Utente:Rum e pera/Sandbox3: differenze tra le versioni

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= Mela Stark =
== Il bollettino di guerra di Rum e pera ==
{{Css|Mimetica}}
{| width=100% align=center style="background: gold; border: 6px outset gold; color:black; margin-bottom: 5px;"
|<Font size="4"><center>'''BOLLETTINO DI GUERRA'''</center></font><Center>
<Font size="2">'''LA RUBRICA BELLICA DI RUM E PERA'''</font>
Questo è l'angolo delle mie riflessioni, so pensare e decido quindi di trasmettere in modo indelebile ogni mio pensiero e fidatevi: questa è unica nel suo genere</center> <center>Qui parlo di Nonciclopedia e di tutti gli utenti senza peli sulla lingua e non mi faccio scrupoli. Quindi buon {{USERNAME|ragazzo}}, se vedi scritto il tuo nome è proprio così e se hai da lamentarti vai direttamente [[Discussioni utente:Rum e pera|qui]], sappi che risponderò in un modo od in un altro'''</center>
|}


La Mela Stark è l'ultimo prodotto delle Stark Industries. Noi della Stark attraverso questo frutto, rinnoviamo copernicamente il mondo della frutta. È al capolinea il mondo di mele che non sparano missili. È l'ora in cui le mele aiuteranno le vecchie a portare le buste, l'ora in cui il famoso detto ''Una mela al giorno toglie il medico di torno'' viene reso realtà e le mele spareranno a vista su ogni dottore.<br />
Da il Mattino:<br />
rileggendo questo bel post mi sono venute in mente due cose. 1) al posto suo, lo girerei (dietro compenso, s'intende) all'Assessorato al Turismo: è più turisticamente invitante lui che le gare di varchetelle su cui si è fissato il capellaio matto incidentalmente sindaco. la seconda: capisco che lei sarà sposatissimo perciò non poteva dirla, ma in questo suo affascinante quadretto manca una cosa: il conturbante (per qualsiasi ometto dai 15 in su) sciamare, nei luoghi suddetti di frotte di studentesse in fiore. ricordo una volta che detti un appuntamento a un amico in cima alla salita di mezzocannone, alla mezza di un giorno fine aprile (e non mi dica che non capisce il riferimento climatico-stagionale....): benchè fosse sposatissimo, innamoratissimo, fedelissimo, dopo due decenni di tran tran casa ufficio casa, gli bastarono venti minuti di quel traffico ininterrotto di belle figliole (tra cui veri e propri miracoli della natura) per sbottare in un "maro' ma 'cca è nu paradiso!", detto con l'aria intontita-estatica di chi aveva raggiunto il nirvana....
ps. ribadisco che o' boss nun me piace. e che darei per vederla fra un mese con bandana in testa urlare a squarciagola in piazza plebiscito "booooorn in theee iuuusseeeeiii"...ahahahaha<br />
20/3/13 di Atem 61


== Mela Stark: una retrospettiva ==
= Camillo Benso Conte di Cavour =
La mancanza della Mela Stark si è fatta sentire nel corso della storia. Se la mela proibita fosse stata marchio Stark, mai Adamo ed Eva avrebbero potuto coglierla: se solo avessero provato ad avvicinarsi, il nostro prodotto li avrebbe fucilati e abiteremmo ancora l'Eden.<br />

La Mela sarebbe stata la panacea ad ogni evento negativo della storia.<br />
{{Dialogo|[[Qualcuno]]|Signore ho due notizie, una buona e una cattiva.|Cavour|Procedi.}}
Isaac Newton non avrebbe potuto inventare la gravità, che ci impedisce di levitare. Perché se gli fosse caduta la nostra mela in testa, sarebbe morto sul colpo. Vogliamo dimenticare Steve Jobs? Il malefico statunitense molti anni fa creò un marchio: Apple, che significa mela. Se tutta la popolazione delle mele fosse stata Stark, non avrebbe mai permesso di dare il nome della nobile stirpe delle mele. Da ricordare anche che se Biancaneve se avesse mangiato la Mela Stark non sarebbe stata avvelenata ma bensì super potenziata a tal punto da poter ammazzare la strega cattiva con un solo gancio destro.
{{Dialogo|Qualcuno|Il meridione è stato annesso.|Cavour|E quella cattiva?|Qualcuno|Questa era quella cattiva.}}
{{Cit2|Libera chiesa in libero stato|Cavour su come mandar a cagare il papa cortesemente.}}
'''Don Camillo Benson, presidente di Alpitour''' (Casa sua, [[prima]]-Casa sua, [[dopo]]) è stato uno dei più grandi registi della storia del cinema italiano. La sua gloriosa carriera fu resa immortale dal film neo-realista ''[[Risorgimento|Il Risorgimento]]'', opera che vinse 10 [[Oscar]], impresa che viene ricordata tutt'ora in tutti i libri di storia nostrani. Fu anche il primo presidente del consiglio per aver detto ''sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa'' e uno dei più grandi impresari del turismo europeo. Sosteneva fortemente che il [[Piemonte]] dovesse essere il punto di riferimento dello sviluppo, che l'[[Italia]] doveva essere libera ed indipendente dagli stranieri e che il [[casatiello]] fosse più buono del [[panino napoletano]]. Oggi si trova in aspre battaglie legali con [[Neoborbonici]], [[C.H.I.E.S.A.]] e [[Lega Nord]], e viene accusato di aver:
*Rubato al [[Padania|Nord]]
*Rubato al [[Terronia|Sud]]
*Rubato al [[Centro]]
*Ucciso [[Sean Penn]] in [[Philadelphia]]
*Ucciso [[Bambi]]

