Paolo Ferrero: differenze tra le versioni

'''Paolo Ferrero''' ([[ArcoreKinder]], 30 febbraio [[1917]]) è un noto [[Rifondazione Comunista|sado-masochista]] italiano. DopoViene laricordato disfattasoprattutto dellaper sinistra, èessere stato elettoil segretarioprimo all'unanimitàpolitico dalledel unichemondo treoccidentale personead rimasteorganizzare iscrittecon asuccesso manifestazioni di massa contro se stesso. Dal 2008 alla guida di Rifondazione Ri-Comunista, inpartito Italiache conta ormai ben 3 iscritti (contando anche lui).

Un giorno, all'età di 47 anni, riuscì a fuggire dal castello e dopo lungo girovagare arrivò presso un chiosco di [[kebab]] di Piazza Adriano a [[Torino]], dove finalmente si rese conto delle disuguaglianze sociali dell'Itaglia e della sofferenza del proletariato operaio islamico.<br/> Da quel momento diventò [[Lev Trotsky|trozkista]] e giurò che avrebbe rotto i coglioni con proposte assurde o perlomeno irrealizzabili per tutta la sua vita, al fine di impedire alla sinistra e in particolare a Romano Prodi di governare.

Eletto con il [[governo Prodi]], venne inspiegabilmente elevato al ragnorango di Ministro deldella LavoroSolidarietà Sociale, e come prima cosamossa decretò che ad ogni operaio della FIAT venisse donata un'[[Aston Martin]] rossa e un completo in cashmere, che tutti gli italiani si convertissero immediatamente all'Islam per non offendere gli immigrati e che fosse garantito un aumento di 5.000 euro al mese a tutti i ricchioni.

Dopo la caduta del governo e la conseguente vittoria di [[Berlusconi]], essendo ricercato su sei sistemi galattici da una folla inferocita, scappòriparò in [[Messico]], dove si nascose in un convento a produrre pecorino Zen e coltivare fave di cacao. Quando però suo padre, Faustoil BertinottiSubcomandante Fausto, venne spodestato e ucciso in un colpo di stato organizzato dadal fratellastro [[Nichi Vendola|Ricchio Vendola]], Paolo fu richiamato alld'unanimitàurgenza in Italia dai drogati di un centro sociale allaper segreteriaraccogliere l'eredità di Rifondazione Ri-Comunista, ormai ridotta allo stesso numero di voti della lista No Euro.