Nonnotizie:La pausa pranzo blocca l'Italia: differenze tra le versioni

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{{cit2|Questo rito non mi è mai piaciuto, rovina le persone<ref>Lavorate schiavi bastardi!</ref>|Il "ministro" Gianfranco Rotondi}}
 
[[File:Gianfranco Rotondi .jpg|thumb|right|200px|[[Gianfranco Rotondi]], ministro per l'attuazione del {{s|<del>fascismo}}</del> programma.]]
{{NonNotizie|25|novembre|2009}} [[Repubblica Dittatoriale Fascistissima]] (ROMA) - [[Gianfranco Rotondi]] accende le polemiche politiche senza l'ausilio di un accendino! {{citnec|Miiiiinchia}}. Del miracolo parleremo in [[Voyager - Ai confini della conoscenza|altra sede]]; quello di cui ci interesseremo è la polemica del ministro sulla pausa pranzo, ritenuta dallo stesso un momento di impropria aggregazione extra lavorativa, «un danno per il lavoro, per l'economia ma anche per il mio umore <span class='censored'>se solo penso ai soldi che voi sporchi schiavi non mi fate guadagnare continuando a lagnarvi di essere affamati</span><ref>Lavorate schiavi bastardi!</ref>» e aggiunge: «A me - dice - non è mai piaciuta questa ritualità che blocca l’Italia». Questo perché il ministro {{citnec|giustissimamente}} difende la sua tesi affermando che la pausa pranzo è deleteria dal punto di vista anche fisiologico, come afferma una ricerca effettuata da [[un medico su dieci]]. Il cibo ingerito a mezzogiorno senza l'approvazione di Sua Santissima Santità [[Silvio Berlusconi|il duce]] porterebbe infatti l'organismo ad una reazione allergica improvvisa e deleteria, conosciuta ai più come [[digestione]] che scatenerebbe comportamenti indecorosi e poco consoni conosciuti altrimenti col nome di [[Cacca|espulsione delle feci]]. E poi [[Cina|accurati test clinici]] affermano che un corpo umano può lavorare 20 ore al giorno con un solo pasto frugale a base di riso e pane: tutto questo spreco di calorie da parte degli italiani potrebbe essere deleterio, costa troppo e fa ingrassare dando una flessione negativa al mercato della produzione lavorativa<ref>Lavorate schiavi bastardi!</ref>. Per non parlare poi di tutto quello spreco di aria consumato e che potrebbe essere utilizzato per {{s|<del>fare entrare più soldi nelle mie tasche e in quelle dei miei colleghi}}</del> scopi più consoni.
 
Il ministro rincara la dose affermando poi che «le ore più produttive sono quelle in cui ci si accinge a pranzare. Con questo non voglio assolutamente dire di voler abolire la pausa pranzo, ho solo detto che io l'ho abolita da vent'anni e lo stesso consiglio della Camera dei Deputati, tanto si sa che loro pausa dura già dalle 8:00 alle 18:00». Alla domanda dei giornalisti: