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[[File:loghi di Gladio.jpg|right|thumb|320px|A sinistra il logo ufficiale, a destra quello usato alla ''Cerimonia del giuramento''.]]
{{cit2|In silenzio servo la libertà.|Motto ufficiale dell'organizzazione.}}
{{cit2|Silenziosamente demolisco la democrazia.|Vabbè, più o meno siamo lì.}}
L' '''organizzazione Gladio''' era una struttura clandestina di tipo "stay-behind" ("stare dietro, in retroscena") promossa dalla [[NATO]] per contrastare una possibile invasione sovietica, o degli [[alieni comunisti]], attraverso atti di sabotaggio e di guerriglia dietro le
{{Quote|Come hanno fatto a creare in [[Italia]] un'organizzazione di natura militare, senza che la nostra intelligence ne sapesse nulla?}}
O magari:
{{Quote|Da quando ai [[servizi segreti]] arruoliamo dei coglionazzi?}}
Questa mancanza di fiducia negli {{citnec|uomini che lavorano per la nostra sicurezza|e=da verificare}} è quasi irritante. Ovviamente Gladio era conosciuta, dal presidente del Consiglio [[Giulio Andreotti]], dal sottosegretario alla difesa [[Francesco Cossiga]]<ref>che aveva proprio delega alla sovrintendenza di Gladio, ossia la comandava lui</ref>, dal [[fornaio]] di via Marzullo ad [[Alghero]], dai deputati [[Aldo Moro]], [[Paolo Emilio Taviani]] e [[Gaetano Martino]] (della [[Democrazia Cristiana|DC]]), da alcuni rappresentanti di formaggi veneti, da [[mio cuggino]], nonché dai generali [[Ettore Musco]] e [[Giovanni de Lorenzo]] (a capo del [[SIFAR]]). A questo punto, appare chiaro che di "clandestino" non c'era una [[Cazzo|beata minchia]].
[[errore]], quello di individuare in Gladio la chiave interpretativa di tutte le vicende della [[strategia della tensione]] e delle stragi in Italia, un paio possiamo sicuramente escluderle.
== Le origini ==
[[File:evoluzione del marchio Gladio.jpg|left|thumb|
{{Dialogo2|NATO|Vi forniremo una struttura di informazione, risposta e salvaguardia.|Governo|Eh?}}
{{Dialogo2|NATO|Servizi segreti deviati.|Governo|Ah, ecco!}}
Gladio viene costituita ufficialmente il [[26 novembre]] [[1956]], ma i vertici di SIFAR e [[CIA]] erano già stati a cena diverse volte e l'unica cosa su cui non si erano messi d'accordo, era se sulla [[carbonara]] andasse o meno il [[pecorino]]. Nello stesso giorno si svolge a [[Milano]] il V Congresso del [[Movimento Sociale Italiano]], la fazione capeggiata da [[Pino Rauti]] lascia il partito e fonda [[Ordine Nuovo]]. Qualcuno pensò che, con tutti questi personaggi che volevano mettere "ordine" si poteva stare tranquilli, invece si generò una confusione micidiale e conflitti di competenze a non finire, tanto che per la maggior parte delle stragi (avvenute durante gli [[anni di piombo]]) non si riuscì mai a stabilire i colpevoli. Il problema era fondamentalmente l'atavico vizio dell'[[italiano medio]] di tenere i piedi in due staffe, da cui scaturisce il recente vizio dei [[politici]] di avere sei-sette incarichi. Il terrorista [[Vincenzo Vinciguerra]], che attualmente sconta l'ergastolo per la [[strage di Peteano]], svolgeva contemporaneamente "lavoretti" sia per [[Avanguardia Nazionale]] che per Ordine Nuovo, inoltre, durante il suo processo emerse che il C-4 usato a Peteano forse proveniva dal deposito armi di Gladio. Lo stesso imputato dichiarò che per la sua fuga in [[Spagna]] era stato aiutato dai servizi segreti. Per completare il quadro, diciamo anche che le indagini iniziali furono affidate al colonnello Dino Mingarelli, braccio destro del generale De Lorenzo<ref>non è un parente, è proprio quello del SIFAR</ref>, che [[Depistaggio|diresse oculatamente la sua inchiesta]]<ref>e fu condannato in seguito per questo depistaggio</ref> verso gli ambienti eversivi di estrema [[sinistra]], tra i quali [[Lotta continua]] e la frangia rivoluzionaria delle [[Giovani Marmotte]], capeggiata dal triumvirato [[Qui, Quo, Qua]]. Comunque, non ci si doveva stupire tanto se un [[tizio]] faceva parte dell'esercito, del [[clan dei marsigliesi]], del SIFAR, di Gladio, di un gruppo di estrema destra, della [[P2]] e del Circolo Canottieri Aniene, era l'Italia del [[boom economico]].
