Ricottaro: differenze tra le versioni

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Il '''ricottaro''', o ''"ricuttaro"'', è un fabbricante di latticini che produce esclusivamente [[ricotte]] ma che, non vendendone nemmeno una, sopravvive con la sua famiglia con i soldi educatamente concessi da gentili signore che percorrono le strade di periferia. Esse vengono chiamate anche [[Battenti]], ma non hanno nulla a che fare con i proseliti della Madonna dell’Arco che vengono definiti così poiché battono su i [[tamburi]].
Il '''ricottaro''', o ''"ricuttaro"'', è un fabbricante di latticini che produce esclusivamente [[ricotte]] ma che, non vendendone nemmeno una, sopravvive con la sua famiglia con i soldi educatamente concessi da gentili signore che percorrono le strade di periferia. Esse vengono chiamate anche [[Battenti]], ma non hanno nulla a che fare con i proseliti della Madonna dell’Arco che vengono definiti così poiché battono su i [[tamburi]].



Versione delle 23:04, 9 gen 2010

Il ricottaro, o "ricuttaro", è un fabbricante di latticini che produce esclusivamente ricotte ma che, non vendendone nemmeno una, sopravvive con la sua famiglia con i soldi educatamente concessi da gentili signore che percorrono le strade di periferia. Esse vengono chiamate anche Battenti, ma non hanno nulla a che fare con i proseliti della Madonna dell’Arco che vengono definiti così poiché battono su i tamburi.

Le origini

Ecco un tipico ricottaro che applica la sua forza bruta e il suo olezzo da campagnolo per modellare una ricotta come si deve.

Il ricottaro nell’antichità era una figura mitologica che rappresentava l’ozio assoluto. Esso era il protettore non solo degli sfaticati, ma era il protettore anche delle prostitute.

Le meretrici solevano sacrificare una certa quota di denaro nel tempio detto Caseum che era la casa del mitologico Enrico-ttaro.

Con il passar del tempo la figura del ricottaro assunse diversi significati. Infatti nel medioevo la parola ricottaro divenne sinonimo di poeta, che oziava scrivendo rime di scarso successo qui e la di tanto in tanto (praticamente un rapper fallito). Nel rinascimento invece il poeta divenne una figura più attiva all’interno delle corti e quindi l’aggettivo ricottaro passò al signore della corte, che perdeva le sue giornate aspettando che il poeta scrivesse le sue quattro cazzate, e godendo come un riccio nel vedere la faccia dell’artista quando vedeva bruciare la sua opera.

Più recentemente, durante le grandi guerre mondiali, ricottaro venne definito colui che, in trincea, lucrava sulla tratta di bestiame, specialmente pecore o in mancanza galline, con zoofili pieni di ormoni.

Ai nostri giorni

Al giorno d’oggi il ricottaro è colui che offre ricotte e protezione alle signore che passano la notte attorno a un barile all’interno del quale viene solitamente acceso un fuoco. Esso si trova generalmente nelle strade di periferia che portano ad Agerola, Mondragone, Aversa o zone limitrofe.

Sinonimi