Roberto Vecchioni: differenze tra le versioni

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== Carriera soporifera ==
 
Si laurea in [[Lettere]], nonostante qualche difficoltà a imparare le [[vocali]], con una tesi dal titolo ''La morale cristiana applicata a Fratel Coniglietto''. Per festeggiare raduna amici, parenti e le sue sette mogli e dà il via a una pantagruelica mangiata di [[Capasanta|capesante]]. Durante la notte, passata sulla tazza del cesso tra sforzi inumani e miasmi ributtanti, Vecchioni soddisfa la sua voglia di paternità e partorisce i [[Barbapapà]].<br />[[File:Vecchioni con i cavalieri dell'Apocalisse.jpg|thumb|300px|La venuta dei quattro cavalieri dell'Apocalisse: Guerra, Carestia, Pestilenza e [[Noia]].]]Per mantenere la famiglia si lancia nella carriera di cantautore, abbandonando seppur a malincuore l'attività di estetista per corrispondenza.
 
Attingendo a piene mani da un bagaglio culturale vastissimo, che spazia dai miti greci ai romanzi di [[Melissa P.]], dalle [[chanson de geste]] alle inserzioni porche nei bagni delle stazioni, e grazie ad arrangiamenti accattivanti quanto [[Camilla Parker Bowles]] in [[guêpière]] Vecchioni riesce nel suo dichiarato intento: annichilire gli ascoltatori rendendoli consapevoli della propria [[ignoranza]].<br />Nel [[1977]] scrive ''Samarcanda'', la storia di un soldato che si reca in capo al mondo pur di non passare l'ultimo dell'anno a casa della [[suocera]]. È il suo più grande successo ma anche la sua condanna, perché da allora in poi il pubblico gli chiede solo quella canzone. Indispettito da questa situazione, Vecchioni sfoga il suo disagio interiore picchiando con una [[stampante]] [[Enzo Tortora]], reo di avergli chiesto di cantare ''Samarcanda'', durante una memorabile puntata di [[Portobello]].
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