« Secondo me non ce la fai a trombarmi senza preservativo »
(Prostituta)
« Tagliati i capelli, disgraziato! »
(Scemo)
« Se ti tagli i capelli ti metto in punizione: stai veramente bene così! »
(Furbo)

La psicologia inversa è l'arte di dire, fare o far capire qualcosa per ottenere un comportamento in qualche maniera inversamente relato alla iniziale nostra azione o atto comunicativo.


Brevi premesse essenziali

In gran parte dell'arte della psicologia inversa teoria e pratica sono strettamente legate, di conseguenza nel definine l'essenza se ne chiarifica anche il funzionamento.
Questo discende dal particolare status epistemologico della disciplina: infatti, forse ancora più che di disciplina è il caso di chiamarla tecnica.
Per una dissertazione più approfondita ed esaustiva riguardo alla natura della psicologia inversa, si rimanda comunque alla voce Psicologia Inversa


Ambiti d'applicazione:

La prima cosa da ricordare nella pratica della Psicologia Inversa è che questa funziona soltanto con gli esseri umani [1]

Il primo ovvio corollario di quest'affermazione è che non riuscirete a far partire la vostra macchina con frasi tipo "beh, non hai le palle per riaccenderti" o "cavolo, perfortuna che ti sei spenta perchè proprio io NON volevo andare a quell'orgia di modelle minorenni e bisessuali a cui mi hanno invitato!!"

E ancora, non vi salverete la vita sfidando l'Ak-47 del terrorista che sta per fucilarvi ad espellere il proiettile dal calcio anzichè dalla canna. Non si ha inoltre notizia di nessuno che sia mai riuscito a trasformare una sigaretta in una canna dicendo in presenza di un pacchetto di Marlboro: "Bah, io davvero NON vorrei MAI che queste sigarette diventassero una CANNE!!"


Come usarla: due vie

La Sfida

Prima modalità d'applicazione della psicologia inversa è quella della sfida. Il punto chiave è questo: dovete convincere la persona che volete manipolare che se NON fa una certa cosa, il suo ego o l'opinione che gli altri hanno di lui ne risulterà danneggiata.

Per fare questo non è necessario accattivarsi le simpatie o le antipatie del soggetto. È sufficiente essere molto convincenti nel modificare - almeno temporaneamente- il suo super-io. i.

Più semplicemente, concentratevi sulla sua rappresentazione del mondo: cosa gli piace, cosa vorrebbe diventare, quali sono le persone di cui vorrebbe conquistare la stima, cosa ama e cosa odia. Fate leva su uno di questi fattori, convincetelo che se farà quello che dite, allora la tal persona lo stimerà di più, oppure sarà più in pace con sè stesso, o semplicemente avrà dimostrato fino in fondo tutto il suo coraggio.

La regola del "Mi stai troppo sui coglioni!"

Se l'applicazione sopra riportata fa leva sull'ego, questa invece poggia su un più istintivo sentimento di avversione. La regola del "mi stai troppo sui coglioni" è composta da due semplici passi:

  1. Convincete il vostro soggetto da manipolare che un atto contro di voi porta sempre e comunque più svantaggi che vantaggi, facendovi odiare nella maniera che più ritenete opportuna.
  2. Fategli credere che quello che voi volete che lui faccia sia terribilmente dannoso per voi.



Non è necessario, in realtà, che il soggetto provi una reale e profonda avversione per voi. Se i vostri scopi sono a breve termine, in generale basta anche solo un piccolo fastidio passeggero. Talvolta basta anche soltanto una frecciatina, per innescare una piccola dose di fastidio a breve termine che poi voi potrete rivolgere, una volta raggiunta la necessaria abilità, a vostro favore.


Alcuni esempi

Come già riportato sopra, nell'arte della Psicologia Inversa pratica e teoria sono indissolubilmente legate l'una all'altra: i più arguti potranno cogliere interessanti parallelismi con il metodo etnografico e la psicoanalisi. [2]

Qui sotto riporto qualche esempio per entrambe le due modalità della disciplina contemplate.


La sfida

  • Manipolazione a scopo ludico:

Ecco come potete organizzare una serata divertente con la psicologia inversa. Servono un amico leghista, qualche altro amico che vi regge il gioco ed un bel po' d'alcol. E una capra. Portate con voi la capra, e lasciatela in macchina. Nel frattempo, uscite con gli amici, e fate bere a dismisura il leghista; ricordatevi di passare la serata ad elogiare la virilità dei meridionali (fatelo con accortezza, senza passare per froci).

A fine serata, quando tornate alla macchina, mostrate sorpresa nel trovarci dentro una capra. Esordite con una frase tipo "Cazzo, fortuna che non c'è neanche un terrone, altrimenti, a causa della sua smodata ed enorme virilità probabilmente se la sarebbe pure scopata. E invece ci siamo solo noi, pallidi e debolucci padani!" Il leghista protesterà, non sentendosi nè debole né pallido. A quel punto, sfidatelo a scoparsi la capra: "Beh, allora scopatela, cazzo, non sarai mica più sfigato di un terrone!!" Se portate anche una telecamera non è escluso che diventi una delle serate più spassose della vostra vita.

  • Manipolazione a scopo sessuale:


Note

  1. ^ Ci sono alcuni studi che indicano la possibilità che questa sia un fenomeno consistente anche per alcuni primati, ma gli unici studi fatti in questo campo hanno ottenuto risultati abbastanza controversi. Per approfondire vedi qui , qui e qui.
  2. ^ I meno arguti possono andare qui ad affilare il loro intelletto.