Rosa Russo Iervolino: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Riga 9:
=== L'infanzia e l'adolescenza ===
{{NonNotizieLink|Alta tensione a Napoli}}
Figlia del mago Russo, clone napoletano del [[mago Zurlì]], e della fata turchina, Rosanasce Russodi sesso maschile Jervolinoed è anche sorella di [[Calimero]] e di Letizia Moratti che però, essendo di poco più piccola e di poco più bella, viene ben presto mandata a Milano e interrompe i contaticontatti con la famiglia.
RosaLa nascesua a Napoli inè una famiglia molto nota e agiata ma che per modestia e religiosità vive in un cassonetto dell'immondizia. Il padre battezza il neonato Sfilatino e alleveràlo Rosettaalleva in una mangiatoia colma di rifiuti ove leiun topo le amputa gli organi genitali maschili e la trasforma in donna. Inizia negli stessi iniziamesi a nutrirsi mostrando predilezioni per tozzi di pane raffermo che divora con tanta e tale avidità da meritarsi il nomignolo di Rosetta che poi diventa il suo nome.
All'emissione dei suoi primi vagiti, in tempo di guerra, scatena il panico tra i vicini che la scambiano per una sirena antiaerea e pertanto - onde non generare continuo panico tra la popolazione - i genitori decidono di mandarlaabbandonarla sule Vesuviodarla ovein vieneadozione allevataal daprofessor AmeliaJervolino, laun fattucchieramaestro cheelementare ammalia,incolto lache qualeè letitolare trasmettedi tutti i suoi poteri e uno straordinarioun fascinoistituto che, sinregala da bambinadiplomi, la rendono una delle più procaci bellezze partenopee, seconda solo a Tina Picapagandoli. L'infanzia sulAvendo Vesuvioriportato ègravi perlesioni leiai triste e segnata da grande povertàtimpani, tanto che, dopo aver mangiatoanche il corvoprofessor Gennarino,Jervolino si nutre ingoiando pulcini vivi che continuano a pigolare dallo stomaco mentre lei parla. Sin da piccola, dopo che li ha digeriti, Rosetta emette un [[rutto]]decide di tale potenza da far crollare lemandarla stradevia di Napolicasa (e difattila nespedisce crollanosul unVesuvio paioove alnon giorno),darà mentrefastidio ila [[23 novembre]] del [[1980]], per festeggiare un terno al lotto, consuma una lauta cena in un [[ristorante]] dell'Irpinia e, dopo il consueto rutto, provoca un potente terremotonessuno.
Abbandonata in lacrime sul vulcano, determina con i suoi pianti disperati l'ultima eruzione del 1944, a seguito della quale viene allevata da Amelia, la fattucchiera che ammalia, la quale le trasmette tutti i suoi poteri e uno straordinario fascino che, sin da bambina, la rendono una delle più procaci bellezze partenopee, seconda solo a Tina Pica. L'infanzia sul Vesuvio è per lei triste e segnata da grande povertà, tanto che, dopo aver mangiato il corvo Gennarino, si nutre ingoiando pulcini vivi che continuano a pigolare dallo stomaco mentre lei parla. Sin da piccola, dopo che li ha digeriti, Rosetta emette un [[rutto]] di tale potenza da far crollare le strade di Napoli (e difatti ne crollano un paio al giorno), mentre il [[23 novembre]] del [[1980]], per festeggiare un terno al lotto, consuma una lauta cena in un [[ristorante]] dell'Irpinia e, dopo il consueto rutto, provoca un potente terremoto.
 
Giovanissima, inizia a studiare [[canto]] al Conservatorio di Napoli sotto la guida del maestro Stecca che le presenta i [[Cugini di Campagna]]. Con loro interpreta da solista la celebre canzone "Anima Mia", ma interrompe la sua carriera musicale poiché non ha capelli tanto folti da poter competere con gli altri membri del gruppo. Inoltre, dopo la morte del fratello Calimero, viene chiamata dalla ditta di destersividetersivi Ava per doppiarlo in alcuni popolari [[pubblicità|spot]].
 
=== L'entrata in Politica ===