== La storia ==
Cavour nasce da suo padre e sua madre, una cosa mai vista prima. Nacque esattamente il [[10 agosto]] [[1810]] alle 7:33, appena in tempo per permettere al padre di comprare i biglietti last minute per le [[Bahamas]]. Nella sua famiglia tutti avevano la passione di unire le cose:
*Suo padre Richard, cantante, aveva la passione di unire vari generi, tipo l'[[Heavy Metal]] con i Cori delle Mondine.
*Sua madre, si era unita in matrimonio col marito.
*Suo zio, era partito per gli [[USA|Stati Uniti]]
Il piccolo Cavour, da parte sua si faceva valere unendo ogni oggetto che vedeva come la pasta alle acciughe con la marmellata, il fuoco con la benzina: tutto questo finché a 13 anni non tentò di unire le prese della corrente rimediando una scossa da 70 milioni di Kilowatt. Fu la svolta, il padre ebbe l'illuminazione, grazie alla forte luminescenza che stava emanando suo figlio, di iscrivere il figliolo al [[Liceo Classico]]. Si trattò di un'intuizione pessima, dal momento che il giovane Cavour aveva creduto [[Plauto]] il [[cane]] di [[Topolino]] per oltre otto mesi. Il suo periodo al liceo fu segnato dalle difficoltà e le bacchettate su mani e piedi e dal soprannome ''Foxy'' per l'abilità di trasformare le pagine della [[Bibbia]] come [[carta igienica]]. Nonostante un rendimento agghiacciante, il giovane Cavour riuscì a superare brillantemente anno dopo anno grazie ad una dote che nessuno aveva e che il preside riteneva essenziale in ogni studente: mangiava le gomme attaccate sotto i banchi. Dopo aver ottenuto il diploma su ''in che misura Giulio Cesare ha influito sul triplete dell'Inter'', cercò di [[Test di ammissione alle scuole militari|iscriversi all'esercito]]. Dopo un periodo al presso del capitano nel quale era incaricato di fare il caffè, si mise in testa di studiare, cosa fatta alla lettera dal giovane Benso che si tatuò in fronte la parola ''studiare''. Dopo un breve periodo nel quale era diventato popolare tra i cadetti che lo usavano come lumino poiché il suo tatuaggio brillava al buio e tra gli alti gradi dell'esercito perché lo avevano scambiato per l'altro [[Don Camillo|Camillo]], fu espulso con sommo disonore dall'accademia dopo un aver:
*Ruttato in faccia al colonnello
*Finto malattie indicibili per evitare gli allenamenti
*Portato a casa 16 granate per capodanno
*Sniffato nitroglicerina
*Esultato al gol di [[Edinson Cavani|Cavani]] a durante [[SSC Napoli]]-[[Juventus]] sapendo benissimo che il generale tifasse per la vecchia signora
*Scritto il suo nome male. ''Ma io non so quale è il mio cognome'', così tentò di giustificarsi, ma nessuno volle credergli

