesorabilmente cadeva. Dunque pose le mani sul capo della ragazza, poi sulle tette e rivoltò gli occhi annunciando:
 
{{citazione|''..DIAVOLI USCITE! USCITE DIAVOLI! USCITE CON LE MANI ALZATE, C'È LA POLIZIA QUI DI FUORI!''}}
 
I diavoli si fecero strada dalle prospere mammelle della ragazza, ma entrarono in quelle della madre, donna brutta ch'era una bestemmia per chiunque ogni volta ch'ella sorrideva. Avendo comunque privato del cibo i poveri viaggiatori suoi fratelli, decise quindi di prendere l'ascia del carovaniere che avea per difendersi dai malcapitati e iniziò a colpir sulle gengive la vecchia, facendo attenzione a non rovinarne gli intestini con i quali ne insaccò la carne e, infine, egli scese giù dal mezzo e diede fuoco alla ruota con l'intervento del Signore, così che i due carovanieri rimasti scoprirono il fuoco e il nostro santo celò il segreto della ruota ancora per qualche tempo. Messa sulla brace i pezzi della donna, egli li porse ai suoi fratelli denutriti, li guardò e si voltò, scappando a perdifiato lungo la via col ginocchio malandato.
In onore del santo i supersisti fecero un carro fatto di saraghi e le ossa della morta con il quale investirono accidentalmente il santo qualche ora dopo, che dovette ripetere il miracolo usando però stavolta il padre poiché la figlia era altresì bona.
 
== L'erocaeroica morte di S.san Procopio ==
Un turpe feudatario, il Conteconte di Sadica, brutto come il peccato e che somigliava a un sarago essiccato, obbligava i contadini a portargli la migliore frutta e, se non era di suo gradimento, gliela faceva conficcare nel culo. I poveracci si ritrovavano così ada essere "caricati" da dietro di interi panieri di olive, mele, cetrioli, uva, fichi, fichi d'india, ecc. S.Procopio volle sfidare quest'uomo malvagio e gli si presentò innanzi con una gigantesca anguria....
 
San Procopio volle sfidare quest'uomo malvagio e gli si presentò innanzi con una gigantesca '''anguria'''.
 
== La resurrezione e la seconda morte ==
Dopo esser stato seppellito nel cimitero di Valpetecchia in provincia di Norcia, numerosi fedeli accorrerono per lavare le spoglie del povero San e per baciarne i piedi essendo affetti da feticismo come tutti i bravi fedeli, indi per cui il sepolto venne disotterrato e adagiato sopra un tavolo di pietra. Numerose furono le offerte alle spoglie affinché navigasse lungo lo Stige in sicurezza (poiché essi oltre a essergli fedeli, erano pure porci ignoranti): oboli sugli occhi, lanterne a carbone, saraghi in salamoia, sindoni fatte col sudore del suo volto e scafisti imbalsamati vennero adagiati nel suo sepolcro prima che ivi fosse rimesso il suo corpo, ma fu così che avvenne il miracolo. Il santo s'alzò, si scrocchiò il collo, la schiena, si pettinò la lunga chioma con la lisca di un sarago, si annusò l'alito facendo la mano a conca, fece 200 miglia in corsa venendo fotografato da tutti gli autovelox da Cesena a Abbate Marina e si riadagiò sul tavolo annunziando il suo ritorno alla vita:
 
{{citazione|'' ..o ignobili [[merda|merdacce]], lasciatemi riposare, ch'io non son degno di risorgere come il [[Gesù|Signore]]! su m'aspettano per la Canasta domenicale, calate la fune!''}}
==Il miracolo della fonte==
Passando per la contrada di Quagliachiatta S. Procopio vide molte donne com secchi e brocche in mano che si disperavano perchè la fonte si era essiccata e non avevano acqua. Le donne bestemmiavano, se la prendevano con ''quel cornuto del Vescovo'' che diceva che questa era la volontà di Dio, con la pioggia che mancava, con S.Giuseppe, ecc. Vedendo tanta devozione S.Procopio si commosse, si avvicnò alla fonte ed ordinò il sienzio assoluto. Allora il Santo, ricorrendo ai suoi poteri, cominciò a stimolare la fonte facendo ''pissi pissi'' con la voce; poi si interruppe e, guardando il cielo, disse: '''se mi fai fare un'altra figura di merda, mi faccio mussulmano!''' e riprese il ''pissi pissi'' finchè dalla fonte cominciò a scendere un rivolo d'acqua e poi un getto. L'unico problema del miracolo fu che quell'acqua sapeva stranamente di urina.
 
Fu così che il sommo santo venne di nuovo sotterrato tra le lacrime dei fedeli, che in segno di devozione e di imperterrito rispetto fondarono nei pressi della sua tomba un casinò in cui si giocava esclusivamente alla Canasta e si servivano snack di Sarago, in seguito conosciuti e apprezzati dagli [[Inuit]] per la loro duttilità nella costruzione degli igloo.
==L'eroca morte di S.Procopio==
{{Portali|Chiesa Cattolica}}
Un turpe feudatario, il Conte di Sadica, obbligava i contadini a portargli la migliore frutta e, se non era di suo gradimento, gliela faceva conficcare nel culo. I poveracci si ritrovavano così ad essere "caricati" da dietro di interi panieri di olive, mele, cetrioli, uva, fichi, fichi d'india, ecc. S.Procopio volle sfidare quest'uomo malvagio e gli si presentò innanzi con una gigantesca anguria....
[[Categoria:Santoni]]
[[Categoria:Chiesa cattolica]]
[[Categoria:Santi]]