Nonsource:Lettere d'amore: differenze tra le versioni

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{{cit2|Caro Alberto;}}
<br />Ti scrivo questa lettera perchè credo che solo tu potrai comprendere il mio problema. Prima di tutto devi sapere che non sono una bella [[ragazza]], anzi, diciamola tutta: sono proprio un [[cesso]] coi pedali, un rutto con il muschio, una [[lavatrice]] con le scarpe, un boiler. Pensa che quando sono nata i [[dottori]] sono scoppiati a ridere e mia [[madre]] ha cercato di rinfilarmi dentro a cazzotti. I [[ragazzo|ragazzi]] trovano che io sia inguardabile, persino quelli cechi. Ormai ho 29 anni e l'unico [[uomo]] che io sia mai riuscita a baciare è sato mio [[nonno]] Antonio, ma solamente perché eravamo in [[casa]] da soli e lui era morto da 2 mesi. Non cosa ci sia in me che tiene lontano gli uomini, forse perchè sono alta un metro e 30 coi tacchi, ho il naso a sventola, la basette alla Helvis, lo strabismo ai capezzoli e mi sono spuntati i denti del giudizio nelle orecchie.
<br />Caro Alberto, come avrai capito ho una voglia matta di essere sbattuta, non impotra da chi né come, ho solo tanta voglia di prendere qualcosa di diverso della solita bottiglia di vetro che ormai è tutta scheggiata, e devo ammetterlo, inizia a farmi un po' di male. Quindi voglio che sia tu il primo a farmi provare il piacere dell'[[amore]], prometto che non te ne pentirai, farò tutto quello che vuoi, come vuoi, e non temere per la mia brutezza, in questi anni mi sono allenata e ormai sono abiutuata a respirare normalmente anche con un cuscino schiaciatoschiacciato sulla faccia. Già m'immagino noi 2 avviluppati nella dolce danza dell'[[amore]] mentre ci gurdiamo negli occhi attraverso il sacchetto di plastica che mi infilerai in testa.
 
Con affetto Cofana
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