== L'Italia dopo il [[1848]] ==

Dopo il fallimento delle rivoluzioni democratiche, una maledizione tutt'ora esistente che affligge il centrosinistra, si assistette alla ricostituzione di regimi polizieschi, una vera manna per gli scrittori gialli dell'epoca, e repressivi: infatti chiunque sarebbe stato presa bastonate o usati per a scopo di vivisezione se:
*Non la pensavi come voleva il regime
*Non sognavi come voleva il regime
*Ti facevi le pugnetta mentre eri a letto
*Non mangiavi quello che diceva il regime
*Non ridevi alle [[Silvio Berlusconi|barzellette del regime]]
Lo [[Vaticano|stato della chiesa]], sotto il controllo di [[Pio IX]], un uomo famoso per saper fare parrucche con i peli pubici, assunse posizioni sempre più rigidamente condannando a morte [[Galileo Galilei]] pisciando sui libri di [[Copernico]], bruciando disegnini con la faccia di [[Giordano Bruno]] e chiunque accettasse l'[[evoluzionismo]] avrebbe beneficiato della possibilità di incontrare [[San Pietro]] [[morte|prima del tempo]].<br />
Nel [[Regno delle due Sicilie]], dove le notizie arrivavano con un ritardo assurdo e pochi giorni prima il paese era andato in lutto per commemorare la scomparsa di [[Giulio Cesare]], la polizia borbonica iniziò a provare i fucili nuovi di zecca il più realisticamente possibile, sparando su ribelli e passanti; questo passo è totalmente in disaccordo con la famosa dottrina [[Neoborbonici|neoborbonica]], come spiegato dal grande studioso [[Pino Aprile]], lo stesso uomo che nel [[2009]] aveva affermato che i dinosauri si fossero estinti a causa di un peto micidiale di [[Vittorio Emanuele II d'Italia]], durante il meeting di [[Ischia]] composto da un folto pubblico composto dalla mamma e dalla zia:
{{Quote|Non è vero, i piemontesi con le loro uova, sì le uova perché in realtà sono dei rettiliani, hanno preso il controllo della mente degli onestissimi nostri concittadini iniziando a chiedere cazzate come la libertà di stampa e la sanità pubblica. Secondo me poi, la polizia borbonica, non era altro che formata da piemontesi mutaforma|Pino Aprile, saggio ''come dire un paio di cazzate per farsi un abbuffata a sbafo in una città a caso'' Ed. Cap'e cazz.}}
In [[Toscana]] ben più dura fu le repressione, come ordinato da Leopoldo di Toscana (nel caso ve lo stesse chiedendo: sì, è quello di [[braccio di ferro]]) condannando la cittadinanza a bere solo Chianti annacquato o per i casi più gravi il [[Tavernello]]. Dopo la pace di [[Milano ]]con l'Austria, Vittorio Emanuele sciolse le camere, gettando acido solforico sulla camera da letto e del bagno per sfogare la rabbia e invitando la popolazione a seguire più le sue idee (tipo costruire da lì in poi solo case fatte di mattoncini lego) pena di fare la fine delle camere. Il nuovo governo tenuto in mano da Massimo d'Azeglio, grazie alla sua manona gigantesca e un servilismo tale da impaurire persino [[Emilio Fede]], prese un serie di decisioni, sia di sua iniziativa sia altre ordinategli dal re. La più famosa di queste fu la cosiddetta ''legge Siccardi'', dal nome di un contadino analfabeta di [[Sondrio]] a cui dare la colpa nel caso il papa si fosse adirato:
*Abolizione del foro ecclesiastico, d'ora in poi anche i preti potevano essere condannati e non a giocare a carte aspettando il giudizio di [[Dio]]
*Abolizione del diritto d'asilo nei luoghi consacrati, fino ad allora anche se ti eri divertito a giocare a [[GTA]] nella vita reale bastava andare in una chiesa e non venivi processato
*Riduzione delle feste religiose, fino al [[1849]] infatti qualsiasi giorno dedicato ad un santo era festivo, 365 giorni di feste all'anno circa
*Controllo del fisco ecclesiastico, fino ad allora la chiesa spiegava il possesso di ville d'oro e anelloni di platino da fare invidia a [[Saturno]] con: ''mistero della fede''
*Abolizione della censura ecumenica, ancora credevano che la terra fosse piatta e che l'[[America]] fosse un'invenzione sotto effetto di [[datura]] da parte di [[Cristoforo Colombo]]
Cose ovviamente prese bene dalla chiesa che minacciò di ritirare le nuove leggi pena fulminazione da parte di [[Gesù Cristo]]; d'Azeglio rispose:
{{Quote|{{Dimensione|120%|Tanto c'ho il parafulmine}}|In effetti ci aveva creduto.}}

== La politica interna ==

Cavour, dopo una serie di viaggi in tutta Europa stile [[Eurotrip]] e un viaggio in [[Olanda]] dove fu beccato dalla polizia mentre pisciava dal tetto del suo hotel sotto effetto [[Marijuana]], decise di dedicarsi all'agricoltura di famiglia, la stessa famiglia che aspettava da oltre un secolo che crescesse l'albero di salsiccie e monete dopo averne seminati a quantità. Camillo Benso prese questo impegno molto seriamente, tranne il venerdì quando guardava i film di [[Fantozzi]], fondando la prima banca del seme del mondo, così da avere il più grande quantitativo di semi da piantare e così ottenere un enorme massa di contadini. Nel [[1847]], divenne persino il direttore del ''Risorgimento'', un giornale dedicato ai problemi di erezione, appassionatosi delle imprese del giovane impresario. In breve tempo, il Risorgimento iniziò anche a parlare di politica, attirando le simpatie di vari esponenti della politica sabauda, con le sue idee europeiste e i suoi consigli terapeutici. (Buon paragrafo sull'entrata in politica). Migliorò il sistema burocratico, nel quale prima chiunque fosse un aristocratico avrebbe potuto fare il funzionario, come nel [[1822]] quando il cane di un lontano zio dei Savoia divenne ministro degli interni e seppe anche farsi valere in politica internazionale, smentendo i suoi avversari che lo accusavano di avere fegato, anche se di lì a poco se lo sarebbe dovuto far trapiantare.<br />
Alcune politiche Cavoriane però fecere calare i consensi intorno a lui per un enorme deficit che sia stava materializzando, a causa di alcune spese folli tipo sostituire ogni strada con una ferrovia o il tentativo di canalizzazione così da trasformare [[Vercelli]] in Venezia per evitare di fare viaggi troppo lunghi. Il picco dell'opposizione fu nel [[1855]], dopo la minaccia del Papa di trasformare tutti i piemontesi in maiali (la chiesa era ancora molto convincente per qualsiasi cosa dicesse) per l'abrogazione di alcuni ordini religiosi giudicati dal primo ministro inutili come:
*L'ordine dei frati mocaccini
*L'ordine dei frati maledettini
*L'ordine dei Franchiani (la versione tirchia dei Francescani, avevano pure accorciato il nome per risparmiare tempo)
*L'ordine delle suore di apertura
*L'ordine delle suore di semi clausura
*L’ordine dei cuochi
*L'ordine degli ordinati

