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|testo={{Dimensione|250%|'''PERSONAGGI E INTERPRETI'''}}
{{Dimensione|150%|'''IN ORDINE DI APPARIZIONE'''}}<br /> <br />
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{{Allinea|left|
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[http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Nasser_Al-Khelaïfi {{Colore|#F5F5F5|'''NASSER AL-KHELAIFI'''}}]
[http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Adriano_Galliani {{Colore|#F5F5F5|'''ADRIANO GALLIANI'''}}]
}}
</poem>
}}
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[[File:Marco van basten.jpg|right|thumb|400px|
'''[[Pep Guardiola]]''' – l'allenatore del [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]], quello con i completi grigi e l'aria pensierosa – venne verso di me, e sembrava imbarazzato. Aveva appena calpestato uno stronzo due metri per due. <br />
«''Da quando gli [[sceicco|sceicchi]] hanno acquistato la società i loro cammelli appestano il manto erboso del Camp Nou. È inaccettabile''» esordì
Una voce sembrò fargli eco. <br />
Era quella agghiacciante di '''[[Antonio Conte]]''' – l'allenatore della [[Juventus]], quello con il gatto morto in testa. Anch'egli venne verso di me, e sembrava contento. Era appena stato condannato per la terza volta e per il terzo reato diverso dal Tribunale di Cremona, e ciò in [[Italia]] legittimava in chiunque l'ambizione a poter ricoprire una carica in [[Parlamento]]. <br />
«''Anche allo [[Juventus Stadium]], stronzi di cammello ovunque''» attaccò Conte. <br />
«''Non ci sarebbe sufficiente materia prima per fare i [[kebab]], altrimenti''» intervenni. <br />
Ed era vero. Le città su cui gli sceicchi
Era bello vedere come il culto del buon cibo fosse radicato nella mentalità di quella gente: raccoglievano gli stronzi di cammello da terra, li friggevano e li impanavano. Poi finalmente salsavano i loro amati kebab e li addentavano con fierezza. <br />
«''Senti''» Guardiola mi richiamò alla realtà. «''Qui al Barça teniamo i piedi per terra''». <br />
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Non fraintendetemi: i giocatori erano fantastici, niente che non andasse riguardo a loro, ma io ero abituato all'[[Italia]], dove se sei uno disciplinato allora sei anche uno sfigato. Solo il semplice fatto che io ero Ibra andava a creare un paradosso, in tutto quello. Non mi ci trovavo, proprio per niente. Ma pensavo: "fatti piacere la situazione, non confermare i loro pregiudizi!". Perciò cominciai ad adeguarmi. Fui docile come un agnellino.
Era pazzesco. '''[[Mino Raiola]]''', il mio agente, il mio amico, mi diceva: «''Ma che cavolo ti succede Zlatan? Non ti riconosco più''». Poi dava un morso al panino e si tranquillizzava da solo. <br />
[[File:Guardiola e Messi.jpg|right|thumb|300px|«''Sarai la mia unica punta.''»]]
La cosa poteva anche durare, solo che si mise di mezzo Messi: un giocatore straordinario, ma da quando ero arrivato al Barça Guardiola mi faceva giocare al centro. Gli avevo rubato il posto in campo e facevo più gol di lui. Gli stavo rubando la scena, per cui andò dal mister e disse: «''Non voglio più giocare laterale destro. Voglio giocare al centro''». <br />
Al centro c'ero già io, ma Guardiola se ne infischiò e cambiò modulo: dal [[4-3-3]] passò al 9-0-1 con Messi punta, mentre io finii nell'ombra. Della panchina. Le palle passavano tutte da Messi mentre le uniche che toccavo io erano quelle che racattavo. <br />
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Caso volle che quello stesso giorno Guardiola scivolò in un fossato; poi il terreno franò, seppellendolo vivo. O almeno quella fu la mia versione in tribunale.
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[[File:Bambini e spazzatura.JPG|right|thumb|300px|La formazione dell'FBF Balkan '90-91, in posa al campetto durante una sessione d'allenamento.]]
