Poesia epica: differenze tra le versioni

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== Proemio ==
[[File:La donna che sussurrava ai cavalli.jpg|thumb|right|Ho detto poesia epica, non [[poesia ippica]]!]]
La storia, l'origine, il senso e il perché<ref>Il ''Codex Papponum'' riporta una versione alternativa dell'incipit, cioè ''Non bene ancora ho capito il perché''; differenza dovuta probabilmente alla interpretazione ambivalente della frase nell'originale greco o per la consueta distrazione dell'anonimo copista, quel pirla</ref><br />
della poesia epica, [[incubo]] dei ginnasiali<br />
e di chi studia '''poesia epica''', che ben sa<br />
in che pasticcio s'è ficcato, e per giunta<br />
solo e soltanto per colpa sua gravissima,<br />
a scriver m'accingo, principio a narrare.<br />
O [[Amministratori]] che i [[niubbi]] bannate<br />
e [[Chuck Norris]], calciorotatore supremo,<br />
e tu, [[Germano Mosconi|Germano bestemmiatore]], padrone di [[Youtube]],<br />
la mia man ferma e sicura lasciate<br />
nel tale storia a volte noiosa cantare;<br />
ch'io non possa [[ACFC]] commettere,<br />
ch'io nelle [[BTA]] penose non incappi,<br />
ch'a me tormentoni ripeter non capiti,<br />
se non soltanto in tal proemio e invocazione,<br />
che tale articolo gioia, riso e divertimento<br />
nella testa e nel cuore dei lettori dal grande [[umorismo]]<br />
possa portare. Quindi ora dal principio<br />
dicendo le cose per ordine, e senza<br />
nulla tralasciar per della narrazione l'irta strada<br />
pronuncio alate e fuggevoli parole<br />
e la storia a narrar vo cominciando.<br />
 
== Canto I ==
Quando in un tempo, non troppo lontano,<br />
prima che fosse inventata la [[televisione]],<br />
portatrice d'immagini, fabbrica di sogni,<br />
quando la [[radio]] ancora l'azzurro [[cielo|aere]]<br />
non disturbava con le sue emissioni,<br />
quando il [[cinema]] non ancora<br />
dai due [[Fratelli Lumière|Lumi fratelli]], in [[Francia|Terra di Froci]],<br />
concepito era stato, con grande fortuna,<br />
quando insomma, per farla corta e breve,<br />
niente c'era d'interessante, niente di utile,<br />
niente che agli [[Uomo|uomini]] portasse ristoro<br />
alla lunga giornata passata nei campi,<br />
e quindi dir pensare ardire si può<br />
che un cazzo da fare proprio ci fosse,<br />
l'uomo la sera si trovava ad un bivio,<br />
come [[Enrico Ruggeri|Ruggeri]] andava predicando,<br />
prima che “[[Mistero]]” su [[Italia Uno]] conducesse:<br />
o con la propria [[donna]] chiavare<br />
o in [[paese]] andare a far piazza<br />
a narrarsi le gesta dei tempi antichi.<br />
Se portare a ciò un esempio conviene<br />
celebre è la storia di quel [[pescatore]],<br />
che un giorno l'alto [[mare]] aperto prese<br />
e nel profondo del pelago immenso<br />
un giorno, per grazia di [[Poseidone]] divino,<br />
un pesce, perciò “Ed era lungo così!”<br />
tornato alla [[casa]], cintata di mura,<br />
alla [[famiglia]] e agli [[Amico|amici]] ripeter soleva.<br />
Ma a lungo andare, anche s'è strano,<br />
anche chiavar la [[sposa]] ricchi doni<br />
stufa ed annoia, se fai solo quello,<br />
e le storie di carpe lunghe sei metri<br />
alla fin della fiera somigliano a balle,<br />
e quando la sera distende il suo manto<br />
di nuovo potente lo svacco ritorna.<br />
Ahi, grande [[noia]], che nessuno risparmia!<br />
Sconfiggerti è dura, se non s'ha diversivi!<br />
Lo [[sbadiglio]] aumenta, diventa possente<br />
simil diventa a gracidar di [[Rospo|rospi]],<br />
tanto si muta in profondo lamento:<br />
come l'[[acqua]] che a stento una diga trattiene<br />
se trova una falla più non si ferma,<br />
e la valle inonda di flutti e tutto devasta,<br />
e non risparmia la foresta e il [[Paolo Villaggio|villaggio]],<br />
ma tutto squarcia con orribile rombo,<br />
così parimenti lo sciallo imperversa.<br />
 
