Profumiere: differenze tra le versioni

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==Profumieri e profumatori contemporanei==
==Profumieri e profumatori contemporanei==
Profumiere e profumatore sono due cose diverse: il profumiere fabbrica i profumi, il profumatore, oltre che fabbricarli, li eroga. Molte confusioni avvengono per il mancato discernimento tra le due funzioni. Un tipico profumatore è Massimo D'Alema, che ha sempre il vuoto alle spalle. Si dice che siano state le sue loffe a far dimettere sia Alessandro Natta che Achille Occhetto, oramai prossimi all'enfisema polmonare a causa dei suoi fieti. Si dice anche che negli ultimi tempi del loro mandato andassero alle riunioini con D'Alema indossando maschere antigas e portandosi a carrello la bombola di ossigeno. Profumiere famoso, e meritevole, è senz'altro Silvio (il Silvio Nazionale) che è stato capace di raccogliere i più formidabili puzzoni e portarli in Parlamento: da allora, anche per l'emulazione dell'altro schieramento, le tapezzerie delle alule parlamentari devonio essere sostituite ogni settimana; sui sedili si notano strane macchie di bruciatura ed i fetori raggiungono livelli mortali. Clelebre specialista di appuzzature pare sia un certo Bertinotti, che suona a sproposito il campanello per mascherare il rumore dei suoi peti. Sotto la sua poltrona è stato necessario installare una potente turbina di aspirazione. Le deputate e senatrici, per conformarsi al costume, si dice di allennino parecchio e si nutrano esclusivamente di fagioli biorlotti. Il teorico del movimento profumatorio è unanimemente riconosciuto in Marcello Pera (che ha liquidato per asfissia non meno di 12 commessi del Senato). Si è costretti a ricorrere all'antica tecnica dei profumieri romani (la palla di cera, vedi sopra) per gli incontri internazionali, al fine di non compromettere i rapporti diplomatici, anche se tutti cercano di evitare incontri con esponenti dell'Italia.
Profumiere e profumatore sono due cose diverse: il profumiere fabbrica i profumi, il profumatore, oltre che fabbricarli, li eroga. Molte confusioni avvengono per il mancato discernimento tra le due funzioni. Un tipico profumatore è Massimo D'Alema, che ha sempre il vuoto alle spalle. Si dice che siano state le sue loffe a far dimettere sia A le


==Aromoterapia:profumazioni ed alloffature ==
==Aromoterapia:profumazioni ed alloffature ==

Versione delle 21:40, 23 apr 2007

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Il profumiereè un fabbricante di profumi, un lavoro strettamente dipendente da quello del cessaiuolo.

Il profumiere nell'antichità

Nell'antichità l'alcool non era conosciuto e quindi i principi profumati venivano inclusi nella cera che veniva poi spalmata sul corpo. I profumieri dell'antichità, a rigore, dovrebbero esere detti antipuzzieri perchè il compito dei profumi era allora quello di coprire le puzze: non sempre vi si riusciva perchè il profumiere, per rafforzare la durata delle esenze, le miscelava nel pisciaturo, dando coì un tocco di originalità al bouquet.

Al fine di migliorare l'odore dei luoghi, il profumiere era solito introdurre una palla di cera profumata nell'ano dei clienti (da qui ebbe poi origine la pomata di vasellina, noto lubrificante per l'amore sodomico). Spesso però accadeva che queste palle, per effetto della pressione petica, volassero da tutte le parti e finissero nel piatto degli altri commensali durante di banchetti. I Romani utilizzarono questi effetti per giochi gladiatori, prima, ed in seguito come armi da guerra (una tecnica che precorre l'invenzione della bombarda), la cui efficacia, però, si rivelò scarsa contro i Galli che tiravano loro contro, con la stessa tecnica, veri e propri pezzi di merda.

Nel Rinascimento furono celebri i profumieri papali; essi, tra l'altro, dovevano provvedere a coprire le puzze cardinalizie durante i conclavi. Una volta, per un errore nella composizione dei composti profumati, le puzze divennero blu ed il popolo in attesa scambiò quella nube scura con la fumata nera ed acclamò Papa Callisto XVIII. Per riconoscenza il nuovo Papa esentò dal pagamento delle tasse i profumieri, purchè non rivelassero il segreto della colorazione delle scorreggie. In quel tempo divenne famoso Jacques Fietemerd de Loff, profumiere di Maria dei Medici, che confezionava profumi velenosi o che provocavano fuoriuscita di emorroidi in chi li annusava.

Nell'800 fu famosissimo Papele a'Fetamma, famoso profumiere della casa di Borbone di Napoli, che preparava profumi afrodisiaci dall'odore di sperma equino, di urina di cormorano, di rosa canina, di tabacco turco, ecc.

