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Secondo [[Alberto Angela]] il Regno delle Due Sicilie fu sede di illustri pensatori, importanti innovazioni, grandi industrie e infrastrutture, sviluppo e benessere, assenza di malavita e soprattutto non conosceva l'espressione "[[Maria de Filippi]]", una tremenda sciagura che si sarebbe abbattuta come una catastrofe sul Regno solo con l'[[Unità d'Italia]]. Il Regno era retto da un ordine di tipo familiare, con una gerarchia ben strutturata in cui il re era ben servito da [[Brigantaggio|fedeli vassalli]] e il popolo [[Si stava meglio quando si stava peggio|non aveva di che lamentarsi]]. Questo genere di struttura potrebbe far pensare ad una gestione della cosa pubblica del tutto simile alla [[mafia]], ma noi niente abbiamo detto. Aaaaaah!<br />
[[Peccato]], comunque, che tale paradiso statale dovesse finire poi di lì a breve.
== La fine ==
Come si può ben intuire dal titolo del paragrafo, il Regno - o i Regni - di Sicilia non esiste più. Vuoi perché un [[Giuseppe Garibaldi|massone venduto]] l'avesse conquistato, vuoi perché per molti l'idea di uno [[Regno d'Italia|stato unitario laico, perbenista, berlusconiano, corrotto ed esterofilo]] era una ragion d'essere, vuoi infine perché ai Siciliani piace sempre la novità, il Regno di Sicilia - o meglio delle Due Sicilie - cessò di esistere il [[14 maggio]] [[1860]] alle 15:26 ora locale. Un [[minuto di silenzio]].
[[File:Italia2006.png|thumb|center|300px|Il Regno di Sicilia dopo il 1860. Grazie Garibaldi.]]
=== Regno delle Due Sicilie 2.0 ===
{{vedianche|Neoborbonici}}
Ma... non avevamo detto che era finita? Fottuti nostalgici...
== Note ==
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