== Canto II ==
[[File:Homer.jpg|thumb|right|Non intendevo questo Omero, razza di cret... vabbè, fa niente, alla fine non se ne accorgerà nessuno, qui sono tutti una manica d'ignoranti...]]
In una situazione sì tanto annoiante,<br />
giusto all'uomini parve e convenne<br />
di non sol narrar più vicende di vita<br />
ma anche storie di tempi lontani,<br />
di dei, di eroi, elfi, nani e ballerine,<br />
di [[politico onesto|politici onesti]] e donne virtuose,<br />
retaggi d'un tempo che forse mai fu.<br />
Così là dove Borea gelido soffia,<br />
cioè, per chi non capisce - ahilui, su al [[Nord]],<br />
là dove i [[Vichinghi]] lunghe barbe vivono<br />
e dove [[Victoria Silvstedt|Victoria grosse tette]] si fa plastiche,<br />
alle [[Masturbazione|seghe]] le [[Saga|saghe]] s'alternaron gloriose,<br />
portando agli ottici rovina grande e bancarotta.<br />
E [[Grecia|là]] dove consuetudine era consolidata<br />
che l'uomo più vecchio il più giovane amasse<br />
una sorta di [[pedofilia]], ma più chic,<br />
un cieco, uno sguercio, [[Omero]],<br />
senza donne e mano lesta,<br />
causa nefasta di buio nell'occhio<br />
a cantare principiò storie esemplari,<br />
perché è risaputo che chi è cieco<br />
tutti gli altri sensi donatici dagli dei acuisce,<br />
e s'è ver che l'[[onanismo]] la vista gli tolse<br />
altrettanta bella voce gli concesse<br />
alla maniera, diciamo, di [[Ray Charles]]<br />
(che però più sventura ebbe, in quanto [[negro]]),<br />
senza contar poi che ai ciechi danno pel danno compensare<br />
un [[bastone]] ch'è meglio non dir com'è.<br />
E diressesi Omero senza donne e mano lesta,<br />
verso una città alte mura, sogno dei [[writers]],<br />
e con fare solenne, se così si può definire<br />
del cieco un passo, zigzagante ed incerto,<br />
alla reggia del re signore d'uomini,<br />
che quella città in pace e in guerra reggeva,<br />
ché in effetti per quello era pagato,<br />
perché se sei re non è che sperano<br />
che tu cose diverse da ciò faccia,<br />
ed entrato nell'ampia sala, chiese cortese<br />
la degna attenzione ed ottennela.<br />
E tutti gli astanti, figli d'eroi, simili a dei,<br />
presero parola, dissero alate parole:<br />
"Oh, tu, cieco, che nel futuro vedi,<br />
cosa te portò a questa città alte mura,<br />
sogno dei writers che tutto imbrattano,<br />
chi sei, chi ti generò, chi fu il tuo nobile padre,<br />
chi la [[Puttana|nobile madre]], e quale il tuo codice fiscale?"<br />
A questi replicò con frasi fugaci Omero senza donne e mano lesta:<br />
"Nobili commensali, figli d'eroi, simili a dei,<br />
vengo al punto, senza giri di parole,<br />
Omero mi nomo, e della vista son privo,<br />
e per corti e per regge vo cantando,<br />
storie d'eroi, di dei d'un tempo lontano,<br />
sì lontano che neanche [[Andreotti]], il divo Giulio<br />
ancora in [[politica]] i primi passi non movea."<br />
E i nobili commensali, piede veloce e cervello fino<br />
a ingiuriarlo presero con male parole:<br />
"Sei cieco e canti? E chi sei, [[Andrea Bocelli]]?"<br />
E con simili parole riempivanlo di scherno.<br />
 
== Canto III ==
[[File:Ettore e Andromaca2.jpg|thumb|right|Ed ecco Ettore contro Achille, una delle scene più memorabili dell'Iliad... ma no, ma cazzo! Mai un'immagine giusta che sia una!]]
Ma Omero sprovvisto di vista<br />
da quegli empi non fecesi impressionare<br />
e prese a cantar con voce soave,<br />
storie d'eroi, di dei d'un tempo lontano,<br />
sì lontano che neanche Andreotti, il divo Giulio<br />
ancora in politica i primi passi non movea<br />
e con maestria che a ogni effetto<br />
più che Bocelli il Cantafiabe ricordava<br />
delle [[Fiabe Sonore]], di cultura dispensatrici,<br />
di come la [[Grecia]] intera per una [[troia]] si mosse<br />
che a [[Troia]] era giunta, per curiosa omonimia,<br />
dell'ira d'[[Achille]], il Pelide che come un [[bambino]]<br />
viziato a lungo dalla nobile madre, specie se [[figlio unico]],<br />
i capricci fa per un nonnulla, grande lite intraprese,<br />
con l'Atride [[Agamennone]] signore d'eroi,<br />
di come il sire [[Odisseo]], dal multiforme ingegno<br />
l'atlante stradale perse, e persesi perciò anche lui<br />
e per dieci anni vagò simile a un pirla,<br />
e tornando alla casa del vecchio padre<br />
invece di scusarsi grande strage commise,<br />
cantò dinanzi al rapito pubblico.<br />
E inutile è dire, ma forse non troppo,<br />
che grande successo, portator d'eccessi<br />
specie per attori e grandi [[rockstar]]<br />
per tutta la [[Grecia]] il poeta riscosse.<br />
E come quando dopo l'avvento glorioso<br />
di [[Elvis Presley|Elvide]] il Pelvide, re delle [[rock|rocce]],<br />
per ogni dove, pel vasto mondo,<br />
che l'ampio [[Oceano]] con l'acque sue circonda<br />
imitatori spuntaro, razza malsana,<br />
che come lui si vestivano, come lui cantavano,<br />
come lui parlavano, come lui si pettinavano,<br />
così anche per Omero dalla vista offuscata<br />
tristemente avvenne, e così è tutt'ora.<br />
E per tutti i secoli a venire,<br />
con la poesia ch'epica fu nomata<br />
cimentaronsi in così tanti, d'illustri poeti<br />
che del mare la sabbia i tanti granelli<br />
il confronto non reggono, vengono meno.<br />
 
