San Francesco d'Assisi: differenze tra le versioni

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==Vita, morte e miracoli==
puzza de culo!
===Infanzia===
Il santo nacque nel lontano [[1181]] dal padre Pietro Bernardone dei Moriconi, detto Pietro Bernardone dei Moriconi, e dalle madre Pica Bourlemont, detta Pica ''"l’amica"'' Bourlemont, un normalissimo [[Giovedì]] lavorativo in quel di Assisi. Il Signore fu sempre molto buono con lui, infatti non ebbe la [[sfiga]] di nascere in una mangiatoia circondato da animali puzzolenti, ma in una clinica privata grazie ai soldoni che il papi era riuscito a ricavare rivendendo quella grossa [[pepita]] d’[[oro]] che aveva trovato nel [[Klondike]]. Ma questa è un’altra [[storia]].<br /> In un primo momento sua madre lo fece battezzare col nome di Gianni, dal nome del [[vigile]] che aveva evitato di farle la [[multa]] per eccesso di velocità e linguaggio e comportamento osceno in luogo pubblico a causa delle dolorose contrazioni che avevano afflitto Pica poco prima del [[parto]], ma il padre non ne fu tanto convinto e lo chiamò Marinella, come la sua pepita d’oro. Poi s’accorse che era maschio e lo chiamò Francesco, come [[Francesco Totti]], un luminare dell’epoca. Quindi, in pratica il suo nome completo sarebbe '''Gianni Marinella Francesco''' cosa che all’epoca non suscitò alcuna ilarità, perché era d’uso tra i nobili avere almeno un nome da femmina, ma oggi potremmo liberamente prenderlo per il [[culo]] se non fosse che la pratica è sopravvissuta.<br /> Come abbiamo ben capito, al giovane non mancò mai nulla, ed in effetti chi glielo fece fare di abbandonare tutti i suoi averi? Quel simpatico burlone di [[Dio]], che quando non era in giro a procreare buffi [[messia]] o fare miracoli come aprire in due i mari, si divertiva a sconvolgere le menti labili. Della gioventù del ''sa-sa-sa- prova prova- santo'' sappiamo ben poco, tranne che era dedito agli ischerzi e ai giuochi della sua età, come togliere i francobolli dalle lettere, attraversare col rosso ma sulle [[strisce pedonali]], mettere i calzini al contrario e svariate altre birbonate. In più il padre, spesso e volentieri, lo costringeva ad aiutarlo alla sua bottega di maniglie, che ai tempi andavano di [[moda]], dove Francesco passava ore a scaccolarsi o a seguire le ultime puntate di ''[[Sentieri]]'': da non dimenticare che il giovin figliuolo frequentò per molto tempo un corso di linguaggio degli animali, dove, attraverso la famosa ''Nella vecchia fattoria'', imparò che il maiale fa ''Oink'', il cane fa ''bau'', l’asino ''Ih oh'', e il [[coccodrillo]]… Purtroppo quando lo spiegarono era assente.

===La guerra===
{{dialogo|Assisi|Ehi, io mi ricordo di te! Ti ho dato delle frittelle affinché mi verniciassi la staccionata e non l’hai mai fatto!|Perugia|Quelle frittelle facevano schifo!|Assisi|Dipingimi la staccionata!|Perugia|Costringimi!}}

Più o meno questo il motivo del conflitto tra le due città che nel 1202 le portò a scontrarsi e a dare finalmente un senso alle loro truppe, da anni avvolte nel cellophane e mai utilizzate. In questo sanguinoso scontro parteciparono tutti, ma proprio tutti, dagli spaventapasseri ai giovani nobili nullafacenti come Francesco che non ebbe nemmeno il tempo di collaudare il suo spadino contro un [[abete]], scambiato suo malgrado per un nemico, che incappò in una trappola per conigli, venne zittito con una capocciata e rinchiuso in carcere. {{citnec|L’esperienza della guerra e della prigionia}} lo sconvolsero a tal punto da fargli prendere un’importante decisione: avrebbe gestito un allevamento di renne in [[Lapponia]]. Ma i giorni passavano e nessuno sembrava ricordarsi di lui, rinchiuso e costretto a dividere la cella con un ovino, che aveva osato brucare l’[[erba]] del [[vicino]] che è sempre la più verde, ma una volta finita la [[guerra]], ovvero circa un anno dopo, il buon padre si ricordò del suo figliolo e, pagato il riscatto, lo trascinò dalle orecchie sgridandolo di non provare a sparire mai più per tanto tempo né di nascondersi in luoghi come le carceri ché tanto lo avrebbe trovato lo stesso: come punizione gli tolse la paghetta e l’abbonamento alle partite della [[Juve]].


a noi ci puzza i clo
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