Nonvoyage:Turismo odontoiatrico: differenze tra le versioni

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(formatto, sintetizzo, riscrivo parti mosce)
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Le mete del turismo odontoiatrico, tra i Carpazi ed il Mar Nero, hanno assistito ad un progressivo afflusso di italiani portatori di euro freschi, ed hanno fatto le cose in grande: le agenzie turistiche specializzate sono quadruplicate, e nuovi studi dentistici sono sorti un po' dappertutto senza essere stretti nelle maglie della burocrazia tipica dell'Italia, che impone limiti assurdi come l'impossibilità di ottenere l'abilitazione medica operando pazienti sul tavolo della cucina di casa propria.
 
D'altronde tutti sanno che agli abitanti del Balcani non serve il dentista perché discendono tutti dal Conte Dracula e quando gli cadanocadono i denti, ricrescono (in compenso gli viene la carie alle unghie dei piedi). Quindi è comprensibile che l'odontoiatria sia per loro una scienza nuova e misteriosa.
 
Dopo alcuni anni di spiacevoli incidenti che rientrano comunque nella media statistica di qualunque altro settore della sanità post-URRS (se ne esci vivo è già un risultato), l'odontoiatria oltre-Adriatico ha oggigiorno raggiunto un livello di professionalità che non ha nulla da invidiare all'odontoiatria in Italia. Questo fa incazzare non poco i dentisti nostrani, cui non resta che gongolare quando si vedono arrivare il raro paziente che deve aggiustare un lavoro fatto male all'Est, che avrebbe potuto fare altrettanto male in Italia pagando 5 volte tanto ma senza rischiare di trombare come un riccio.