== Canto IV ==
[[File:Due uomini incazzati.jpg|thumb|[[Apollonio Rodio]] e [[Callimaco]] cercano una qualsiasi ispirazione per scrivere un qualsiasi tipo di ''épos''.]]
Amministratori, dal potere di [[banno]],<br />
che con un [[rollback]] ristabilite<br />
quanto un [[vandalo]] in una serata,<br />
da [[odio]] tremendo e gran furore accecato,<br />
modificò e cancellò in segno di sfida<br />
di raccontare senza falla alcuna,<br />
chi Omero senza donne e mano lesta<br />
stimò e imitò, da [[Muse]] ispirato,<br />
di raccontar permettetemi, se a voi piace e/o arrapa.<br />
Primo a cantare gesta d'eroi<br />
dopo ch'Omero fatto lo ebbe,<br />
sorse [[Esiodo]], grande copione,<br />
perché, guarda caso, anch'egli scrisse<br />
solo due libri, proprio come il cieco Omero:<br />
nel primo narravasi di come gli [[dei]]<br />
- detto terra terra - [[sesso]] facean,<br />
di come essi le dee obbligavano<br />
nel talamo superbo nuziale a entrare<br />
e tanti figli quanti conigli partorire;<br />
un giornale di gossip a tutti gli effetti,<br />
prima del tempo in cui essi nacquero:<br />
questo il gran merito di Esiodo copione.<br />
Il secondo libro, lungo anche questo,<br />
di campi parlava, e d'altre amenità:
di come seminare e quando farlo;<br />
di cosa pescare e quando farlo;<br />
di cosa cacciare e quando farlo;<br />
si può dunque dire, anzi affermare,<br />
che [[Le Opere e i Giorni]], quest'era il titolo<br />
un primo tentativo, in tempi non sospetti,<br />
fu di rivista specializzata, come tante ce n'è.<br />
Come oggigiorno abbiamo [[Cioè]], delle [[bimbominkia]] la [[bibbia]],<br />
e [[Io Donna]] per chi di esse cresce,<br />
oppure [[Men's Health]], tesoro di troiate,<br />
tanto fu per gli antichi [[Le Opere e i Giorni]]:<br />
questo il gran merito di Esiodo copione.<br />
E passaron i secoli, e i due poeti,<br />
lo sguercio e il copione ovviamente s'intende,<br />
i soli due grandi modelli a lungo restaro,<br />
perché benché tutti poetar volessero<br />
caga avean d'esser meno di que' due<br />
cosa che in effetti possibilissima era.<br />
Sol un altro greco, folle tra' mortali<br />
provòcci a far di meglio, stolto:<br />
[[Apollonio Rodio]] il suo nome, [[Argonautiche]] l'opera<br />
ma visto che era uno sfigato<br />
niun se lo filò, nessuno lo fila,<br />
e su di lui forse al liceo classico due parole<br />
si spendono, che forse son già troppe.<br />
Così la poesia epica i giorni passava<br />
a esser letta, studiata e ammirata<br />
ma mai rinnovata, al massimo masterizzata,<br />
[[Cina|là dove di pelle gialla gl'abitanti sono]],<br />
perché controvento pisciaronsi, anche le donne.
 
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[[File:Ragazzi ubriachi sulla paglia.jpg|thumb|right|Tipici Romani prima dell'incontro con la cultura greca.]]
[[File:Mosaico Virgilio.jpg|thumb|right|Gli stessi Romani dopo l'incontro con la cultura greca.]]
E sull'[[Grecia|Ellade]] gloriosa il [[sole]] tramontò,<br />
vuoi perché era sera, ma vuoi anche perché<br />
la civiltà sua al declino era,<br />
e una nuova [[Aurora]] dalle rosee dita<br />
sorse foriera di gloria per il [[Roma|Popolo dei Burini]]<br />
che stufi eran della saga dei [[Cesaroni]]<br />
e nuovi spunti narrativi in ogni dove cercavan.<br />
E con l'Ellade gloriosa incontrandosi,<br />
dopo aver saccheggiato le sue città alte mura<br />
uccisi gli uomini, fatte schiave le donne,<br />
e grande razzia avendo fatto de' tesori più pregiati<br />
a dire cominciaro con alate parole:<br />
"Ahò, anvedi quant'è bbella 'sta Ggrècia!<br />
Forze 'a cultura loro è mejo d'a nostra!<br />
Vedemo 'n po' cosa ze ppò fregaje!<br />
Poesia lirica, filosofia, certo,<br />
sso' tutte bbelle robbe, nun lo negamo<br />
ma nun ce sta gnente de mejo d'a poesia eppiga<br />
che parla de robbe maggiche, d'eroi e di dei<br />
de quélla vorta che [[Associazione Sportiva Roma|'a Maggica]] vinze 'r Campionato!"<br />
Ma anche se pien di volontà eran,<br />
non è che quella basta per far subito capolavori!<br />
Ah, letterature agli albori! Ah, autori capostipiti!<br />
Quante cose inutili scrivete, quante inutilità!<br />
Per primo a scriver giunse [[Livio Andronico]]<br />
che Greco era, e come i [[Greci]] si comportò:<br />
invece di un nuovo ciclo epico comporre<br />
semplicemente l'Odissea in [[Latino]] volse,<br />
una sorte di cover d'una grande cover,<br />
come quelle che [[Giusy Ferreri|Giusy cassiera voce irritante]],<br />
odiosa all'udito, ne' suoi dischi incide,<br />
al contrario di [[Mina]] nome esplosivo e voce pure;<br />
e neanche in modo troppo eccezionale volse<br />
e tanto ben pochi a ciò interessati sono<br />
ché tralle sabbie del tempo l'opera sua sparì.<br />
Provaronci allora [[Ennio Annio|Ennio]] e Nevio<br />
che il pregio avean d'esser Romani e Romano scriver:<br />
e la storia di Roma a cantar cominciaro,<br />
ma anche di loro poco si sa, ahiloro,<br />
e probabilmente perché gl'uomini,<br />
colpiti da [[Ate]] funesta, che un dì [[Zeus]] egioco dall'[[Olimpo]] scagliò<br />
a confonderli l'un l'altro tendono,<br />
e d'altronde quale uomo all'uomo dà torto?<br />
Nevio ed Ennio, Ennio e Nevio,<br />
che il pregio avean d'esser Romani e Romano scriver<br />
lo svantaggio avean d'un nome simil assai.<br />
Ma ogni sfiga la cieca Fortuna un limite pone,<br />
e come anche a [[Marco Masini]], cantor di jella<br />
qualcosa di buono sarà capitato<br />
così finalmente anche a Roma grandi poeti sorsero:<br />
chi [[Yahoo]] dallo stilo leggiadro scorda?<br />
Chi, seppur dal Lete bevendo, fonte di oblio,<br />
dimenticarsi può del grande [[Google]]?<br />
E su tutti quanti, come una montagna<br />
superba, nevosa, crudele uccisora d'alpinisti,<br />
svetta sull'altre della stessa catena,<br />
così pure tra' poeti svettòne uno,<br />
che nomavasi [[Virgilio]], e il nome è un programma.
 