== Il ritorno di Mazzini ==
{{Cit2|Se mi paragonano a Mazzini li uccido|Che Guevara dimostra tutto il suo rispetto per Mazzini.}}
[[File:Giuseppe Mazzini disperato.jpg|right|thumb|250px|La reazione di Garibaldi alla domanda: ''Posso venire pure io ad aiutarvi?'']]
[[Giuseppe Mazzini]] e i suoi seguaci, dopo essere scappati dalle miniere di carbone dove erano stati condotti tempo prima, decisero di riorganizzare i moti rivoluzionari così da unire l'Italia, ma questa volta decisero di vestirsi da [[Power Ranger]]. Decimate le sue legioni nel [[1853]] da un gruppo di grossi austriaci incazzati neri per le avances dei suoi uomini, fondò un nuovo partito politico: il partito d'azione; motto appreso alla perfezione dai suoi ultimi alleati che fuggirono in pedalò verso l'isola [[d'Elba]]. Per l'ultima azione non c'era nessuno, neanche i party organizzati ogni sabato sera riuscivano a convincere la gente a seguirlo, persino il suo gatto Piergiorgio preferì soffocarsi con una palla di pelo piuttosto che fare figure di merda. Gli unici a seguirlo furono Giuseppe Ferrari e [[Carlo Pisacane]], convinti entrambi dalla promessa di avere una bella festa al ritorno sia dalla minaccia di Mazzini di tagliar loro le palle; accertata l'impossibilità di raggiungere [[Casablanca]], si diressero verso Sapri. Qui, come promesso dal capo, dovevano trovare una folla pacifica e aperta di mente: appena arrivati gli indigeni saprani, avendo visto i due con dei vestiti addosso, li scambiarono per malvagi esseri demoniaci e chiamarono la polizia borbonica che li uccise tutti e due.
{{Quote|Sempre meglio di una festa con Mazzini che storpia il mio cognome in Pisagatto per fare il simpaticone|Pisacane.}}
Persino in [[Sicilia]] fallirono i moti, dove i rivoluzionari furono cacciati via da una guardia armata di [[cannolo|cannoli]] e il tentativo di uccidere [[Ferdinando II di Borbone]], poiché il cecchino sbagliò la direzione del fucile e si ammazzò da solo. I pessimi risultati furono accolti dagli ultimi restanti con il trasferimento alla ''Società Nazionale'' e con una grattata di palle, cosa fatta anche da Garibaldi in futuro durante il loro incontro, memore del passato portasfiga del rivoluzionario. Nel 1857 la Società Nazionale iniziò a discutere sul piano del raggiungimento dell'indipendenza, il cui motto era ''Italia, Vittorio Emanuele e figa a volontà'' per convincere a unirsi il maggior numero di persone possibile, ma il confronto rinviato: quel giorno giocava il Napoli contro la Juve e Garibaldi, tifosissimo del Napoli, preferì guardarsela da solo piuttosto che con quel [[Tifoso della Juventus|gobbo]] di Daniele Manin.