All''''FBF Balkan''', uno dei miei primi club, quando facevi gol da centrocampo, non si sentivano cose come «''bel gol, complimenti''» ma piuttosto roba tipo «''dovevi retropassarla al portiere, testa di cazzo!''». <br />
Era quella la strategia: invece che finalizzare, si ripassa la palla indietro fino al portiere. <br />
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«''Potresti trovare qualcosa da fare. Tipo un lavoro vero''» gli suggerii. <br />
«''Io ce l'ho già qualcosa da fare durante il giorno''» disse accendendosi una [[marijuana|canna]] e aspirando con violenza. <br />
Era perfetto: lui aveva la licenza media e passava le giornate
«''Faremo strada insieme''» dissi porgendogli la mano. <br />
Hasse ci mise circa tre anni a trovarmi un nuovo club: andai a giocare per il Malmö e quella sì che era una società seria. Tanto per cominciare, lì il campo aveva forma rettangolare e non rotonda come nei club in cui avevo precedentemente militato. E poi guai ad arrivare puntuali o a usare le scarpe con i tacchetti per giocare; in quanto a regole erano davvero severi, al Malmö. Non andava bene, non per me. Telefonai ad Hasse: <br />
[[File:Pete doherty.jpg|right|thumb|300px|Hasse Borg, il mio primo procuratore.]]
«''Hasse, voglio un club migliore di questo. Voglio il [[Real Madrid]]''». <br />
«''Sì, tu sei forte Zlatan. Sei forte forte''» mi rispose espirando con foga. <br />
«''Lo so che sono forte, è per questo che voglio il Real. Se proprio devo, mi accontento anche del [[Manchester United]]''». <br />
«''Cazzo, davvero? Io ho in ballo solo i Denver Cosmos. Sto giocando a NBA Live per la [[PlayStation|Play]], robe da pazzi. Ahahahah!''» <br />
«''Ma come cazzo sarebbe a dire i Denver Cosmos? Prima di tutto sono una squadra di [[hockey su prato]], e poi sono falliti nel '65!''». <br />
«''Oh mio [[Dio]], Zlatan, la cornetta del telefono continua a cambiare colore! Oddio Zlatan, c'ho la paranoia!''» <br />
«''Calmati Hasse. Direi che potremmo partire per [[Madrid]] oggi stesso. Che ne dici?''» <br />
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«''Che cazzo fai, brutto stronzo!''» mi rivolsi all'[[uomo]].<br />
«''Prima di tutto fatti i cazzi tuoi e lasciami mangiare in pace. Poi stai attento con quel naso. Mica vorrai decapitarmi?''» mi stizzì con la sua risposta. <br />
Era bellissimo. Alto circa un metro e sessanta, dal respiro affannoso e i vestiti impregnati di sudore. Aveva una carica di sensualità non indifferente e continuava a grattarsi il culo con violenza e ad annusarsi il dito soddisfatto. Mi piaceva. <br />
«''Ciao, io sono Zlatan. Scommetto che sei disoccupato''». <br />
«''Col cazzo, lavoro come ruota di scorta per cingolati''» ringhiò l'uomo. <br />
«''È un lavoro degradante. Dalle mie parti sei rispettato se fai un lavoro di merda. Vuoi essere il mio procuratore?''» gli chiesi con semplice e naturale ingenuità. <br />
«''Certo. Mi chiamo Mino, parlo una lingua e conosco [[Luciano Moggi]]''».
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«''Ibra, vieni qui!''». <br />
'''[[Fabio Capello]]''', forse l'allenatore di maggior successo degli ultimi dieci anni, mi chiamò ad alta voce e io pensai: "Che ho fatto adesso?" <br />
«''Perché
[[Wayne Rooney]] ha detto che quando Capello ti passa accanto si spengono le luci e cala il silenzio; poi una scintilla e ti cachi pesantemente addosso in un vortice di [[diarrea]] fulminante. <br />
Capello non è tuo amico, non vai a parlargli dei tuoi problemi. Quando si arrabbia sono pochi quelli che osano guardarlo negli occhi. <br />
Ricordo in particolare quando giocammo i quarti di [[Champions League|Champions]] fuori casa contro il [[Liverpool F.C.|Liverpool]]. Perdemmo per due a uno, e prima del match Capello aveva messo a punto la tattica e deciso le marcature da tenere durante gli angoli del Liverpool. Ma [[Lilian Thuram]], a un certo punto, aveva deciso di fare di testa sua e si era occupato di un giocatore che non gli era stato assegnato; in quell'occasione ci fecero gol. Dopo la partita, Capello fece la solita ronda in silenzio e poi tirò fuori '''Flaffy la Marionetta''' dalla patta dei pantaloni. <br /> [[File:Marionetta.jpg|right|thumb|200px|«''Questa è una giornata storica per noi. Ci giochiamo la Champions in casa. Esistono le parole? Tutto quello che posso dire è: andate là fuori e fate quello che sapete fare così bene''».]]
