Rino Gaetano: differenze tra le versioni

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=== La partecipazione a Sanremo ===
=== La partecipazione a Sanremo ===


Nel [[1978]] Rino Gaetano aveva tutto quello che poteva desiderare: una casa di quattro o cinque vani, folle adoranti che pagavano fior di quattrini per entrare ai suoi concerti e una [[motozappa|voce morbida e soave]].<br />L'amore per lo sberleffo e la provocazione erano però più forti di ogni altra cosa, o forse fu la voglia di dare un nuovo significato al concetto di patetico venduto, fatto sta che il folletto calabrese prese una decisione originale: partecipare al Festival di [[Sanremo]]!<br />Tale scelta suscitò grande clamore mediatico, dato che in quegli anni [[Tutti|pochi]] altri cantanti commerciali avevano fatto una cosa simile.{{s|Mino Reitano}} Rino Gaetano aveva intenzione di presentarsi sul palco dell'Ariston con la canzone ''Nuntereggae più'', un folkloristico siparietto che sfotteva a morte, nell'ordine: la castità, la verginità, i ministri puliti, i buffoni di corte, i ladri di polli, i [[Prete|preti]], gli impotenti, i ladri di stato, i leccaculo, i commendatori, gli evasori legalizzati, [[Gian Mario Cazzaniga]], l'[[Gianni Agnelli|Avvocato Agnelli]], Umberto Agnelli, [[quel mona che sbatte la porta]], [[Susanna Agnelli]], Franco Causio, Marco Tardelli, i [[comunisti]], i [[fascisti]], gli elettricisti, Giancarlo Antognoni, Renato Zaccarelli, [[Bobo Vieri]], [[Amintore Fanfani]], [[Steven Bradbury]], [[Mahatma Gandhi]], [[Gianni Brera]], [[Enzo Bearzot]], [[Paris Hilton]], Carlos Monzon, Adriano Panatta, [[Gianni Rivera]], [[Wladimiro Tallini]], Niky Lauda, Gustav Thöni, [[Roberto Calderoli]], [[quel mona che incolla i fogli]], [[Maurizio Costanzo]], [[Mike Bongiorno]], [[Paolo Villaggio]], [[Francesco Guccini]], l'immunità parlamentare, gli [[Ebreo|ebrei]], i disoccupati, i [[Gay|culattoni]], il bricolage e il prosciutto cotto.<br />Incomprensibilmente la sua casa discografica, la '''RCA'''<ref>che sta per '''R'''icicliamo '''C'''anzoni '''A'''ltrui</ref>, ritenne che la canzone fosse troppo polemica e lo costrinse a gareggiare con "''Gianna''", una nenia ridicola basata su rime scontate.<br />Fu un'apoteosi: la canzone, recentemente inserita nella top ten delle "canzoni più insulse e stracciamaroni di sempre" dalla rivista [[Rolling Stones]], venne incensata da pubblico e critica e alla fine si piazzò terza alle spalle di ''Scatarrando dietro i paraventi'' dei [[Matia Bazar]] e di ''Un'emozione da porco'' di [[Anna Oxa]].
Nel [[1978]] Rino Gaetano aveva tutto quello che poteva desiderare: una casa di quattro o cinque vani, folle adoranti che pagavano fior di quattrini per entrare ai suoi concerti e una [[motozappa|voce morbida e soave]].<br />L'amore per lo sberleffo e la provocazione erano però più forti di ogni altra cosa, o forse fu la voglia di dare un nuovo significato al concetto di patetico venduto, fatto sta che il folletto calabrese prese una decisione originale: partecipare al Festival di [[Sanremo]]!<br />Tale scelta suscitò grande clamore mediatico, dato che in quegli anni [[Tutti|pochi]] altri cantanti commerciali avevano fatto una cosa simile.{{s|Mino Reitano}} Rino Gaetano aveva intenzione di presentarsi sul palco dell'Ariston con la canzone ''Nuntereggae più'', un folkloristico siparietto che sfotteva a morte, nell'ordine: la castità, la verginità, i ministri puliti, i buffoni di corte, i ladri di polli, i [[Prete|preti]], gli impotenti, i ladri di stato, i leccaculo, i commendatori, gli evasori legalizzati, [[Gian Mario Cazzaniga]], l'[[Gianni Agnelli|Avvocato Agnelli]], Umberto Agnelli, [[quel mona che sbatte la porta]], [[Susanna Agnelli]], Franco Causio, Marco Tardelli, i [[comunisti]], i [[fascisti]], gli elettricisti, Giancarlo Antognoni, Renato Zaccarelli, [[Bobo Vieri]], [[Amintore Fanfani]], [[Steven Bradbury]], [[Mahatma Gandhi]], [[Gianni Brera]], [[Enzo Bearzot]], [[Paris Hilton]], Carlos Monzon, Adriano Panatta, [[Gianni Rivera]], [[Wladimiro Tallini]], Niky Lauda, Gustav Thöni, [[Roberto Calderoli]], [[quel mona che incolla i fogli]], [[Maurizio Costanzo]], [[Mike Bongiorno]], [[Paolo Villaggio]], [[Francesco Guccini]], l'immunità parlamentare, gli [[Ebreo|ebrei]], i disoccupati, i [[Gay|culattoni]], il bricolage e il prosciutto cotto.<br />Incomprensibilmente la sua casa discografica, la '''RCA'''<ref>che sta per '''R'''icicliamo '''C'''anzoni '''A'''ltrui</ref>, ritenne che la canzone fosse troppo polemica e lo costrinse a gareggiare con "''Gianna''", una nenia ridicola basata su rime scontate.<br />Fu un'apoteosi: la canzone, recentemente inserita nella top ten delle "canzoni più insulse e stracciamaroni di sempre" dalla rivista [[Rolling Stones]], venne incensata da pubblico e critica e alla fine si piazzò terza alle spalle di ''Scatarrando dietro i paraventi'' dei [[Matia Bazar]] e di ''Un'[[emozione]] da porco'' di [[Anna Oxa]].
