Papà Castoro (All'anagrafe: Frantz Pater Castoren IV) è un mammifero ariano di grandi dimensioni con una prole composta da due maschi (Kali' e Besciamell) e una femmina di nome Mignott, nota anche come Risott. Di professione è un noto autore di racconti scabrosi e osceni a sfondo sessuale.

ATTENZIONE
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Papà castoro ai tempi del Nazionalsocialismo.
« Se non fosse per me, Tonio Cartonio sarebbe sotto i ponti... »
(Papà Castoro)
« Vieni qui papà castoro...noi ti inculiamo in coro... »
(Castorini)

Descrizione

Anche se si presume che abbia avuto rapporti sessuali incestuosi con i suoi stessi figli, rimane un genitore affettuoso e soprattutto un inguaribile cantastorie. Inguaribile poiché la sua demenza senile (già in stato avanzato) lo costringe a raccontare lunghe storie, partorite dalla sua mente malata solo per il proprio piacere. In una notte da ubriaco, dopo aver respirato ingenti quantità di solfuro di nichel puro allo stato gassoso, scrive l'almanacco universale dei "15.224 metodi violenti e corrosivi per morire nel sonno". Questa esilarante esperienza lo porta ad aprire un nuovo capitolo della sua vita basato sulle dottrine del sado-masochismo che in realtà occuperà solo pochi mesi. Indossa perennemente una copertura crostosa formata da secrezioni acide cutanee e sudore solidificato che assomiglia vagamente ad uno sgraziato maglione rosso.

Per nascondersi al mondo e alle forze dell'ordine, essendo ricercato per traffico di farina di cocco e alla luce di un'accusa di sfruttamento della prostituzione emanata da un tribunale di Berlino, vive con la sua prole in una casa in mezzo alla foresta nera, in completa solitudine. Le storie dettate dalla sua mente perversa possono essere monologhi riguardanti Cicciolina contro Rocco Siffredi o la sua stessa vita sessuale. Non si hanno informazioni su una sua presunta consorte, il che rende possibile il fatto che la prole sia composta da castori rapiti in tenera età per motivi già descritti sopra.

 
Papà castoro ripreso dalle foto della polizia in compagnia della sua (?) prole.

Vita

  • 1920: Nasce in una casa popolare di Berlino.
  • 1939: Sincera adesione al Partito Nazista.
  • 1943: Si guadagna il soprannome di Macellaio di Praga, per essersi distinto in operazioni di pulizia etnica.
  • 1945: Alla fine della guerra, scappa per fuggire al processo di Norimberga e si nasconde in Austria.
  • 1950: Trova lavoro come macellaio e crea una sétta satanica di Castori cantastorie, con il falso nome di Papà Castoro.
  • 1951: Scrive "15.224 metodi violenti e corrosivi per morire nel sonno".
  • 1953: La sètta dei Castori confluisce nel PNC, Partito Neonazista Clandestino.
  • 1958: Prima apparizione televisiva sul canale "Germania 1".
  • 1961: Dopo un periodo florido, viene colpito da una grave forma di schizofrenia.
  • 1969: I servizi segreti della Germania Ovest lo indagano per narcotraffico e sfruttamento della prostituzione.
  • 1975: Arrestato nel confine tra Germania ed Austria per contrabbando di sostanze stupefacenti.
  • 1991: Dopo essere evaso di prigione grazie all'aiuto di Arsenio Lupin, si perdono le sue tracce.
  • 1999: Alcuni testimoniano che Papà Castoro risieda in una capanna nei boschi Austriaci, ma di questo a nessuno importa.
  • 2007: Dopo un serie di interventi chirurgici, ritorna in Tv come controfigura di uno scoiattolo nella pubblicità per Air Ècscion Vigorsol.

Canzoncina

"Siamo qui, Papà Castoro,
noi te lo succhiamo a scolo,
una a loro, e l'altra a me, dacci una botta o meglio tre...
siamo tre, stronzetti piccolini,
tutti e tre, mangiamo i bambini,
noi, Kalì, Mignott e Basciamell...
"