== La seconda guerra d'indipendenza ==

Il Piemonte già in quel periodo anticipava i tempi, accogliendo nella regione ogni esule politico o disoccupato, cosa che imbestialì alcune [[Leghista|frange di lavapiatti]] che si organizzarono in [[Ronda padana|ronde]] decisi a distruggere ogni locale di proprietà di uno straniero, ma finivano continuamente contro i vetri. Nel 1857 (ne sono successe di cose quell'anno) fonda anche la Società Nazionale, addossando la segreteria al siciliano Giuseppe La Farina, trovato in un pasticcieria in cui faceva la granita al gusto granita. Era una mossa vincente, non solo perché sapeva giocare a carte, riuscì a radunare tutti i delusi di Mazzini, ma ne erano troppi e decise di mandarli al macero in Crimea. Protestò Mazzini: ''volevo che morissero per colpa mia''. Incredibilmente l'esercito piemontese ottenne delle vittorie insperate e in virtù di un antica legge europea che se dimostravi che uno portava sfiga sul serio, saresti stato invitato al congresso delle nazioni. Cavour parlò degli effetti negativi dell'egemonia dell'Austria sul paese che favoriva l'instaurazione di regimi democratici e spiegò che il Piemonte era l'unica nazione che avrebbe garantito la vittoria delle correnti moderate, nonostante il discorso nessuno lo prese sul serio. Disperato, ricorse al suggerimento del suo amico Vittorio Emanuele, ovvero di stupire la platea facendo le pernacchie con le ascelle e lo fece: tutti iniziarono ad acclamare Cavour e sostennero ogni azione dell'Italia.
{{Citazione|Anvedi che alla fine aveva ragione Manuelone!|Cavour stupito}}
Nel marzo del 1857 (sempre quest'anno! Poi si lamentano che gli studenti confondono le date) Cavour portò a termine il suo progetto, arrivando alla rottura delle relazioni con l'Austria: non bastò la liberalizzazione del cioccolato al pistacchio, ormai la sua egemonia era finita. Il [[13 gennaio]] [[1858]] [[Napoleone III]] sopravvisse ad un attento voltogli dal mazziniano Felice Orsini e Cavour, per evitare un incidente diplomatico con la Francia, addossò le colpe a Mazzini, il quale si ritrovò inseguito da un orda di mangiarane armate di forcone mentre era a [[Marsiglia]] a prendere il sole.<br />
Il 20 luglio del 1858, Cavour e Napoleone III si ritrovarono a Plombieres, località sperduta famosa per non essere mai esistita, stipularono una serie di accordi, sia militari sia personali:
*Se l'Austria attacca il Piemonte, aiutiamo il Piemonte
*Se aiuto il Piemonte Cavour mi da la sua figurina di [[Zinedine Zidane|Zidane]]
*Se vince il Piemonte, Cavour offre una pizza
*Se vince l'Austria, Napoleone offre [[pizza]] e coca cola perché ha proposto la scommessa
*Al [[Papa]] gli regaliamo la chiave per i cessi pubblici di [[Roma]]
*Il mezzogiorno resta così, non vogliamo mica introdurre una seconda ora legale
L'accordo era fatto, l'Italia si sarebbe unita e i Savoia sarebbero diventati i legittimi re del paese, una delle decisioni più folli della storia dell'umanità, peggio di quella volta di affidare a [[Nerone]] il compito di capo dei pompieri. Per legittimare l'accordo, la figlia Emanuele II, Clotilde, avrebbe sposato il cugino di Napoeone III, Gerolamo Napoleone: un uomo dall'aspetto agghiacciante, appena nato lo trasferirono dai veterinari e durante le foto scolastiche le fotocamere andavano in tilt; insomma era un uomo brutto, talmente brutto che sembrava un quadro di [[Pablo Picasso]]. A confermare quest'ipotesi, nei campi di concentramento gli [[Ebreo|ebrei]] dovevano scegliere se vedere una sua foto o finire nelle camere a gas, chi scelse la prima opzione non dimenticò più il suo volto. La guerra era vicina e le continue provocazioni di Cavour tipo:
{{Quote|Forza Germania!}}
{{Quote|Le austriache sono delle cesse rivoltanti!}}
Il [[23 aprile]], dopo che Cavour rifiutò l'ultimatum postogli dall'Austria, quest'ultima dichiarò guerra, la battaglia fu chiamata ''Italia vs Austria'' o ''Seconda guerra d'indipendenza'', a causa della dipendenza da erba dello schieramento oltralpe combattuta alla clinica ''Maria Addoloratissima po'mal e'mol''. Persino Garibaldi venne a combattere con la sua armata, ma senza Tom Tom, un errore che si rivelerà fatale i giorni succedenti quando lui e i suoi uomini si trovarono ad un'abbuffata di [[birra]] e würstel al confine della [[Germania]]. Sembrava fatta, anche la orda austriaca che non aveva smesso di fumare, [[Milano]] e molti altri territori erano sotto il controllo del Piemonte, se non che quel gran geniaccio di Napoleone ritirò le truppe per fare uno scherzo e fece trovare il Piemonte con la merda fino al collo; Cavour si dimise, la popolazione temeva un'invasione austriaca e il parlamento era in subbuglio, a questo punto Vittorio Emanuele fece una cosa imprevedibile: si tolse i pantaloni e scappò urlando dalla sua residenza affidando il governo a Rattazzi, perché il suo cognome lo faceva ridere, così diceva. Il [[16 gennaio]] tornò al potere Camillo Benso poiché Rattazzi era morto a causa di una trappola per topi e come prima cosa scambiò con Napoleone la Nizza e la Savoia per la [[Toscana]] e l'[[Emilia]], poi provvidero a scambiarsi le carte e finire una volta per tutte l'album Panini.

