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== Trama ==
 
...ma non hanno fatto i conti con ██████████████████<ref>onosciutoConosciuto anche con lo pseudonimo di [[Prison Break|Michael Scofield]] o Eroe Senzanome</ref>, che trovandosi per [[fancazzismo|qualche ragione]] con lo status di clandestino a bordo del vascello Porcatrota assieme all'inquisitore, finisce con il naufragare proprio sulla ridente Faranga. Forse per via del capo rasato e della pelle poco abbronzata non incorre nel linciaggio, anzi viene accolto calorosamente...da un membro dalla criminalità organizzata locale. Nel frattempo le forze dell'ordine al servizio dell'inquisitore, che ha effettuato un colpo di stato in tempo record, sono a caccia di clandestini sbattendo chiunque venga sorpreso fuori dalle mura cittadine in un monastero Shaolin. In un modo o nell'altro Eroe Senzanome entra nel vulcano dove una civiltà di [[Rettiliani|lucertole umanoidi]] è a guardia di una mitica creatura la cui presenza impedisce alle tempeste di inghiottire l'isola. Ma la salvaguardia di Faranga entra in conflitto con il desiderio dell'inquisitore di cavalcare un titano del fuoco invierendo verbalmente contro i passanti, decide quindi di liberarlo. Ma Eroe Senzanome, intossicato dalle esalazioni vulcaniche, si anima di altruismo decidendo di salvare quello sputo di isola fottendosene completamente dell'alternativa offerta dall'inquisitore di usare il titano per difendere il resto del mondo. L'inquisitore, guarda con sufficenza il protagonista mentre esplicita le proprie motivazioni, sottolineando la sua immaturità nel voler proteggere ad ogni cosa quello [[Ripetizione|sputo di isola]], il quale controbatte con una complessa analisi socio-filo-psicologica condita di citazioni dei più autorevoli luminari, avente come pilastro portante il comportamento libertino della madre di Mendoza. il volto dell'inquisitore è un misto di incredulità e sdegno. Eroe Senzanome precisa che la sua non era che una battuta di spirito, la madre dell'inquisitore risulta morta da una settimana. [[Climax|Momento di silenzio]]. L'uomo con il monocolo, sulla cui testa ora faceva la sua figura un cilindro di misteriosa provenienza, allarga le braccia e con fare epico pronuncia le parole fatali per evocare un grande potere: una [[Fatalismo|sequenza scriptata]], senza distogliere da Eroe Senzanome, il quale viene colto improvvisamente da paralisi completa, sparisce dietro il massiccio portone di pietra, dimostrando saper eseguire perfettamente un Moonwalk. Una sequenza davvvero memorabile. La tragicamente problematica situazione non può naturalmente restare irrisolta, ecco quindi che [[Deus Ex Machina|Ursegor]], signore dei titani rimasto fino ad allora nello scantinato delle lucertule dove si autoconvinvinse di essere in un ospizio per anziani. Eroe Senzanome viene spedito a raccattare i pezzi della leggendaria armatura del titano, non tanto per la straordinaria capacità di non ostacolare minimamente i movimenti di chi la indossa permettendo di compiere balzi con estrema facilità,<ref>Caratteristica comune a tutte le armature di Faranga</ref> quanto per la protezione extra e l'alto tasso di figosità.<ref>Figosità è una parola vera giusto?</ref>. Tornato ai cancelli, casualmente Mendoza esce dalla stanza in quel preciso momento, preceduto dal suo vaneggio.
 
{{quote|Ora il cerchio è completo. Quando ti ho lasciato io ero il maestro, ma ora pare che tu abbia un armatura fighissima...forse andarsene in quel modo non è stata la scelta migliore. Dai facciamo presto cazzo, che ho lasciato il titano acceso.|}}
 
E poco dopo esalò il suo ultimo respiro. Ma si presentava un ultimo problema: il titano può essere visto solo con il monocolo dell'inquisitore, il quale conta come elmo, ciò implica l'impossibilità di indossare un pezzo dell'armatura che avrebbe fatto perdere punti figosità a Eroe Senzanome. Provvidenziale fu l'intervento di Ursegor, rimasto in piedi nell'identica posizione per tutto il tempo fino a quel momento.
 
{{quote|Uhm, serve una mano? Io sono stato anche un chirurgo, credo.|}}
 
Un operazione di rudimentale impianto dopo, Eroe Senzanome perquote il boss finale ed in aggiunta lo sottopone a [[Hentai|tentacle rape]]. Il titano non si muoverà più per molto tempo, l'isola è salva, il resto del mondo...non altrettanto, ma resta sempre la [[Sequel|speranza]], no?
 
== L'isola ==
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Simpatico Demagogo che a causa di una serie di sfortunati eventi si ritrova a vivere in una palude. Odia più di qualunque altra cosa le maledette toghe bianche venute sull'isola per rubare le ricchezze dei tempi {{citnec|di sua leggittima proprietà}} e strumentalizzare la giustizia. I suoi uomini lo chiamano affettuosamente Don.
 
=== Ursegor ===
 
Un tipo che imprigionò i titani tanto tempo addietro o qualcosa del genere. Abita sotto forma di ectoplasma nello scantinato delle lucertole dopo passa il tempo osservando colare il magma [[File:Overlord.jpg|thumb|150px|Ursengor nell'armatura del titano]]
 
 
== Luoghi degni di interesse ==
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Luogo che non ricorda minimamente l'accampamento dei briganti presente nella [[Gothic|Notte del corvo]]. È il paese dei balocchi della situazione, viverci non è male se si esclude che è situato in una palude e che i membri più forzuti impongono agli altri occasionali pagamenti per la protezione.
 
== Nemici ==
 
* Umani, se l'intelligenza di un abitante medio di Faranga non supera quella criceto morto, la forma fisica è tale da permettere di rimanere in forma smagliante dopo innumerevoli colpi di arma da taglio.
* Lupi, ce ne sono di diverse specie. Apparentemente sono diventati molto agressivi per mancanza di cibo, continueranno ad esserlo anche dopo che Eroe Senzanome li avrà portati a pochi centimentri quadrati dall'estinzione.
* Gnomi, piccoli cleptomani che [[Italia|rubano istintivamente]] e comunicano con [[Dialetto|versi incomprensibili]]. Non è raro vederli aprire con disinvoltura casse che più tardi<ref>Per l'esattezza dopo averli massacrati</ref> si scopriranno essere chiuse a chiave, lasciando intendere che sono ottimi scassinatori scassinatori.
* Cinghiali, ovvero cinghiali.
* Ghoul, creature alcquanto bastarde che vivono in buie caverne e si cibano di morti.
* Orchi
 
== Note ==
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