«''Thuraaam!''» parlò Flaffy. «''Chi ti ha detto di cambiare la marcatura?''» <br />
«''[[Nessuno]], ma ho pensato che fosse meglio così''» rispose lui. <br />
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Ricorderò sempre quanto mi disse '''[[Alex Del Piero]]''' in quell'occasione: «''Chi è in gamba? La caviglia. [[testa di cazzo|Ahahahaha!]]''»
Eravamo in vetta al [[Serie A|campionato]], testa a testa con il [[Milan]]: continuavamo a superarci a vicenda e ormai mancavano solo trentadue giornate al termine della stagione. Il 17 aprile ci giocammo praticamente lo [[scudetto]] al [[Delle Alpi]]; finì 24-0 per noi, anche perché [[Dida]] aveva capito che si giocava a [[San Siro]] e il Milan aveva dovuto mettere in porta [[Galliani]]. Sembrava fatta, ma poi il [[2
E volete sapere come è andata a finire, quella stagione così infuocata? Potrei dirlo con una parola o con mille parole e non ci sarebbe alcuna differenza: la verità è che non ricordo se vincemmo noi o il Milan.
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«''Però ho il frigo''» fece Lucky Luciano. <br />
Mino cominciò a sudare freddo e balbettare. <br />
[[File:Ibra e moggi.jpg|right|thumb|250px|Moggi prega per me.]]
«''Le piace giocare scorretto, eh?''» sibilò il procuratore, ma la frase fu coperta dal rumore dello stomaco in subbuglio. Era come se il reattore di un aereo fosse andato in avaria. <br />
Moggi aveva ora iniziato a strofinarsi la caccola sui denti. Appariva molto soddisfatto. <br />
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«''Affare fatto. Tutto sistemato, Zlatan''». <br />
Stavo forse vivendo un sogno? Quella stagione avevo segnato
Solo che, come detto, non avevo idea che polizia e magistratura stessero tenendo sotto controllo il telefono di Moggi. Quell'estate scoppiò un vero e proprio pandemonio. La Juve fu retrocessa in Serie D del campionato [[Australia|australiano]] e questo per me significava la fine. Dovevo assolutamente trovare un'altra squadra.
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«''Chiaro, no? In Brasile. È lì che gioca l'Internaçional de Porto Alegre''» <br />
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L'Inter era una squadra competitiva, solo che non vinceva lo scudetto da 17 anni
C'era questo problema nel club: '''[[Massimo Moratti|Extremo Losrattos]]''', il presidente e proprietario, aveva fatto di tutto per l'Inter, aveva sborsato cifre folli per la società: aveva acquistato [[Vieri|Vieni]], [[Roberto Baggio|Faggio]], [[Ronaldo|Rolando]], [[Ronaldinho|Rolandinho]], [[Romario|Rolario]], [[Roberto Carlos|Roberto Rolando]] e [[Gresko]]. Aveva tirato su squadroni allucinanti, ultracompetitivi nella [[Trofeo TIM|Copa TIM]], ma che, quando era il momento di venire al dunque, finivano puntualmente con il non combinare un cazzo. <br />
[[File:Fabbrica abbandonata.jpg|right|thumb|300px|Non appena arrivammo ad [[Appiano Gentile|Appeanos Jentil]] fu subito chiaro che l'Inter era una società seria.]]