== Canto VI ==
[[File:3maroni.jpg|thumb|Publio Virgilio Marone e i suoi fratelli quando suonavano nella band ''I tre Maroni'']]
E Publio Virgilio Marone, nome glorioso,<br />
che in [[Inglese]] tradotto sarebbe come ''Virgil Brown'',<br />
compose l'opera più sublime dopo quelle che<br />
[[Omero]] senza donne mano lesta compose<br />
quando vagava ancora sull'arida terra.<br />
Questo è quanto disse il suo agente, il suo editore,<br />
che è l'unico autore di recensioni pervenutoci,<br />
perciò è l'unico parer di cui disponiamo<br />
e non possiam più di tanto verificare.<br />
Ma cos'è ch'ei di tanto nobile fece, cosa di bello<br />
per all'onore de' posteri sì grandiosamente salir?<br />
Tralasciando le ''Bucoliche'', plagio latino di opera greca<br />
e pur le ''Georgiche'', plagio latino di [[Esiodo]] gran copione,<br />
giungiam insieme al virgilian plagio omerico, come nella<br />
tradizione classica, dove, e se non l'avete ancor capito,<br />
i moderni l'antiqui poeti imitano, per poi imitati insieme all'antiqui<br />
da successivi moderni, e così avanti sino al termine de' giorni,<br />
che gli dei concessero alla [[Terra]] in un'epoca lontana.<br />
Virgilio insomma, per farla corta, per non tediare,<br />
cantò l'arme e l'uomo che dopo avere lungamente vagato<br />
arrivò in Lazio, dove il figlio dopo un po' fondò una città,<br />
e dove un suo discendente dopo un po' fondò una [[Roma|città]].<br />
di cui un discendente dopo un po' fondò un impero e -<br />
per rimanere nella tradizione, anche pure una qualche città.<br />
L'uomo chiamavasi [[Enea]], le armi non ci fu dato di saperlo<br />
Enea il pio, che gli amici, quando di lui cogli SMS tra lor parlavano<br />
per brevitade clamavan N-A, figlio di [[Anchise]] inutile vecchio<br />
e [[Venere]] immensa [[bagascia]], soprattutto perché non si comprende<br />
perché mai se fa tanto la puttanona fatalona poi la dia solo a qualcuno<br />
tra gli uomini che la terra percorrono, e non a tutti, cioè, noi pagheremmo anche,<br />
ma lei no, figurati se gliene frega qualcosa, quella infame!<br />
Ehm, figlio di Venere, stavamo dicendo, era il pio Enea,<br />
e l'opera a cui il nome glorioso nome dona, l'[[Eneide]],<br />
ne' primi libri l'[[Odissea]] sembra e in alcuni libri<br />
in mezzo l'[[Argonautiche]] sembra,<br />
(e sol per questo quel libro<br />
accennato viene in qualche ginnasio)<br />
e ne' libri finali tal e quale<br />
all'[[Iliade]] è, stesse le scene, stessi i discorsi,<br />
e ciò a Virgilio il nome di ''copiator<br />
maximus'' valso sarebbe stato imperituro<br />
senonché per l'opra sua tutta<br />
spatasciate sulla gloria di Roma sparse.<br />
Come un agricoltore che,<br />
finito il lungo lavoro per li campi suoi ,<br />
dopo dodici ore di lavoro sotto il luminoso sole,<br />
la pioggia e la neve, che dal cielo scendon<br />
e non vi ritornano senza irrigare<br />
e far germogliare la terra,<br />
alla fine della giornata una volta ancora<br />
sul trattore dal [[Lamborghini|lamborghinoso]] motor sale,<br />
e insetticidi d'ogni sorta sulle colture sue spande,<br />
in gran copia, fuggendo il rischio che un [[parassita]],<br />
proditor animale piccolo e un po' stronzetto,<br />
tutto un raccolto, frutto d'una giornata, gli devasti,<br />
così Virgilio sparse propaganda romana per il poema tutto.<br />
Per ragion tali 'l successo grande fu per Virgilio<br />
e alla lista de' copiabili un altro copiabile s'aggiunse.<br />
Concludendo velocemente, per disagi non crear,<br />
ricordiamo che altri due poeti furonvi epici romani:<br />
[[Lucano]] e [[Stazio]], e uno la [[Farsaglia]] e uno la [[Tebaide]]<br />
scripsero e basta così, ché se a scuola non te l'insegnano<br />
cosa vuoi imparare qualcosa su di loro qua, eh me lo spieghi?<br />
E poi l'[[impero romano]], come un castello di carte<br />
che un [[pensionato]], già con molti giorni alle spalle,<br />
nel suo [[ospizio]], solitario e abbandonato da' parenti più cari,<br />
compone per la noia ingannare e che al minimo vento,<br />
rovinosamente cade, ma lui non se n'è accorto,<br />
perché a mangiar il brodino con l'altri anziani a mensa andò,<br />
così de' Cesari l'impero glorioso,<br />
che co' [[Clemente Mimun|clementi]] [[Mastella|clemente]] era<br />
e co' superbi [[Pene|duro]] invece, crollò,<br />
e così dalle palle anche loro ci siam tolti.
 
