Publio Ovidio Nasone: differenze tra le versioni

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=== Il successo ===
 
Qui il poeta trovò l'ispirazione per la sua opera <small>porno</small> più importante: l'Ars Amatoria. Grazie a questa importante produzione era diventato un MCV ''Multus Clarus Vir'', era invitato a tutte le feste più in della capitale, firmava centinaia di autografi e i suoi scritti hanno influenzato le generazioni a {{citnec|venire}} fino ai giorni nostri, in particolare ai giorni nostri, dove vengono messi in pratica al meglio i consigli del Vate. Infatti questo libro dà consigli agli uomini su come portarsi a letto le [[puttana|castissime ragazze del tempo]], e nel frattempo invitava le donne a darla un po' di più. Tutto questo successo però dava fastidio a una certa persona: [[Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto|Augusto]]. Questo perché la popolarità di Ovidio superava anche la sua, e poi era ancora incazzato per l'abbandono del suo circolo. Allora iniziò una campagna di diffamazione nei confronti dell'Abruzzese, infatti i muri dell'Urbe furono riempiti di scritte ingiuriose nei suoi confronti; qui di seguito riportiamo la peggiore di tutte: {{quote|Ovidius fetis|scritta ritrovata in via ledita dal naso a Roma}}
Allora Ovidio, siccome non voleva problemi con il boss dell'Impero, ha scritto la sua opera più pallosa: le Metamorfosi. Secondo i soliti bacchettoni del tempo era [[ma anche no|magnifica, fantastica, impareggiabile]] e nulla in confronto alle altre zozzurie che aveva scritto fino ad allora<ref>tesi condivisa anche nei giorni nostri dal MOIGE e da tutti i professori di [[liceo classico|licei classici]] e non solo.</ref>. In questo modo placò per un po' le ire di Augusto, facendoselo addirittura amico; i due ormai erano inseparabili e si incontravano tutti i giorni per {{s|scambiarsi le figurine}} discutere di politica e letteratura. Ma questa grande amicizia era destinata a finire subito.
 
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