== L'addestramento ==
[[File:il colonnello Guglielmi sollecita il rapimento Moro.jpg|right|thumb|320px|È probabile che uomini di spicco di Gladio abbiano partecipato al rapimento di [[Aldo Moro]], o che comunque sapessero in anticipo che sarebbe avvenuto.]]
{{cit2|Sapevo che presso il CAG si effettuavano dei corsi di addestramento alla [[guerriglia]], al [[sabotaggio]] e all’[[
Il ''Centro Addestramento Guastatori'' (conosciuto con l'acronimo di C.A.G., o anche come ''fucina di bastardi'') era situato nella [[Sardegna]] nord-occidentale, a capo Marrargiu, pochi chilometri a [[sud]] di [[Alghero]], in pieno territorio
== Le "sorelle" di Gladio ==
[[File:Attenzione agente della CIA in inglese.jpg|left|thumb|
Gladio non era figlio unico, la CIA aveva finanziato organizzazioni simili in molti paesi europei. Nel [[1990]], in un articolo sull'International Herald Tribune, scritto dal giornalista Joseph Fitchett, si legge di queste reti anticomuniste che ebbero diversi nomi, a seconda del Paese:
* in [[Svizzera]] '''P26''' (dal nome della pistola Hämmerli P26 in dotazione),
* in [[Austria]] '''OWSGV''' (che tradotto dal tedesco è l'acronimo di "Chi cazzo ci paga lo stipendio?"),
* in [[Belgio]] '''SDRA8''' (dove ''SDRA'' è il rumore di una sprangata sulle gengive e 8 è un numero a caso),
* in [[Danimarca]] '''Absalon''' (che è la contrazione di ''AB salon'', base segreta della struttura ricavata nel negozio da [[parrucchiere]] di Anders Børresen, che ne è a capo),
* in [[Germania]] '''TD BJD''' (che nemmeno loro sanno cosa vuol dire),
* nei [[Paesi Bassi]] '''I&O''' (ispirato da Ivanhoe e Orlando per sfoggiare presunte qualità cavalleresche).
Inoltre c'erano in [[Norvegia]] '''ROC''', in [[Grecia]] '''LOK''' e in [[Turchia]] '''[[Flick e Flock]]'''.<br /> I nomi in codice degli eserciti segreti degli altri paesi rimangono ad oggi sconosciuti, [[i bene informati]] parlano di '''Touché''' in [[Francia]], '''Olé''' in [[Spagna]] e '''Maddeché''' a Tor Marancia. Almeno chiamandola '''Gladio''' non avevamo fatto una delle nostre solite [[figure di merda]].
== Rivelazione dell'esistenza ==
[[File:articoli e proteste su Gladio.jpg|right|thumb|
Il "bubbone" venne fuori durante un'inchiesta del [[Tg1]] trasmessa in quattro puntate tra il [[28 giugno]] e il [[2 luglio]] del [[1990]]. Due testimoni, che si qualificarono come ex agenti della Cia, fecero rivelazioni sconcertanti sui rapporti degli [[USA]] con la destra italiana, con la P2 e coi [[Comunione e Liberazione|nuclei clericali rivoluzionari]]. Oswald Le Winter, ex generale di brigata dell'esercito americano, parlò di notevoli somme di denaro destinate alla P2 per destabilizzare l'Italia, mentre Richard Brenneke accennò a Gladio. Il fatto che queste rivelazioni, destinate a minare i capisaldi della [[democrazia]], fossero incastonate nel palinsesto [[Rai]] mentre si giocavano i quarti di finale dei [[Mondiali di calcio Italia 1990|mondiali di calcio italiani]] {{citnec|è sicuramente un caso|e=dicono}}.
