Template:Accusa

Il Pontefice mentre riceve il premio 'Sfasciacrocifissi dell'anno'

Paolo Chiavator (Ciampino, 33 d.C.), più noto con il nome canonico di Giovanni Paolo Chiavator I è un arcivescovo, santo, pontefice e doppiatore ciampinese.

È noto per i suoi innumerevoli doppiaggi di celebri film, tutti rigorosamente approvati e promossi dal Vaticano. La sua filmografia vanta titoli del calibro di Harry Fotter, Una Settimana da Porco, Stronzo e più Stronzo, Chiavatar e Troy. Tutte le sue opere di doppiaggio sono state tradotte e ridoppiate in più di 198 lingue, tra cui il cinese mandarino, l'austro-ungarico, il bergamasco e nella lingua di Luca Giurato.

Vita

San Paolo nasce a Ciampino, da padre Giuseppe e madre Maria. Subito dopo la nascita, Gesù in persona non aveva ricevuto la notizia della nascita di Chiavator, altrimenti in punto di morte avrebbe detto: "Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno... A parte Chiavator, va bene tutto ma il Calice di Cristo ancora non riesco a mandarlo giù".

Dopo aver preso i voti in tenerissima età, Chiavator conduce una vita al ispirato dal verbo divino, studia e si muove tra le varie abbazie di Italia fino a 33 anni, età in cui decide di prendere la residenza a Medjugorje (poi respinto dal comune stesso perché aveva il domicilio a Lourdes, e si sa che tra i due comuni non corre buon sangue).

 
Paolo in preghiera
 
Chiavator mentre si appresta a camminare sulle acque

In un intervista del 06/06/06 a Pomeriggio Cinque, San Paolo ammette di aver avuto vari contrasti con la religione stessa e di essersi pentito di vari episodi risalenti alla sua infanzia, quali il lancio del crocifisso a mo' di getto del peso (record di 82 metri), il tiro al piattello contro 4 aspersori in volo (record personale di 2,3 secondi con tanto di ricarica del fucile di ordinanza della chiesa) e varie partite di poker con loschi personaggi in cui perse la pisside in oro massiccio, le chiavi originali del portone del Palazzo Apostolico e numerose dosi di Marijuana sottratte di nascosto al Dalai Lama. Chiavator ha smentito con una bestemmia un curioso aneddoto attribuitogli dal Papa, secondo il quale avrebbe legato varie statuine raffiguranti la Madonna ad un razzo e le avrebbe sparate in cielo come atto di protesta nei confronti della sua diocesi; ha precisato inoltre che "le statuine non raffiguravano la Madonna, bensì Sant'Anna".


Attivo tra gli anni 2002-2009, Sua Eminenza si è ritirato in un pellegrinaggio solitario in giro per il mondo in una missione di evangelizzazione totale della terra, ma non disdegna tutt'oggi di lasciarci le sue parabole, ultima tra le quali Stronzi al Quadrato, opera magna candidata ad essere l'incipit del prossimo Giubileo.

Opere

Le opere più famose sono raccolte e studiate in tutte le facoltà di Teologia della terra, nonché negli istituti religiosi. Senza dubbio la più famosa opera è "Harry Fotter e la Camera delle Bestemmie", che racconta le peripezie del maghetto coatto Harry, costretto ad andare ad affrontare il mostro nella Camera delle Bestemmie insieme al suo amico Rot e all'amica Hermignottone. Rimane nella storia la battuta "Qualcosa dal carrello, Dio pennarello? ma anche la scena dello zio di Harry mentre bestemmia sbraitando nella notte.

 
Il Vate in mezzo al popolo, senza vetri antiproiettile sulla papamobile

In Harry Fotter e il Calice di Cristo si nota invece la maturità e la dedizione apostolica dell'autore nel compiere l'opera: Harry stavolta dovrà superare le prove del Torneo Tre Porcoddio per avere come premio un dito ar culo ogni giorno. In questo capitolo il nostro eroe combatte contro draghi ruttoni, nuota nelle immensità di laghi e attraversa labirinti incantati solo per l'onore di essere riconosciuto il miglior mago bestemmiatore del secolo. In quest'opera rimane impresso il tentativo dell'autore di superare il razzismo nella scena in cui il fratello di Rot invita una compagna di colore (detta Cioccolatino) con una frase strappalacrime.

Collegamenti Esterni