== Canto VII ==
Dell'epica successiva poco da dir c'è:<br />
difatti nello [[Medioevo]] l'epica non c'è.<br />
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Vabbè, a esser sinceri sinceri<ref>Tutta la parte qui di sotto è ritenuta spuria, o perlomeno soggetta ad ampie interpolazioni di epoca successiva. Vedasi, per la questione delle interpretazioni sul perché d'una così ampia aggiunta, i volumi critici ''L'amore saffico tra i delfini del Pacifico orientale'' di J. H. Plozenowitz e ''L'influenza delle ''Operette Morali'' del Leopardi sulla cultura indigena del Ghana'' di U. Tryneschenau</ref>,<br />
come [[Pinocchio]], legnoso burattino,<br />
dopo esser entrato e uscito da balenoso ventre<br />
buono diventò e non più bugiardo<br />
qualcosa d'epico nella medioeval letteratura fucci<br />
ma ch'epico considerato fu ben poco,<br />
in quanto plagio immenso d'omerica opera<br />
non era, bensì rivisitazion moderna e cristiana di esso<br />
e l'esser originali e l'esser cristiano<br />
palese è che contro l'epica sia.<br />
Ma giusto per completezza,<br />
[[File:Dante Alighieri con libri.jpg|thumb|[[Dante Alighieri]] che consulta il dizionario dei sinonimi e dei contrari per scrivere il suo mattone]]
d'altronde due volte citammo pur l'[[Argonautiche]]<br />
che un cazzo valgono assolutamente,<br />
e anco [[Lucano]] e [[Stazio]], illustri sconosciuti,<br />
qui cantati saran dell'età mediana l'epici sforzi:<br />
e cantato sarà d'Orlando il valore e il coraggio<br />
che seguir una qualsiasi logica militar non volle<br />
e farsi massacrar inutilmente da' [[Saraceni]] preferì<br />
e per ogni nobil cavaliere che l'[[Europa]] solcava<br />
esempio chiarissimo per secoli fu.<br />
L'autor del [[La Chanson de Roland|testo]] ch'ora narrai<br />
nomato era [[Turoldo]], e qui si capisce<br />
perché conoscanolo: chiamato così...<br />
e l'altra nuga, l'altra bazzecola,<br />
che dell'irrilevante [[Cristianesimo]],<br />
di smidollati la religione, altro che [[Zeus]],<br />
dio che dell'[[uomo]] mai interessòssi,<br />
(ma che delle donne grand'intenditore fu)<br />
fu d'epica lo texto portante,<br />
da un tale chiamato [[Dante]]<br />
scritta, pensata, composta e dettata<br />
venne. E quel [[Divina Commedia|ch'ei compose]]<br />
dirsi si puote all'epica simigliante,<br />
e non solo la storia d'uno che<br />
fa cose, va in posti e conosce gente,<br />
perché quel che del libro protagonista è<br />
come guida dello doloroso viaggio suo ha<br />
nientepopodimeno che il buon [[Virgilio]],<br />
perfettisssimo per la navigazione;<br />
e poi, soprattutto, conto tenete<br />
che s'epica cristiana chiamarla non si puote,<br />
allora, cari i miei furbini,<br />
come diamine lo si può definire 'sto volumazzo<br />
che Dante naso adunco e accento toscano<br />
un dì di comporre decise, quel pazzo?<br />
Così dunque nell'età mediana piano piano<br />
composta era. Alla faccia del cazzo!<br />
E perdonatemi, ché anch'io son umano.
 
