Politecnico di Milano: differenze tra le versioni

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'' SPERIMENTAZIONE DI SISTEMI E COMPONENTI E CERTIFICAZIONE'', che altro non è che un felice modulo di statica (!), passando le famose "Notti prima della revisione" a imprecare davanti ad un impallatissimo Maya o Alias o in alternativa a intagliare un fantastriliardo di microscalini in cartoncino vegetale per i MODELLI,la causa di ogni male e faida.
Il designer di interni se non fosse un disagiato ad alto rischio di violenza, alcolismo, omicidi seriali, cannibalismo e malattie come l'aviaria, sarebbe il/la perfetto/a uomo/donna da sposare poiché è un tuttofare: ha dato esami dai nomi altisonanti ma classificabili tra falegnameria, cibernetica, grafica, edilizia, matematica, filosofia, bricolage e piccola manutenzione casalinga, disegno in tutte le varianti possibili, economia, difesa contro le arti oscure e credo che al terzo anno ci siano corsi a scelta di cucina.
Fatto sta che il soggetto in questione dopo aver perso i meglio anni in un cantuccio polveroso a litigare con le punte dei trapani, si laurea (!) in DESIGN DI INTERNI, ose piùnon semplicementerientra vienenella internato in clinica per manie di inferiorità rispetto ai cugini architetti. Curiosa lacuriosa percentuale di suicidi al primo semestre del primo anno.
 
== Design della comunicazione ==
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== Design del prodotto ==
Come suggerisce il nome dell'indirizzo, il designer del prodotto industriale una volta laureato ha un'altissima probabilità di finire a lavorare in qualche fabbrica di pentole. Quelli di bell'aspetto o dalla parlantina scorrevole possono sperare nella vendita promozionale della Mondial Casa, prima del tg4 (ricevendo così, anche dopo aver superato i 40 anni, numerose pacche sulla spalla e "mance" del valore di 5 euro dalle orgogliosissime nonne pugliesi).
PassaVi è una variante più economica e i cui esemplari non si sa che fine fanno: essi passano i duri anni di Polipurgatorio® a Como, nell'unico edificio fatiscente dell'unica zona fantasma di una città da rivista patinata, circondatocircondati da cinesi, americani, spagnoli, francesi, tedeschi, masai, giapponesi, Tengu, ellefoni ed highlander. Di italiani ci sono giusti quei 20 poveracci che non sono rientrati nella graduatoria del primo indirizzo scelto per il TOL, o che semplicemente abitavano lì vicino e ci sono finiti per errore perché pensavano fosse il parcheggio dell'esselunga. Fatto sta che tutti i suddetti passano il triennio (e straordinari) a farsi coraggio a vicenda e a mangiare la gomma consunta che riveste ogni superficie dell'edificio, sognando il sapore che potrebbe avere la gomma a Milano.
 
== Dove si trova ==
Utente anonimo