== La spedizione dei 1000 ==

Morto Ferdinando II dopo aver tentato di ingoiare un piatto di [[cozze]] intero, compreso il piatto di porcellana, divenne re [[Francesco II]], l’uomo che aveva scambiato per sei mesi la [[Basilicata]] per un ingrediente della pizza margherita. Franceschiello II, l'uomo che appena sentiva la parola riforma si infilava due dita nel culo e iniziava a gridare ''o'fragolone'', fece dimettere Carlo Filangieri, a causa di alcune riforme come quella che obbligava gli uomini a tatuarsi la sua faccia sul pube per dimostrare la loro fedeltà al re. Cavour decise quindi di invadere il [[regno delle due Sicilia]] per spodestare un re di tale arguzia e usare i suoi sudditi in carne arrosto per le sue grigliate primaverili, almeno così dicono i [[Neoborbonici]]. Non poteva farcela da solo e chiamò Garibaldi, che in quel momento era in vacanza in [[Brasile]] e rispose:
{{Dialogo|Garibaldi|A Camillo, io non ce la faccio entrò questa settimana, vengo a cavallo tra Aprile e Maggio|Cavour|Ma non è meglio che vieni in aereo che fai prima?}}
Tornato in Italia sul suo cavallo, incontrò il suo amico alla pizzeria pulcinella.
{{Dialogo|Cavour|Mamma mia sei tornato! Ma dove l'hai comprato quel cavallo|Garibaldi|[[Eh?]]? Senti parliamo di cose serie, che devo fare?|Cavour|Dobbiamo unire l'Italia, non posso permettere che il sud continui a essere governato da qull'imbecille di Francesco II!}} {{Dialogo|Garibaldi|Tu vieni?|Cavour|Ma si, non ti preoccupare.|Garibaldi|Va bene, quanto siamo nella spedizione?}} {{Dialogo|Cavour|Ne saranno così tanti che non riuscirai a contarli|Garibaldi|Fico!}}
Non poteva sapere che Cavour aveva sfruttato il fatto che Garibaldi non sapesse contare e gli affibbiò 1000 uomini e lo stesso Cavour per non venire fingeva problemi tipo ''domani devo incontrare la zia'', ''ho il mal di mare'', ''ho il mal di auto'', ''ho il mal di male'', ''ho le morroidi'', il massimo il giorno prima della partenza:
{{Dialogo|Garibaldi|Eddai vieni, dai che ci andiamo a mangiare la granita a Palermo!|Cavour|Non posso rischiare di morire, ho moglie e figli io!}} {{Dialogo|Garibaldi|Ma tu non ha figli!|Cavour|Bè, potrei averne.}}
Garibaldi, come da accordi, avrebbe dovuto trovare un enorme veliero da guerra pieno di cannoni e scialuppe di salvataggio, trovò invece un gommone e qualche canotto di salvataggio: al momento del varo, rischiarono pure di bucare l'imbarcazione. Cavour, che faceva del suo intuito la sua miglior arma, mandò Garibaldi a svolgere una serie di mansioni al posto suo, come quella di partecipare al matrimonio di suo zio Pietroalberto, di prendere una crostata di mele da sua nonna e di sorbirsi i lamenti interminabili di suo cugino che era stato appena mollato dalla ragazza. Dopo un mese di tribolazioni, il Giuseppe Nazionale e la sua armata arrivarono a Lampedusa, dove furono rispediti a Genova come clandestini. Ritentó una seconda volta ed arrivó a Marsala e la prima cosa che fece, oltre che scolarsi una bottiglia dopo l'altra, fu avvertire Cavour dell'esito del viaggio:
{{Quote|Garibaldi|A Camì, io ho cercato, ma non la trovo proprio l'altra Sicilia!}}
Al suo arrivo, Garibaldi trovò una situazione bene peggiore di quella descritta da For Men, il regno delle sue Sicilie era arretrato in un modo esagerato, l'apice quando vide un murales con scritto: ''W LA FICAM, by Caius Iulius Caesar''. In una situazione disperata, dove era possibile ammirare persino dei dinosauri e una folta presenza di dodo, risucì ad arruolare gran parte dei contadini siciliani, mostrando loro una cosa che non avevano mai visto prima: il fuoco. La nuova scoperta fece unire gran parte di loro che per la prima volta indossarono dei vestiti, delle orripilanti giacche rosse proibite dalla convenzione di Ginevra, considerate il colpo finale alla moda ottocentesca. Fortunatamente Garibaldi riuscì man mano a conquistare la Sicilia senza problemi, tranne nell'episodio del Bronte, dove i contadini siciliani di quel periodo furono scambiati per scimmie e fucilati da Nino bivio, noto appassionato della caccia. Conquistò anche la Calabria, in quel periodo abitato solo da asini e vacche e la Basilicata, creduta fino ad allora una leggenda metropolitana. Dulcis in fondo la Campania, soprattutto grazie all'abbuffata di sfogliatelle e babbà da parte dei mille, che segnò la fine del dominio borbonico, con Francesco II che scappò dal papa, il quale ogni notte gli raccontava una favola per fargli passare l'arrabbiatura.<br />
Arrivata la notizia della vittoria dell'eroe dei due mondi, Cavour arrivò a Napoli, dove trovò un Garibaldi piuttosto cambiato:
{{Dialogo|Garibaldi|Annare'! T'vuò movere che sto puzzann'e famm!|Cavour|Peppì, ti prego non andare a conquistare Roma|Garibaldi|Nun me ne fotte proprio, i'vogl'i a vedere Roma - Napoli!}} {{Dialogo|Cavour|Guarda che il Napoli gioca in casa!|Garibaldi|Bbuon, accussì me ved' a'partit magnann pizza e friarielli!|Cavour|Fortuna}}
I due finirono di mangiare la pizza fatta dalla moglie di Garibaldi e Peppino andò a Teano ad incontrare Vittorio Emanuele, con la scusa di quest’ultimo di aver sognato la bolletta vincente della giornata di serie A, mentre Benso si ritrovò in ospedale dopo indigestione di panzarotti.<br />
Diventato presidente del consiglio, ebbe un sogno nel quale un certo Silvio Berlusconi sarebbe diventato più volte presidente, preferendo morire piuttosto che ricordare quell'incubo.