== Canto VIII ==
[[File:Ariosto.jpg|thumb|[[Ludovico Ariosto]] dopo aver scritto qualche ottava era così stanco che si faceva certe scorpacciate... non deve fare per forza ridere, è la verità.]]
L'età mediana terminata, il [[Rinascimento]] giunse,<br />
e a cultura cristiana, una semipagana riaffermòssi.<br />
Via dalla letteratura, via da' quadri,<br />
via dalle statue, via dalle chiese,<br />
temi medievali o, peggio, cristiani.<br />
Così pure nell'epica, grande immortale<br />
della letteratura mondiale, alla tradizione<br />
tornaron i letterati. Come quei giovani<br />
che attorno al [[1968]] furon tali<br />
e che allora l'educazione convenzionale rifiutaro<br />
vivendo da [[hippie]] figli de' [[fiore|fiori]],<br />
fumando canne, votando que' partiti<br />
che ritenean i comunisti esser di destra,<br />
tant'eran di mancina parte,<br />
e che dopo la laurea come d'incanto<br />
pian pian mòderansi e che al giorno d'oggi<br />
compatti insieme il [[PDL]] felici votano co' padri<br />
ch'un tempo avversaron, così alla tradizione<br />
tornaron i letterati del Rinascimento.<br />
E di qui ovvio viene che di nuovo<br />
[[Omero]] senza donne e mano svelta,<br />
[[Esiodo]] gran copione e pure [[Virgilio]]<br />
a ricopiar e a riplagiar principiarono.<br />
Oddio, già [[Petrarca]] cent'anni prima,<br />
quando su [[Laura]] seghe non si facea,<br />
composto avea un'opera epica, ''Africa''<br />
chiamata, ma che dell'[[Argonautiche]] bene o male<br />
ha lo stesso valore, se non peggio,<br />
contando che in più nel peggio [[latino]] era scritta.<br />
Ma per non uscire dal seminato, come quelli<br />
che pei sentier dell'alta montagna<br />
incamminansi di notte, e sì facendo<br />
dal sentiero sicuro senz'accorgersi escono<br />
e nel profondo e scuro burrone rischian di<br />
cadere<ref>La critica tende a espungere dall'opera i seguenti versi ''[...] a meno che tu/un vampiro o un licantropo non sia/visto che quelli anche al buio ci vedono/e quindi per essi tale discorso non vale/ma torniamo orsù al discorso di prima/e quindi perciò [...]'' perché considerati essere frutto di un copista che voleva fare uno scherzetto stupido</ref>, allor senza giri di parole,<br />
nella trattazione finiràssi<br />
di chi in quest'età più bravo a copiar fu.<br />
E dall'[[Ariosto]] si parte, che non solo,<br />
[[Iliade]] ed [[Eneide]] ad arte plagiò,<br />
interi episodii copiando ed incollando<br />
con una vernice scintillante da frivolo<br />
racconto d'amori sfigati, ma pure<br />
[[poemi medievali]] e [[Orlando Innamorato|uno]] di [[Matteo Maria Boiardo|uno]]<br />
che appena trent'anni prima sulla stessa [[storia]]<br />
ch'ei trattava, ossia di come [[Silvio Orlando|Orlando]],<br />
per un due di picche peggio diventa<br />
d'un'isterica donna mestruata scritto avea<br />
incetta impunita fece, e da questo [[Orlando Furioso|bel mischione]]<ref>L'insigne filologo Hans Karl Gottlieb Parcker-Nowonesch propone anche la variante ''bel maschione'', perché in origine il poema narrava delle gesta di [[Vladimir Luxuria]] e della sua lotta contro [[Nichi Vendola]] e [[Alessandro Cecchi Paone]].</ref><br />
un successo e palate di soldi fece.<br />
Il secondo di cui ivi si tratta<br />
più dell'Orlando mestruato pazzo era<br />
anche se questo non gl'impedì, ahimè,<br />
di scriver, poetare, e poi ancora,<br />
riscriver e ripoetare, in quanto mai<br />
soddisfatto fu dell'opere sue.<br />
E in effetti torto non dargli non si puote:<br />
mai opera più paccosa, noiosa e pesante,<br />
ambigua e pazzoide, e anche un po' piscopatica<br />
oltre ovviamente plagiante de' modelli antiqui<br />
concepita fu: [[Torquato Tasso]] fu 'l nome suo<br />
e [[Gerusalemme Liberata]] quel del libro.<br />
Tutti ne parlan, tutti l'aborrono<br />
io non lo lessi, parlarne non posso<br />
parlarne non voglio, parlarne non devo,<br />
ricordar non voglio un sì grande dolore<ref>Se si segue la linea interpretativa di Kelly Lanjuday dell'università di Britneytown, a dire la verità l'autore non aveva sofferto così tanto nel leggere l'opera tassesca, ma s'era semplicemente stufato di scriverci sopra e voleva passare al più presto al Canto IX. Da notare comunque il climax che porta dalla negazione della lettura all'ammissione della stessa e del dolore conseguitone in soli due versi (cit. Alessandro Ninzinni, da ''Ho sposato un inserviente'' in ''Saggi sulle fontane di Paderno Dugnano'', ed. Gugliermottardi, [[Novara]]).</ref><br />
E dopo il Tasso, per molto a lungo,<br />
più di epica non si scrisse<br />
perché fu inventato il diritto d'autore.<br />
Così finìa dell'epica la stagione.
 