[[File:Rino Gaetano Claudio Santamaria.jpg|300px|left|thumb|Rino Gaetano dimostra il suo apprezzamento per la fiction della Rai uccidendo l'attore Claudio Santamaria e occultandone il cadavere.]]
[[File:Rino Gaetano Claudio Santamaria.jpg|300px|left|thumb|Rino Gaetano dimostra il suo apprezzamento per la fiction della Rai uccidendo l'attore Claudio Santamaria e occultandone il cadavere.]]
Al successo di Gianna contribuirono non poco il look e il comportamento stravagante adottati dal cantante.<br />Quando venne il suo turno di cantare, Rino salì sul palco vestito d'amianto, con una tuba in testa e tenendo al guinzaglio un caimano distratto. Inoltre succhiava rumorosamente una caramella all'anice, che sputò sulle prime file prima di iniziare a cantare. Nel bel mezzo della sua esibizione, apparvero da dietro le quinte quattro [[Barbone|barboni]] sbronzi e lerci <ref>Che Rino Gaetano stesso aveva assunto dieci minuti prima</ref> che si misero subito a fare il trenino lanciando urla belluine e ambigue profferte sessuali all'indirizzo del pubblico.<br />Successivamente, dopo aver usato il caimano a mo' di [[chitarra]] e aver imitato un gatto, Rino Gaetano concluse la canzone con un assolo improvvisato, estrasse di tasca un [[profilattico]] gonfiandolo come un palloncino, palpò il culo della [[Velina|valletta]] più vicina e concluse il tutto calando i pantaloni del presentatore e complimentandosi con lui per la villosità delle sue gambe.<br />Insomma, fu una serata storica per la televisione italiana: da quel momento in poi Gianna rimase in testa alle classifiche dei singoli più venduti per ventisette mesi e il presentatore di quell'edizione di Sanremo, un certo '''Vittorio Salvetti''', si ritirò in un convento benedettino a distillare amari.
Al successo di Gianna contribuirono non poco il look e il comportamento stravagante adottati dal cantante.<br />Quando venne il suo turno di cantare, Rino salì sul palco vestito d'amianto, con una tuba in testa e tenendo al guinzaglio un caimano distratto. Inoltre succhiava rumorosamente una caramella all'anice, che sputò sulle prime file prima di iniziare a cantare. Nel bel mezzo della sua esibizione, apparvero da dietro le quinte quattro [[Barbone|barboni]] sbronzi e lerci <ref>Che Rino Gaetano stesso aveva assunto dieci minuti prima</ref> che si misero subito a fare il trenino lanciando urla belluine e ambigue profferte sessuali all'indirizzo del pubblico.<br />Successivamente, dopo aver usato il caimano a mo' di [[chitarra]] e aver imitato un gatto, Rino Gaetano concluse la canzone con un assolo improvvisato, estrasse di tasca un [[profilattico]] gonfiandolo come un palloncino, palpò il culo della [[Velina|valletta]] più vicina e concluse il tutto calando i pantaloni del presentatore e complimentandosi con lui per la villosità delle sue gambe.<br />Insomma, fu una serata storica per la televisione italiana: da quel momento in poi Gianna rimase in testa alle classifiche dei singoli più venduti per ventisette mesi e il presentatore di quell'edizione di Sanremo, un certo '''Vittorio Salvetti''', si ritirò in un convento benedettino a distillare amari.