== Cavour oggi ==
[[File:Viale Cavour.jpg|right|thumb|200px|Abbiamo voluto ricordarlo così: con la strada vicino casa mia.]]
Oggi è morto, tuttavia il suo ricordo rimane vivo in tutta Italia grazie a piazze e vie a lui dedicate, ne sono talmente tante ormai che viene considerato un organo regionale o in un alcuni casi un suffisso obbligatorio per indicare un luogo di riferimento. Il massimo della popolarità a Napoli, dove la concentrazione di traffico e smog ha creato uno strano culto avverso a quella piazza: il [[Neoborbonici|Neoborbonismo]].

== Curiosità ==
*Pare che sia un Neoborbonico.
*Secondo alcuni era un religioso convinto
*La sua scelta iniziale come nome della nuova nazione era Gotham City
*Cavour al contrario si legge Ruovac

== Film ==
Sulla vita di Cavour sono stati girati
*''Don Camillo''
*''Don Camillo e Peppone''
*''Don Camillo e Bismarck''
*''Don Camillo contro gli austriaci''
*''Don Camillo contro [[Mazinga]]''
*''Don Camillo ed i saldi di fine stagione di Nizza''

== Voci correlate di nome Camillo ==
*[[Camillo Ruini]]
*[[mucca|La mucca Camilla]]
*[[Mulino Bianco|Le camille del Mulino Bianco]]

== Voci correlate per davvero ==
*[[Risorgimento]]
*[[Prima guerra d'indipendenza]]
*[[Seconda guerra d'indipendenza]]
*[[Spedizione dei mille]]
*[[Terza guerra d'indipendenza|Seconda guerra d'indipendenza e mezzo]]
*[[Giuseppe Garibaldi]]
*[[Giuseppe Mazzini]]
*[[Casa Savoia]]
*[[Vittorio Emanuele II]]
{{Risorgimento}}
{{portali|Risorgimento}}

[[Categoria:Personaggi storici]]
[[Categoria:Eroi nazionali]]

= Madagascar =

{| border="6" cellpadding="3" cellspacing="3" bgcolor="#FFDEAD" style="float:right; margin-left:10px"
! [[File:Freezer e monti innevati.jpg|125px]]
! [[File:Orso simbolo della Groenlandia.png|120px]]
|-
! colspan="2" | M A D A G A S C A R
|---- bgcolor="#FFFFF"
| Nome ufficiale: || '''Madagascar'''
|---- bgcolor="#FFFFF
| Nome al contrario: || '''Racsagadam'''
|---- bgcolor=''#FFFFF''
| Capitale: || Non hanno una lira
|---- bgcolor="#FFFFF"
| Città importanti: || Non ce ne sono altre
|---- bgcolor="#FFFFF"
| In guerra con: || Gli avversari del Madagascar
|---- bgcolor="#FFFFF"
| Posizione: || Sul pianeta Terra
|---- bgcolor="#FFFFF"
| Lingua: || Tra il rosa e il rosso
|---- bgcolor="#FFFFF"
| Abitanti: || Qualcuno ce n'è, basta trovarli
|---- bgcolor="#FFFFF"
| Sport Nazionale: || Sopravvivere
|---- bgcolor="#FFFFF"
| Densità: || Simile a quella delle bistecche
|---- bgcolor="#FFFFF"
|}

{{Cit2|Madagascar? Ma non era un film?|Intelligentone su Madagascar.}}
{{Cit2|D'animazione?|Intelligentone ancor più intelligentone sul Madagascar.}}

Il '''Madagascar''' è quell'enorme [[cacca|massa di sostanze organiche anfibie]] sprofondata nell'oceano Africano estremamente odiata dalla [[chiesa]] poiché con la sua esistenza, comproverebbe l'ipotesi che anche [[Dio]] qualche [[cazzata]] l'abbia fatta anche lui.<br />
[[Non avere un cazzo da fare|Per chi volesse andare in Madagascar]], deve sapere che i pochi aerei ([[Alitalia]] classe'[[1932|32]]) sono abbastanza inaffidabili, come testimoniato dal fatto che le [[hostess]] sono [[suora|suore]] e che appena giunti a terra il pilota si mette a baciare la terra. [[Nessuno]] sa comunque la posizione esatta del Madagascar, compresi i geografi, che al posto di mettere l'isola nel posto giusto ci mettono degli adesivi, facendoci sbattere continuamente le navi di passaggio.