== Canto IX ==
Narrata e descritta pertanto la storia,<br />
di come sviluppòssi l'''épos'',<br />
ch'altro non è che 'l nome breve e [[greco]]<br />
per ''poesia epica'' con fugaci parole dire<br />
lo stilo mio adesso prosegue<br />
dicendo ogni cosa per ordine e senza giri di parole<br />
di quali le specificità sien<br />
d'un gener che tanta diffusione e fortuna,<br />
amore e gentilezza, furbizia e sincerità<br />
nell'umana istoria glorioso ebbe.<br />
Prima di tutto, per chi non se n'accorse<br />
un genere poetico sarebbe, e ciò è provato<br />
da molte cose, tra cui la più notevole<br />
è che scritto in versi di norma è,<br />
e ciò è causato dal fatto<br />
che non ancora l'[[Ermetismo]] suggerito non avea<br />
che anche una poesia d'un solo verso lo è l'idea<br />
e quando una poesia ha un solo verso<br />
si può anche pensare che sia prosa,<br />
tanto è un solo verso, chi se n'accorge?<br />
In secondo luogo, essa tratta<br />
di cose sì antiche ed arcane<br />
che non ancora [[Piero Angela]] il mondo percorrea<br />
e co' dinosauri non ancora amabili discorsi<br />
nelle giurassiche selve intratteneva.<ref>Questo passo è stato considerato come una delle fonti principali a sostegno della teoria dell'[[immortalità]] di [[Piero Angela]], che avrebbe trovato insieme ad [[Andreotti]], a [[Pippo Baudo|Baudo]] e alla [[Rita Levi Montalcini|Levi Montalcini]] l'elisir di lunga vita (cf. F. Jenaimepas-Lesfemmes in ''A me Sgarbi sta simpatico'').</ref><br />
Storie d'eroi, possibilmente eroi tuoi,<br />
o che il tuo popolo fondaro<br />
o che almeno amici gli eran<br />
o che almeno una volta in suo favore<br />
l'[[Otto per Mille]] abbian devoluto.<br />
E tali eroi combatter debbon<br />
non far flanella, non cazzeggiare<br />
in simposii da checche o davanti alla tele.<br />
Quindi, insomma, da ciò s'evince<br />
che la poesia epica altro non è<br />
che poesia che narra le imprese<br />
avventurose, sprezzanti ed ardite<br />
di assassini massacratori che nel tempo libero<br />
i capipopolo facean e fondavan città.<br />
E se niente del genere narri,<br />
con profusione di versi tendente al troppo<br />
allora vuol dire che non sai fare l'epica.<br />
E, se di dirlo permettemelo chi di dovere,<br />
caro mio, uno sfigato sei, in veritade.
 
== Canto X ==
[[File:Carica di cavalleria.jpg|thumb|Non sapresti descrivere poeticamente una scena simile? I poeti epici invece sì!]]
Per cominciare per bene un poema,<br />
sapere conviene un paio di cose:<br />
chi non partisse con un proemio decente<br />
farebbe del pezzente la trista figura:<br />
prima si annuncia, con formulette<br />
che ti ricopi da altri proemi<br />
giusto per darti quell'aria da colto<br />
che l'altri poemi a menadito conosci<br />
tanto da permetterti con grande scioltezza<br />
d'impunemente citarli e far gran figura,<br />
l'argomento che tratti, e un po' lo riassumi<br />
sapendo poi tanto sia tu sia lo lectore<br />
che per dipanarlo tutto al completo<br />
almeno mille versi buoni c'impieghi.<br />
Subito dopo, devesi farlo<br />
invochi chi vuoi per ispirarti:<br />
bene tu sai che non t'ispirerà<br />
ma tutti prima di te lo fecero,<br />
ben conviene piace che lo faccia anche tu.<br />
Mettici dentro un po' di linguaggio,<br />
che manco ne' libri si trova oggigiorno<br />
in lunghi periodi imbriglia i tuoi versi<br />
e comparazioni col mondo naturale<br />
per spiegare concetti adopera a iosa:<br />
e se a questo sempre gl'istessi<br />
aggettivi porrai a' tuoi personaggi<br />
presto un poema tu epico avrai.<br />
E grandi descrizioni non dimenticar!<br />
Non so metti che d'una pugna tu parli<br />
cosa non rara in un poema epico<br />
tu dirai che tutti que' militi<br />
d'opposte schiere affrontavansi<br />
accostando lancia a lancia, scudo a scudo, l'uno sull'altro<br />
sì che scudo s'appoggiava a scudo, elmo ad elmo, uomo ad uomo;<br />
sì sfioravano gli elmi criniti, con i cimieri splendidi,<br />
all'ondeggiar delle teste, tant'eran fitti tra loro;<br />
s'assiepavano le lance, agitate da mani possenti:<br />
puntavano dritti allo scontro, bramosi di battersi.<br />
E se vuoi sapere perché come descrizione questa ben vada<br />
il motivo è perché l'ho copiata pari passo dall'[[Iliade]].
 
== Canto XI ==
Or se però voi angustiati,<br />
vi domandaste se più tal gioiello<br />
della nostra cultura superba e benigno,<br />
per sempre lasciòcci soli a 'sto mondo<br />
non disperate, ché così non è:<br />
ancora l'epica a' nostri giorni rimane.<br />
Basti pensare a quante saghe ed epopee<br />
ogni giorno i media rincoglionitori di genti<br />
propinanci con costante frequenza,<br />
al cinema, alla tele, ne' libri e a teatro<br />
qualora qualcuno a teatro andasse, dolce utopia.<br />
Chi per esempio negar podria,<br />
[[Rambo|ch'epica non è di quell'uomo la storia<br />
che con d'un kalashnikov la sola compagnia<br />
o d'un bazooka, dipende dal film,<br />
ammattitto e reietto dal consorzio umano<br />
quello comunque salva con prodigiose azioni<br />
che lui contro il mondo vedono sempre?]]<br />
O forse epica non è la vicenda<br />
[[Indiana Jones|d'un universitario professor, razza dannata,<br />
che con d'una frusta la sola compagnia<br />
o d'una frusta, come nel film prima,<br />
sperduti tesori pel mondo va cercando<br />
contro bipartisan nemici, comunisti o nazisti?]]<br />
E come di [[Prometeo]] il grande spregio<br />
dinanzi al supplizio a cui [[Zeus]] Ctonio<br />
condannòllo per aver all'uomo il fuoco dato<br />
o [[Capaneo]] Argivo che là presso [[Satana|Dite]]<br />
impassibil fuoco tremendo pativa<br />
per aver di superbia gravemente peccato<br />
o d'[[Ettore]] Priamide il gran [[coraggio]],<br />
d'andar contro [[Achille]] bambino viziato<br />
sicuro della morte, ma deciso a resistere,<br />
così lodabile è la stoica accettazione<br />
e l'epica resitenza di conseguenza<br />
di chi ogni giorno la televisione accende,<br />
tornato dal lavoro al suo focolare<br />
dove la moglie e i figli lo aspettano,<br />
e sopportar deve tutto il pattume<br />
di [[reality]], [[talk show]] e [[soap opera]],<br />
come [[Amici]], [[Ballarò]], [[Beautiful]] e [[Un Posto al Sole]].<br />
E poi in fin de' conti, cos'è altro<br />
una soap opera se non l'epica storia<br />
d'un clan famigliare che per anni va avanti<br />
tra divorzi, corna, morti vere o fasulle,<br />
figli segreti ed eccitanti rivelazioni<br />
e che nel mar della storia impone la propria?
 
