Nonsource:I vestiti nuovi dell'imperatore
nel mio cuore di fiabe da narrar...
![]() ![]() Un giorno giunsero nella città dell'imperatore due imbroglioni intenzionati a truffarlo sfruttando la sua vanità. Giunti al cospetto del sovrano, i due si spacciarono per tessitori e sostennero di saper tessere la stoffa più bella che mai si potesse immaginare. I vestiti fatti con quella stoffa non solo avevano colori e disegni meravigliosi, ma avevano anche la peculiare capacità di risultare invisibili alle persone idiote o indegne di tale magnificenza. L'imperatore, che per tutto il tempo in cui i due imbroglioni avevano parlato della stoffa era rimasto zitto, limitandosi a fissarli con l'espressione di chi ha appena saputo che Valerio Scanu è un artista, chiamò immediatamente le guardie e li fece rinchiudere nelle segrete del castello, dove rimasero fino alla fine dei loro giorni. Fine. Morale: |