== Storia ==

I primi ad avvistare il Madagascar furono i [[Bantu]] che tentarono di raggiungerlo a piedi, non esistendo ancora le barche: tentativo misteriosamente fallito. Riprovarono una seconda volta nuotando ma diventarono ben presto stuzzichini per i temibili [[delfino|delfini squartatori preistorici]]. Le prime testimonianze scritte ci arrivano dal [[Corano]] con [[Maometto]], che per non sfigurare con gli [[Ebreo|Ebrei]], si inventò che quella fosse la terra promessa dell'Islam, ma era veramente schifosa e non esitarono a fuggire via. I pochi rimasti, principalmente busoni, pazzi, prostitute, biddai, hipster, busoni pazzi, pazzi pazzi, prostitute pazze, biddai pazzi e hipster pazzi, come chiunque {{s|sano di mente}} avrebbe fatto, costruirono capanne. Sotto il livello del mare.<br />
Il primo essere umano sano di mente a raggiungere il Madagascar fu [[Marco Polo]], convinto da antiche leggende locali volenti essere nel sottosuolo la [[figa]], che in effetti non si sapeva bene che fosse a quei tempi, con la nave ''Madonna Addoloratissima po'mal e mol'' e circa 200 uomini affamati di conoscenza e della cosa sopracitata. Dopo circa 16 spedizioni finite male, Marco Polo e la sua ciurma riuscirono a raggiungere il Madagascar, schiantandosi rovinosamente contro gli scogli. Dopo aver iniziato a prendere a picconate il suolo invano, iniziarono a prendere a picconate il capitano colpevole di averli fatti arrivare in un isola così schifosa che [[Silent Hill]] al confronto sembrava [[Capri]]. Nei secoli successivi arrivarono gli [[Inghilterra|inglesi]], che ci arrivarono per sbaglio, i [[Francia|francesi]], che ci arrivarono per sbaglio e [[qualcuno|qualcun'altro]], giunto lì probabilmente per sbaglio. Nel [[1960]] il Madagascar ottenne l'indipendenza, con grande soddisfazione della Francia che non vedeva l'ora di liberarsi di quel [[Scherzo della natura|Caso geografico]]. Gli anni successivi iniziarono tremende guerre a base di lanci di [[banana|banane]] e [[cocco|cocchi]], intrighi politici che videro un gorilla come presidente del consiglio e la vittoria da parte del [[SSC Napoli|Napoli]] dello [[scudetto]].

== Tradizioni ==

== Clima ==

== Turismo ==

== Ambiente ==

= Antonio De Curtis =

{{Cit2|Acca nisciùn è fess!|Totò, beccato mentre tentava di uscire dal ristorante senza pagare.}}
{{Cit2|E io pago!|Totò paga il conto.}}
{{Cit2|Ma mi faccia il piacere|Totò inviato speciale di [[Striscia la notizia]]}}
{{Cit2|Vede, far piangere è semplice: basta una lacrima, un bambino che piange, far ridere è molto più difficile|Totò spiega la qualità dei suoi film.}}
{{Cit2|L'avrei scritto meglio io|Antonio De Curtis giudica questo articolo.}}
{{Cit2|Acca nisciùn è fiss|Totò commenta la crisi italiana.}}

'''Totò''' (Casa sua, [[15 febbraio]] [[1898]] - [[Roma]], [[15 aprile]] [[1968]], concerto dei [[Rolling Stones]]), il cui nome completo è astruosamente lungo e per questo [[l'autore di questo articolo]] eviterà di citarlo soffrendo di cardiopatia<ref>Se proprio ne avete voglia... http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_de_Curtis</ref>, è stato un attore, produttore, cantautore, aviatore e un motore napoletano ed è la prova {{s|vivente}} che [[Pippo Franco]] avrebbe fatto meglio a dedicarsi al giardinaggio.<br />
La sua cinematografia, considerata al calibro di quella di [[Charlie Chaplin]] o dei provini del [[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]], viene tuttora guardata soprattutto dai giovani napoletani, cosa che on stretto collegamento con la percentuale di [[Riccardone|riccardoni]] cinematografici esageratamente alta nel capoluogo [[Campania|campano]].<br />
Il '''principe''' Antonio de Curtis, appellativo cui pensa di togliere dopo aver visto un [[Cinepanettone]] di [[Cristian De Sica]], considerato principe della risata, nella sua prolifica carriera cinematografica è riuscito a realizzare ben 50 titoli dal variété e l'avanspettacolo, 9 telefilm e ben 97 film; una cosa di per se inspiegabile se considerato il terribile male che affligge il comico sin dalla nascita: essere [[Napoletano]].

== Note ==
{{note}}
<references />

Versione attuale delle 20:37, 3 set 2019

Mela Stark

La Mela Stark è l'ultimo prodotto delle Stark Industries. Noi della Stark attraverso questo frutto, rinnoviamo copernicamente il mondo della frutta. È al capolinea il mondo di mele che non sparano missili. È l'ora in cui le mele aiuteranno le vecchie a portare le buste, l'ora in cui il famoso detto Una mela al giorno toglie il medico di torno viene reso realtà e le mele spareranno a vista su ogni dottore.

Mela Stark: una retrospettiva

La mancanza della Mela Stark si è fatta sentire nel corso della storia. Se la mela proibita fosse stata marchio Stark, mai Adamo ed Eva avrebbero potuto coglierla: se solo avessero provato ad avvicinarsi, il nostro prodotto li avrebbe fucilati e abiteremmo ancora l'Eden.
La Mela sarebbe stata la panacea ad ogni evento negativo della storia.
Isaac Newton non avrebbe potuto inventare la gravità, che ci impedisce di levitare. Perché se gli fosse caduta la nostra mela in testa, sarebbe morto sul colpo. Vogliamo dimenticare Steve Jobs? Il malefico statunitense molti anni fa creò un marchio: Apple, che significa mela. Se tutta la popolazione delle mele fosse stata Stark, non avrebbe mai permesso di dare il nome della nobile stirpe delle mele. Da ricordare anche che se Biancaneve se avesse mangiato la Mela Stark non sarebbe stata avvelenata ma bensì super potenziata a tal punto da poter ammazzare la strega cattiva con un solo gancio destro.