Salvatore Aronica: differenze tra le versioni

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== Carriera ==
== Carriera ==
L'esordio di Aronica è datato [[20 gennaio]] [[1978]], quando con un calcio sfondò le pareti uterine della [[madre]]. Già a due anni ne vengono intuite le grandi qualità, dalla [[mafia]], che lo acquista e lo usa al posto dei [[dobermann]]. In un solo [[anno]] passa da vice dobermann a vice [[machete]]. A cinque anni raggiunge il massimo della sua bravura facendo un palleggio, picco che mai più raggiungerà nel corso della carriera. Trascorre le giovanili al Bagheria, dove viene impiegato come bandierina destra. Gioca poche volte titolare e in una partito, dopo una scivolata finita male, uccide sei persone. Per sfuggire alla polizia passa quindi alla [[Juventus]]. A [[Torino]] si mette in evidenza con un pennarello verde comprato alla [[Coop]]. L'allenatore lo nota e lo usa come [[lampadina]] a costo zero per illuminare i bagni. Oltre al ruolo di lume, nel quale è titolare inamovibile, viene impiegato dal comune come sostituto della [[dinamite]] e della [[gru]] per vari lavori nella città. Il [[15 febbraio]] [[1998]], a 20 (18 + 2 o 23 - 3) anni, dopo l'infortunio del [[difensore]] titolare, del sostituto e del [[barboncino]] affetto da [[aerofagia]] dell'allenatore, gioca la sua prima partita nella Juventus. Sarà uno dei giorni più belli della vita di tutti i venditori di [[protesi]] ortopediche torinesi. Dopo tre anni Aronica saluta la Juventus, con grande tristezza di [[Becchino|becchini]] e [[Medico|medici]]. Nel [[luglio]] [[1998]] passa alla [[Reggina]], ma dopo appena due partite chiede di essere trasferito in C1, per non farsi rompere le palle dagli arbitri, pressoché inesistenti in quella categoria: sarà un periodo meraviglioso, lo stesso Aronica ha dichiarato alla stampa qualche mese fa:
L'esordio di Aronica è datato [[20 gennaio]] [[1978]], quando con un calcio sfondò le pareti uterine della [[madre]]. Già a due anni ne vengono intuite le grandi qualità, dalla [[mafia]], che lo acquista e lo usa al posto dei [[dobermann]]. In un solo [[anno]] passa da vice dobermann a vice [[machete]]. A cinque anni raggiunge il massimo della sua bravura facendo un palleggio, picco che mai più raggiungerà nel corso della carriera. Trascorre le giovanili al Bagheria, dove viene impiegato come bandierina destra. Gioca poche volte titolare e in una partita, dopo una scivolata finita male, uccide sei persone. Per sfuggire alla polizia passa quindi alla [[Juventus]]. A [[Torino]] si mette in evidenza con un pennarello verde comprato alla [[Coop]]. L'allenatore lo nota e lo usa come [[lampadina]] a costo zero per illuminare i bagni. Oltre al ruolo di lume, nel quale è titolare inamovibile, viene impiegato dal comune come sostituto della [[dinamite]] e della [[gru]] per vari lavori nella città. Il [[15 febbraio]] [[1998]], a 20 (18 + 2 o 23 - 3) anni, dopo l'infortunio del [[difensore]] titolare, del sostituto e del [[barboncino]] affetto da [[aerofagia]] dell'allenatore, gioca la sua prima partita nella Juventus. Sarà uno dei giorni più belli della vita di tutti i venditori di [[protesi]] ortopediche torinesi. Dopo tre anni Aronica saluta la Juventus, con grande tristezza di [[Becchino|becchini]] e [[Medico|medici]]. Nel [[luglio]] [[1998]] passa alla [[Reggina]], ma dopo appena due partite chiede di essere trasferito in C1, per non farsi rompere le palle dagli arbitri, pressoché inesistenti in quella categoria: sarà un periodo meraviglioso, lo stesso Aronica ha dichiarato alla stampa qualche mese fa:
[[File:Pantaleo Corvino.jpg|right|thumb|300px|Pantaleo Corvino dopo aver scoperto di aver acquistato Aronica.]]
[[File:Pantaleo Corvino.jpg|right|thumb|300px|Pantaleo Corvino dopo aver scoperto di aver acquistato Aronica.]]
{{Quote|{{Dimensione|120%|Era un periodo bellissimo: rompevo gambe, malleoli, e nessuno mi diceva niente. Spesso organizzavo dei [[barbecue]] direttamente sul campo, quando eravamo in vantaggio di sei morti a zero.}}}}
{{Quote|{{Dimensione|120%|Era un periodo bellissimo: rompevo gambe, malleoli, e nessuno mi diceva niente. Spesso organizzavo dei [[barbecue]] direttamente sul campo, quando eravamo in vantaggio di sei morti a zero.}}}}