== Canto XII ==
Così dunque l'epica funziona,<br />
a questo serve e in tal modo fu scritta:<br />
sempre fu amata da' poeti e da' pazzi<br />
che abbiamo incontrato per strada<br />
sempre fu odiata dalli studenti tapini<br />
ch'al liceo classico - sventurati - d'andar decisero<br />
con la speranza di meno matematica fare,<br />
scoprendo che non solo la matematica c'è<br />
e di sovente la media de' voti abbassa,<br />
ma ch'inoltre l'altre materie,<br />
pesanti come un grande masso di montagna<br />
(che neanche tre uomini riuscirebbero<br />
a facilmente alzare) ci sono, e che tra queste<br />
lo studio di poemi e poemetti si trova.<br />
E verso la fine di questo andiamo<br />
che se pensaste che troppo lungo fosse<br />
aveste ragione, in quanto lo è:<br />
ma d'altronde, cari amici, è così che è<br />
la poesia epica; e siete pure fortunati,<br />
perché potevo anche metterci il testo<br />
a fronte in [[Greco]], o dilungarmi poteo<br />
sull'epica nordica o mesopotamica<br />
Parlare poteo di [[Gilgamesh]] il Sumero<br />
che a lungo dell'immortalità invano cercò;<br />
parlarvi poteo dell'epica ebraica,<br />
cioè quello che la [[Bibbia]] racconta<br />
e che nonostante la virtù sua letteraria<br />
mai a scuola si studia, e fors'è anche meglio;<br />
oppure di [[Loki]] gl'intrighi funesti<br />
della di [[Thor]] bontade, di [[Odin]] la saggezza<br />
cantare potevo. E di Sigfrido lo splendente,<br />
del suo per Crimilde grande amor<br />
e de' Nibelunghi l'altre famose gesta<br />
cantare potevo. E in fondo, visto che bastardo<br />
un poco io sono, un po' qui raccontaivela.<br />
Ma tempo è ora di deporre lo stilo<br />
ch'a lungo impugnai come fa il segaiolo<br />
con un arnese che poi scrive bianco<br />
quando le gesta di [[Jenna Jameson|Jenna]] o d'[[Eva Angelina|Eva]] ei segue<br />
e poi con quel suo inchiostro speciale<br />
ne testimonia per sempre il valore,<br />
e a voi nobili commensali, signori d'eroi<br />
pastori d'eserciti, bovari d'armate<br />
di narrar io [[cesso]], e un po' mi dispiace,<br />
storie d'eroi, di dei d'un tempo lontano,<br />
sì lontano che neanche Andreotti, il divo Giulio<br />
ancora in politica i primi passi non movea.<br />
Stretta la foglia larga la via,<br />
dite la vostra ch'io ho detto la mia.<br />
E soprattutto speriamo che voi riusciate a leggere tutta questa mia spatafiata fino in fondo, che minchia c'ho impiegato una vita a scriverla tutta, e poi mi sono dovuto anche indebitare e vendere i miei parenti come schiavi, senza contare poi il mazzo che si dovrà fare quel poveraccio d'un monaco amanuense che dovrà copiare tutto<ref>Da ultime attente ricerche filologiche, pare che l'unico pezzo veramente autentico del poema sia proprio questo pezzo in prosa finale</ref>.
 
== Note ==
<references />
 
== Voci collegatecorrelate ==
<references/>
* [[Poesia ippica]]
* [[Poesia metasemantica]]
* [[Iliade]]
* [[Odissea]]
* [[Eneide]]
* [[Omero]]
* [[Virgilio]]
* [[Google]]
* [[Orlando Furioso]]
* [[Divina Commedia]]
* [[Gerusalemme liberata]]
* [[Cantafavola]]
 
[[Categoria:Letteratura]][[Categoria:Poesie]]
== Voci collegate ==
[[Categoria:Poesie]]
*[[Poesia ippica]]
*[[Poesia metasemantica]]
*[[Iliade]]
*[[Odissea]]
*[[Eneide]]
*[[Omero]]
*[[Virgilio]]
*[[Google]]
*[[Orlando Furioso]]
*[[Divina Commedia]]
*[[Gerusalemme liberata]]
*[[Cantafavola]]
 
[[Categoria:Letteratura]][[Categoria:Poesie]]