Pettenedda: differenze tra le versioni
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[[File:Samara davanti al pozzo.jpg|thumb|right|300px|Una pettenedda inglese: lo si capisce dal tipico ambiente soleggiato.]] |
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La '''pettenedda''' è una creatura leggendaria sardo-malvagia il cui nome si pronuncia bene quando si ha il naso chiuso. |
La '''pettenedda''' è una creatura leggendaria sardo-malvagia il cui nome si pronuncia bene quando si ha il naso chiuso. |
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[[File:Angela merkel malefica.jpg|thumb|right|Potrebbe costei, secondo quanto riportato in descrizione, essere una pettenedda? No: le culone per i pozzi non ci passano.]] |
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== Descrizione == |
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La pettenedda è una creatura così grottesca che più che descriverla è meglio rifarla direttamente da capo.<br />Secondo la tradizione folklorica sarda questa creatura avrebbe delle sembianze femminili molto aggraziate e dolci, si potrebbe dire addirittura acquee, ma abitando in fondo ai pozzi è piuttosto normale. Il problema è che suddette forme non apparterrebbo all'''Homo sapiens'', ma a una famiglia di invertebrati della quale ora non mi sovviene il nome. Va da sé perciò che non siamo ad alti livelli di seducenza. Ma non disperiamoci, magari la pettenedda ha due fianchi da urlo...<br />Dunque, dicevamo: nonostante la forma base di donna la pettenedda ha subito un secolare modellamento dei lineamenti dovuto alle correnti, come un sasso in fondo al letto d'un fiume, facendole perdere i tratti umani e avvicinandola anzichenò alle forme di vita del genere [[Brambilla]]. |
La pettenedda è una creatura così grottesca che più che descriverla è meglio rifarla direttamente da capo.<br />Secondo la tradizione folklorica sarda questa creatura avrebbe delle sembianze femminili molto aggraziate e dolci, si potrebbe dire addirittura acquee, ma abitando in fondo ai pozzi è piuttosto normale. Il problema è che suddette forme non apparterrebbo all'''Homo sapiens'', ma a una famiglia di invertebrati della quale ora non mi sovviene il nome. Va da sé perciò che non siamo ad alti livelli di seducenza. [[File:Angela merkel malefica.jpg|thumb|left|Potrebbe costei, secondo quanto riportato in descrizione, essere una pettenedda? No: le culone per i pozzi non ci passano.]]Ma non disperiamoci, magari la pettenedda ha due fianchi da urlo...<br />Dunque, dicevamo: nonostante la forma base di donna la pettenedda ha subito un secolare modellamento dei lineamenti dovuto alle correnti, come un sasso in fondo al letto d'un fiume, facendole perdere i tratti umani e avvicinandola anzichenò alle forme di vita del genere [[Brambilla]]. La leggenda la vede irsuta e bitorzoluta, con i tipici bubboni purulenti sul naso "a iperbole", pelle filante e della tonalità del vomito alcolico e una voce che s'avvicina a un gessetto strascicato sulla lavagna. È inoltre risaputo che il celebre Max Caria ha organizzato in passato una spedizione per raggiungere la sommità della sua gobba. Piedi piatti e ginocchia vare, talmente pronunciate che quando porta la gonna sembra che abbia un culo da far invidia alla Marini. |
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== Comportamento == |
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La pettenedda passa le sue giornate a pettinarsi. Si pettina continuamente, maniacalmente, precipitevolissimevolmente. Continua a farlo anche dopo aver perduto completamente i capelli, continuando con i peli ascellari, e dopo aver vaporizzato anche quelli si accanisce sulle sfilacciature |
La pettenedda passa le sue giornate a pettinarsi. Si pettina continuamente, maniacalmente, precipitevolissimevolmente. Continua a farlo anche dopo aver perduto completamente i capelli, continuando con i peli ascellari, e dopo aver vaporizzato anche quelli si accanisce sulle sfilacciature delle sue mutande di lana, che quelle non mancano mai. |
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== Cugine == |
== Cugine == |
Versione delle 12:45, 6 mar 2015
La pettenedda è una creatura leggendaria sardo-malvagia il cui nome si pronuncia bene quando si ha il naso chiuso.
Descrizione
La pettenedda è una creatura così grottesca che più che descriverla è meglio rifarla direttamente da capo.
Secondo la tradizione folklorica sarda questa creatura avrebbe delle sembianze femminili molto aggraziate e dolci, si potrebbe dire addirittura acquee, ma abitando in fondo ai pozzi è piuttosto normale. Il problema è che suddette forme non apparterrebbo all'Homo sapiens, ma a una famiglia di invertebrati della quale ora non mi sovviene il nome. Va da sé perciò che non siamo ad alti livelli di seducenza.
Ma non disperiamoci, magari la pettenedda ha due fianchi da urlo...
Dunque, dicevamo: nonostante la forma base di donna la pettenedda ha subito un secolare modellamento dei lineamenti dovuto alle correnti, come un sasso in fondo al letto d'un fiume, facendole perdere i tratti umani e avvicinandola anzichenò alle forme di vita del genere Brambilla. La leggenda la vede irsuta e bitorzoluta, con i tipici bubboni purulenti sul naso "a iperbole", pelle filante e della tonalità del vomito alcolico e una voce che s'avvicina a un gessetto strascicato sulla lavagna. È inoltre risaputo che il celebre Max Caria ha organizzato in passato una spedizione per raggiungere la sommità della sua gobba. Piedi piatti e ginocchia vare, talmente pronunciate che quando porta la gonna sembra che abbia un culo da far invidia alla Marini.
Comportamento
La pettenedda passa le sue giornate a pettinarsi. Si pettina continuamente, maniacalmente, precipitevolissimevolmente. Continua a farlo anche dopo aver perduto completamente i capelli, continuando con i peli ascellari, e dopo aver vaporizzato anche quelli si accanisce sulle sfilacciature delle sue mutande di lana, che quelle non mancano mai.
Cugine
Marabbecca
La parente siciliana, attacca i bambini cattivi a schizzi di limone negli occhi e li obbliga a ingurgitare cucchiai su cucchiai di olio di fegato di merluzzo. Invece che i pozzi preferisce i serbatoi dei trattori e le cisterne, meglio se piene di Cerasuolo di Vittoria.
Burda
Template:Quote2 Presente in tutto il territorio padano e anch'essa associata a luoghi pericolosi quali distese di melma, paludi e case di riposo, si riconosce dalla benda sugli occhi con la quale gira di notte e dai bernoccoli sul capo conseguenti a questa insalubre abitudine.