Il problema di Losrattos stava nella sua eccessiva generosità: riempiva i giocatori di premi e buoni per il dentista in caso di gol. Era una mentalità sbagliata: i calciatori vengono già pagati per vincere. Ma Losrattos non è una persona con cui è difficile parlare, per cui un giorno gli dissi: <br />
«''Presidente!''» <br />
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Losrattos parve capire, e apprezzare. «''Materassos... fa rima con 'stocassos. Grazie Ibra, ho ricevuto il messaggio''». <br />
Sembrava un discorso chiuso, ma in quel momento irruppe il neo-allenatore '''[[Roberto Mancini|Ruperto Mançinhos]]'''. Indossava un foulard leopardato e continuava ad arricciarsi i peli delle ascelle, e in tutto questo si ciucciava l'alluce con foga. <br />
«''Presidente, mi aveva chiesto di farle la lista acquisti. Bene, voglio [[Messi]], [[Cristiano Ronaldo]], [[Gareth Bale|Bale]], [[Cavani]], [[Falcao]], [[Xabi Alonso]], [[Iniesta]], [[Xavi]], [[Pirlo]], [[Thiago Silva]], [[Pique]], [[Buffon]], [[Eto'o]] e [[
«''Bene, grazie Ruperto. Contatterò immediatamente [[Marco Branca|Brança]] e vedremo cosa si può fare''».
Arrivò un unico rinforzo: [[Coutinho]]
Il [[Campionato di calcio brasiliano|Brasileiro]] sarebbe iniziato il giorno dopo e questo era un problema, dato che la nostra rosa comprendeva cinque giocatori. <br />
«''Non preoccupatevi''» dichiarò Losrattos ai tifosi, in una conferenza pre-campionato. «''Il massimo che ci può succedere è perdere 3-0 a tavolino per trentatré partite consecutive''». <br />
Fortunatamente il presidente [[FIFA]] '''[[Joseph Blatter]]''' promulgò quella stessa sera una nuova legge immediatamente esecutiva in tutto il mondo: <br />
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«''Io e il ragazzo accettiamo con gioia''».
C'erano tutti i presupposti per una collaborazione lunga e vincente. Solo che successe un casino: durante il ritiro che precedette il secondo
Il primo acquirente che si fece avanti pretendeva non solo di non sborsare una lira, ma addirittura di ricevere un compenso da parte della società nel caso in cui ne avesse acquisito la maggioranza azionaria. <br />
«''Se volete che compri l'Inter dovete darmi un miliardo di dollari''» aveva detto. E la dirigenza ci stava pensando seriamente. <br />
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«''Zlatan, è successo un casino. Ho appena investito Galliani col [[SUV]]. Cazzo, ho scambiato la sua testa per una parabola e volevo rubarla. Vabbé, comunque sono nella merda: è qui che minaccia di farmi causa, a meno che tu non ti trasferisca nella sua squadra''».
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[[File:Berlusconi galliani e ibrahimovic.jpg|right|thumb|300px|Fu subito entusiasticamente chiaro a tutti e tre che avevamo fatto la scelta giusta. [[O no?]]]]
La notizia del mio ennesimo trasferimento fece un clamore pazzesco. Era tutto un parlare di Ibra al Milan. La società mi avrebbe presentato durante l'intervallo della prima di campionato. <br />
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«''ARRRRRRRR!''» soleva dirmi Gattuso tutte le volte che lo incrociavo durante l'allenamento. Diventammo subito amici, anche se ogni tanto avevamo delle discussioni durante le partite: <br />
«''Passala quella cazzo di palla, Ringhio!''» <br />
«''ARRRRRRRR!''». [[File:Antonio Cassano in mutande.jpg|right|thumb|200px|Antonio Cassano.]]
Line 230 ⟶ 235:
Quell'anno lo sceicco '''[[Nasser Al-Khelaïfi]]''' rilevò il [[PSG|Paris Saint-Germain]] e diede inizio ad una campagna acquisti mostruosa. Arrivammo io, [[Maxwell]], [[Lavezzi]], [[Pastore]], [[Cavani]], [[Verratti]], [[Thiago Motta]] e [[Oliver Hutton]].
[[File:Croce di luce.jpg|right|thumb|270px|Come vidi Galliani in quel momento - ricostruzione neuropsichiatrica.]]
'''Adriano Galliani''' venne a trovarmi, agitatissimo. Gli avevano appena smantellato la squadra. <br />
«''Perché faccio così schifo? Non sono nemmeno riuscito a prendere [[Balotelli]]! E pure tu sei venuto qui a [[Parigi]]! Oddio, cosa faccio adesso?''» <br />
Line 246 ⟶ 251:
Galliani aveva appena [[scoreggiare|scoreggiato]], e quell'Infinito bagliore era svanito, risucchiato nel suo [[sfintere]].
== Altri progetti ==
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|p=Zlatan Ibrahimović
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