Materiali, metodi e repertorio delle essenze

Con la scoperta dell'alcool cambiò tutta la tecnica di preparazione dei profumi; al stesso tempo, l'abilità raggiunta dai cessaiuoli nel recupero della parte aerea delle cacate fornì le nuove essenze per lo sviluppo dell'arte. L'alcool inoltre permise di estrarre gli oli essenziali da molte piante e sostanze, con effetti sorprendenti per le preparazioni. Venne estratto per primo l'olio della Curcuma foetida una pianta dal vago sentore di caccole putrefatte, e divenne famoso percvhè fu utilizzato come essenza base per notti d'amore. Amedeo Quagliarulo, profumiere pompeano, preparò il famosissimo "fuoco del Vesuvio", un profumo molto intenso dall'odore di peperoncino, che provocava piacevoli, ma molto intensi, bruciori allew parti intime. Nella composizione vi si trovava pepe nero, peperoncino, paprica, essenza di ortica, acido prussico ed un tocco di merda di cavallo. Ma la preparazione più acclamata fu quella dell'Accessatus, di Preperzano (AV) che riusci a fabbricare un profumo che, miscelandosi alle loffe, scoppiettava a ritmo di tango.

Un'essenza molto ricercata è quella del profumo "notti d'oriente" dall'incredibile effluvio di peto di cammello. Per produrlo di obbliga il cammello a nutrirsi di fagioli borlotti e datteri acidi; poi si applica una povetta all'ano dell'animale e si raccolgono le emissioni. Attualmente, però, questo lavoro di raccolta è fatto in vivo dal cessaiuolo, il più importante fornitore di essenze profumate. Un bravo cessoiuolo riesce a raccogliere più di 500 tipi di odori provenienti dalle merdi più svariate che, altrimenti, andrebbero perduti.

Profumieri e profumatori contemporanei

Profumiere e profumatore sono due cose diverse: il profumiere fabbrica i profumi, il profumatore, oltre che fabbricarli, li eroga. Molte confusioni avvengono per il mancato discernimento tra le due funzioni. Un tipico profumatore è Massimo D'Alema, che ha sempre il vuoto alle spalle. Si dice che siano state le sue loffe a far dimettere sia Alessandro Natta che Achille Occhetto, oramai prossimi all'enfisema polmonare a causa dei suoi fieti. Si dice anche che negli ultimi tempi del loro mandato andassero alle riunioini con D'Alema indossando maschere antigas e portandosi a carrello la bombola di ossigeno. Profumiere famoso, e meritevole, è senz'altro Silvio (il Silvio Nazionale) che è stato capace di raccogliere i più formidabili puzzoni e portarli in Parlamento: da allora, anche per l'emulazione dell'altro schieramento, le tapezzerie delle alule parlamentari devonio essere sostituite ogni settimana; sui sedili si notano strane macchie di bruciatura ed i fetori raggiungono livelli mortali. Clelebre specialista di appuzzature pare sia un certo Bertinotti, che suona a sproposito il campanello per mascherare il rumore dei suoi peti. Sotto la sua poltrona è stato necessario installare una potente turbina di aspirazione. Le deputate e senatrici, per conformarsi al costume, si dice di allennino parecchio e si nutrano esclusivamente di fagioli biorlotti. Il teorico del movimento profumatorio è unanimemente riconosciuto in Marcello Pera (che ha liquidato per asfissia non meno di 12 commessi del Senato). Si è costretti a ricorrere all'antica tecnica dei profumieri romani (la palla di cera, vedi sopra) per gli incontri internazionali, al fine di non compromettere i rapporti diplomatici, anche se tutti cercano di evitare incontri con esponenti dell'Italia.

Aromoterapia:profumazioni ed alloffature

Il loffiere o alloffatore (alloffateur in francese), una volta considerato un semplice produttore di loffe pressocchè ininterrotte, è oggi rivalutato grazie alla scoperta che i profumi hanno effetto terapeutico. Le prestazioni di un abile alloffatore, al giorno d'oggi, costano moltissimo, circa 18 euri a loffa e, tenendo cornto del fatto che una loffa comporta l'emissione di almeno 1500 cc. di gas a varia densità fetogena, di comprende bene che il costo è ragionevole. Per la cura il paziente, dopo avere saggiato a quale tipo di profumi è più ricettivo, viene posto in una cameretta a vetri della grandezza di una cabina telefonica (affinchè i gas rimangano concentrati) collegata mediante una valvola di non ritorno ad un tubo saldamente infisso nell'ano del loffiere. Il trattamente viene mantenuto finchè il paziente non diventa cianotico. A volte viene immessa nella cabina una scodellina contenente feci fresche, a fini corroboranti. IL profuiere presiede a tutte le operazioni, a naso accuratamente tappato, e stabilisce il tempo di trattamento e lo sforzo di emisssione del loffiere. .....................