# l'esistenza di una struttura occulta come quella accennata da Brenneke,
# di fare un'assicurazione sulla vita se fosse stata vera la 1.
Le numerose polemiche che ne seguirono causarono {{Citnec|giustamente}} le dimissioni del [[capro espiatorio]] di turno, ossia il direttore del Tg1 Nuccio Fava, che si era azzardato a parlare di qualcosa di diverso dai gol di [[Salvatore Schillaci]]. Tutti gli altri "cascarono dal pero" e, subito dopo, iniziarono le prime "picconate" di [[Francesco Cossiga]]<ref>all'epoca [[Presidente della Repubblica Italiana]]</ref>, che fino a cinque minuti prima si dava un gran da fare con i mattoni. Ovviamente Cossiga sapeva tutto di Gladio (almeno del periodo di cui ne era stato supervisore) ma, per problemi di {{citnec|etichetta costituzionale|e=boh!}}, la patata bollente toccò a Giulio Andreotti, che finì per doverne rispondere davanti alla Commissione parlamentare stragi.
[[File:Cossiga e Andreotti parlano del rapimento Moro.jpg|left|thumb|
{{Dialogo2|Andreotti|Ritengo improbabile che il Congresso degli Stati Uniti d'America abbia potuto autorizzare un'operazione di destabilizzazione condotta contro un paese amico ed alleato come l'Italia.|Commissione|E da quando la CIA chiede il permesso per farlo?}}
{{Dialogo2|Andreotti|Beh, in effetti... Comunque, a quanto mi risulta, Gladio è solo un club dove si fanno giochi di ruolo a tema spionaggio.|Commissione|Ah, ecco! Tutto a posto allora, grazie onorevole.}}
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!style="width: 150px;"|Documento {{colore|green|modificato}}
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|Gladio si è {{colore|blue|adoperata per infiltrare agenti provocatori nelle}} manifestazioni, per {{colore|blue|giustificare così la reazione della}} polizia
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{{cit2|È inoltre da rilevare l'abnorme mole di documenti distrutti col fuoco nei giorni intercorrenti tra il 29 luglio e l'8 agosto 1990, e cioè in concomitanza con l'accesso del giudice Casson al Servizio per la consultazione di documenti.|Giuseppe De Lutiis, perizie per conto del Tribunale di Bologna n° 219/A/86. Rggi e n° 1329/A/84 Rggi.}}
[[
== Che fine ha fatto Gladio? ==
[[File:organizzazione Gladiolo.jpg|right|thumb|
Il [[governo]] ne ordinò lo scioglimento il [[27 luglio]] [[1990]], ringraziando con una lettera<ref>è successo davvero</ref> tutti i "gladiatori" per il loro operato. Ovviamente il [[sindacato]] CISL (''Confederazione Italiana Spie Licenziate'') ebbe da ridire. Erano tempi in cui contavano ancora qualcosa e stavano dalla parte dei lavoratori, quindi mandarono un [[pacco bomba]] alla sede del SIFAR, che tornò indietro perché il destinatario era stato sostituito col [[SISDE]], o forse col [[SISMI]], ma c'era confusione sulle competenze e sugli indirizzi. Per non perdere ulteriore tempo telefonarono a tutti i servizi segreti e, per sicurezza, anche a quelli evidenti.
{{Quote|Dica al suo capo che se non saremo subito reintegrati renderemo pubblica la verità sulla morte di [[Enrico Mattei]], sulla [[strage della questura di Milano]], sul commissario Calabresi, su Gianni Nardi e sul caso Moro. Questo sarà solo l'inizio! Mi faccia chiamare alla ''Safe House'' "
In meno di venti minuti furono richiamati da tutti i servizi segreti, da metà parlamento, dal [[Papa]], dai vertici dei corpi militari, dall'[[Anonima sequestri]] e dal proprietario del ''Bar Mafalda'' di Alghero, che stava ancora aspettando i soldi di un rinfresco mai saldato.
== Note ==
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*[[Strategia della tensione]]
*[[Anni di piombo]]
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